Condividi

Pa, slitta il decreto: lunedì ricomincia la discussione in Cdm

Fumata nera annunciata dal sottosegretario Patroni Griffi – Brunetta aveva già profetizzato il rinvio dell’approvazione, prevista per oggi – Sul piatto tagli alle spese, blocco degli acquisti e stabilizzazione dei precari – Secondo i sindacati dei 150mila precari della Pubblica amministrazione solo un terzo sarà assunto.

Pa, slitta il decreto: lunedì ricomincia la discussione in Cdm

Slitta a data da definire il lifting della Pubblica Amministrazione. Il clima politico in ebollizione per l’affaire Berlusconi e una serie di resistenze in casa Pdl hanno allungato i tempi del provvedimento, che avrebbe dovuto essere approvato oggi.  In Consiglio dei ministri – fa sapere il sottosegretario Filippo Patroni Griffi – “è stato raggiunto ”un accordo tecnico e politico sul contenuto” del pacchetto PA e ora l’approfondimento si è reso necessario per distribuire queste norme tra decreti legge e disegni di legge”.

Taglio alla spesa, blocco di nuovi acquisti e precari. Stando alle indiscrezioni, sono questi i tre dei 10 ingredienti per il poderoso lifting alla Pubblica Amministrazione.

Il testo, composto da 10 articoli, dovrebbe prevedere un taglio del 20 per cento rispetto alla spesa 2012. A finire sotto la scure del risparmio sarebbero auto blu, buoni taxi e consulenze. Fino al 2015 non si potranno fare nuovi acquisti o leasing di autovetture.

Ci dovrebbe essere spazio anche per i 150 mila precari della PA. Corsia preferenziale per i lavoratori che negli ultimi 5 anni hanno avuto contratti per almeno tre anni, che si vedranno riservato il 50 per cento dei posti messi a disposizione nei concorsi che si terranno fino a fine 2015. Secondo i sindacati, dovrebbero rientrare nella categoria circa 50-60 mila persone. Il testo prevede che fino a tutto il 2015 «le amministrazioni centrali devono effettuare assunzioni utilizzando le proprie graduatorie di vincitori e idonei», che vengono prorogate di altri due anni.

Potrebbe saltare l’articolo riguardante l’agenzia della coesione territoriale, previsto nel dl. L’agenzia sbloccherebbe circa 30 miliardi di euro destinati allo sviluppo. Questa norma, sempre secondo quanto si apprende, sarebbe in forse anche per la contrarietà del Pdl.

Che tirasse vento di rinvio, si era già intuito in mattinata, quando Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla camera, aveva anticipato che non si trattava di approvazione, ma semmai di discussione”. Una discussione che ripartirà lunedì.

Commenta