Condividi

OpenAI fa retromarcia, Sam Altman verso il ritorno. Ma lui pensa ad una nuova società

Clamorosa retromarcia del CdA di OpenAi che su pressione degli investitori avrebbe chiesto ad Altman di ritornare al suo ruolo di Ceo. Il 38enne di Chicago però pone le sue condizioni: via il board e cambio governance. Ma c’è anche in ballo l’idea di creare una nuova società concorrente. Ecco le ultime novità

OpenAI fa retromarcia, Sam Altman verso il ritorno. Ma lui pensa ad una nuova società

Colpo di scena nella vicenda tra OpenAi e Sam Altman. Dopo averlo cacciato da poco più di 48 ore, la società di ChatGPT sarebbe pronta a richiamare Altman nel ruolo di amministratore delegato.

Secondo diverse fonti statunitensi, dietro questa decisione ci sarebbero gli investitori di OpenAI, che, preoccupati dell’allontanamento di Altman dall’azienda, starebbero esercitando pressioni sul consiglio di amministrazione affinché tornino sui loro passi permettendo al 38enne di Chicago di tornare al suo vecchio ruolo. Fonti riportate da Bloomberg indicano che gli investitori possono contare anche sull’appoggio di Microsoft. Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, sembra sia in contatto con Altman per discutere del suo possibile ritorno.

Altman era stato rimosso dal suo ruolo di Ceo nella giornata di venerdì 17. Secondo il CdA non c’era più fiducia nei suoi confronti in seguito ad alcuni comportamenti che avevano ostacolato le attività aziendali. Al posto di Altman è stata nominata ad interim l’ingegnera meccanica ex Chief technology officer dell’azienda Mira Murati, 34 anni.

Altman incerto del ritorno pone le condizioni

La trattativa non è semplice, poiché Altman ora sembra incerto riguardo al suo ritorno in azienda e ha posto delle condizioni chiare.

Altman avrebbe richiesto le dimissioni di tutto il board, con il quale ha chiaramente rotto il rapporto di fiducia e anche delle modifiche significative alla governance. Gli investitori, preoccupati che la rimozione del volto più noto dell’azienda possa compromettere la crescita, sembrano dalla sua parte e avrebbero accettato le richieste di Altman. Tuttavia, i termini posti da Altman sembrano essere già scaduti, spiegano le fonti.

Secondo alcune fonti vicine ad Altman il consiglio di amministrazione aveva originariamente acconsentito alle dimissioni, salvo poi prendere tempo.

Ipotesi nuova società

Ci sarebbe un altra soluzione che frena Altman dal ritorno in OpenAi. Il nativo di Chicago sarebbe, infatti, tentato dall’idea di creare una nuova società di intelligenza artificiale con l’intenzione di fare concorrenza a coloro che lo hanno, a detta sua, pugnalato alle spalle. E in questa impresa non sarebbe solo. Oltre al dimissionario Greg Brockman, Altman potrebbe contare sul sostegno di numerosi dipendenti di OpenAI che, secondo le indiscrezioni, sarebbero pronti a seguirlo. E con loro anche diversi investitori.

La situazione è in rapida evoluzione, con Sam Altman che probabilmente prenderà una decisione entro la fine di questa settimana.

Commenta