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Ora le Borse scommettono sul Quantitative easing di Draghi. Ferragosto di lavoro in casa Telecom

Bad news, good news: la frenata dell’economia reale è interpretata dai mercati come l’anticamera di politiche monetarie accomodanti e il lancio in autunno del Quantitative easign all’europea della Bce di Mario Draghi – Il Bund tedesco scivola sotto l’1% – Telecom studia l’industrial combination con Gvt, controllata da Vivendi – Continua il recupero Fiat

Ora le Borse scommettono sul Quantitative easing di Draghi. Ferragosto di lavoro in casa Telecom

Bad news, good news. Le Borse a Ferragosto confermano la regola: la frenata dell’economia reale è interpretata dai mercato come una garanzia di politiche accomodanti delle banche centrali e di provvedimenti espansivo. E così: Tokyo +0,2% archivia una settimana in rialzo del 3% nonostante il calo del Pil (-1,7% su base trimestrale). Si scommette sui prossimi acquisti sul listino (-6% da gennaio) da parte del Government Pension Fund che amministra 1.200 miliardi di dollari. In rialzo Wall Street dopo l’aumento a sorpresa dei sussidi di disoccupazione a luglio, che allontana l’avvio dell’aumento dei tassi: indice Dow Jones +0,37%, S&P 500 +0,4% e Nasdaq +0,43%.

L’Europa reagisce in lieve rialzo alla doccia fredda dei dati sul Pil dell’Eurozona, invariato, della stagnazione francese e, soprattutto, del calo a sorpresa del Pil tedesco -,2%: Londra avanza dello 0,4%, Parigi +0,2%, Francoforte. La scintilla della ripresa, in questo caso, è scoccata dopo le parole di Vladimir Putin che ha detto che la Russia farà tutto il possibile per fermare il conflitto in Ucraina. Nel corso di una visita in Crimea,il presidente russo ha detto che la Russia “non deve isolarsi dal resto del mondo”.

Ha fatto eccezione Piazza Affari -0,29%, indice Ftse Mib a quota 19480. L’euro stamane tratta a 1,3362 attorno ai minimi da nove mesi. Petrolio in discesa dopo le dichiarazioni di Putin: il Brent scende dell’1,7% a 102,5 dollari al barile. Wti a 96,3 dollari (-1,3%).

IL BUND A 10 ANNI SCIVOLA SOTTO L’1%

Frena l’economia, l’inflazione dell’Eurozona (+0,4%) scivola ai minimi da cinque anni. I mercati danno per certo che, di fronte a questi dati, la Bce non potrà che accelerare l’adozione del quantitative easing e delle altre”misure non convenzionali” più volte ventilate da Mario Draghi. Di conseguenza è scattata una nuova corsa al Bund tedesco. Il decennale è scivolato nel corso della seduta ad un minimo di 0,988% , il rendimento del titolo a due anni è sceso sotto lo zero. 

In realtà è dubbio che la banca centrale si muova già il 4 settembre, data del prossimo direttivo di Francoforte. Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, ha ribadito che prima di muoversi l’Eurotower dovrà valutare l’esito dell prima asta dei titoli Tltro (in programma il prossimo 18 settembre). completare l’asset quality review sui bilanci bancari e finalizzare il piano per gli acquisti di titoli cartolarizzati. 

Il tasso del decennale italiano si è portato al minimo del 2,65% (con lo spread con il Bund a 164 punti).

TELECOM STUDIA “INDUSTRIAL COMBINATION” CON GVT

Tiro al bersaglio ieri su Telecom Italia -1,5% sotto pressione per i timori su un prossimo aumento di capitale destinato a finanziare l’offerta sulla brasiliana Gvt, controllata da Vivendi. In una nota emessa i seguito alle numerose notizie giornalistiche su un presunto interesse del Gruppo Telecom Italia all’acquisizione della società brasiliana Gvt” il gruppo conferma che “sono in corso approfondimenti circa l’opportunità di presentare a Vivendi (controllante di Gvt) un’offerta di ‘industrial combination’ che includerebbe l’integrazione delle attività brasiliane dei due gruppi”. Telecom Italia precisa che nessuna offerta e’ stata a oggi finalizzata e che l’eventuale decisione di procedere con l’operazione e’ soggetta ad approvazione degli organi sociali di Telecom Italia e TimPart, che peraltro non sono stati convocati.

L’industrial combination, pare di capire, non implica necessariamente un forte investimento finanziario, almeno tale da richiedere un aumento del capitale. Sotto pressione anche Mediaset -1,42%, possibile partner dell’operazione italo-francese ma nel frattempo legata a Telefonica.

BATTUTA D’ARRESTO PER LE POPOLARI

Il ribasso dell’indice milanese è dipeso pero soprattutto dalle prese di beneficio nel settore bancario dopo un settimana di recuperi. Male, in particolare, le Popolari. Banca Popolare di Milano ha lasciato sul terreno il 2,67%, Bper l’1,52% a 5,83 euro, Ubi Banca – 2,96% . Arretra anche Banco Popolare – 2,36% in trattative con Deutsche Bank per la cessione di un blocco di non performing loan facenti capo a Release (la bad bank nata da Italease). Unicredit ha perso l’1,8%,Intesa -1,2%,MontePaschi -2%. Contrastate le assicurazioni: Generali -0,9%, UnipolSai +1,1%.

CONTINUA IL RECUPERO FIAT, MORGAN STANLEY PROMUOVE BUZZI

Positivi i titoli industriali: Fiat +2,2% continua il suo recupero dopo la “sindrome recesso”. avanza del 2,2%. Finmeccanica +1,2%, StM guadagna l’1,1%. Si mette in evidenza Buzzi con un rialzo del 2,9% sostenuto dalla promozione di Morgan Stanley a Overweight da Equal weight. Ancora in forte rialzo Gtech +3,9%. Stabile Enel -0,05%: Goldman Sachs è intervenuta portando la raccomandazione da sell a neutral. 

GOLDMAN DA’ LA CARICA A MONCLER

Fra i titoli del lusso, Moncler segna un rialzo dello 0,9% grazie a Goldman Sachs che ha alzato il giudizio a Buy da Neutral. Luxottica +0,1%. Ferragamo -1,4%. Arretra anche Yoox -1,5%. Forte rialzo di Safilo +5,4%.

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