Condividi

OpenAI: dietro il licenziamento Sam Altman c’è la nuova intelligenza artificiale Q* “pericolosa per l’umanità”?

Dietro al licenziamento improvviso di Altman ci sarebbe la scoperta di Q*, una nuova superintelligenza che alcuni ricercatori hanno chiesto al Board di OpenAi di fermare per comprenderne gli sviluppi. Ecco di cosa si tratta

OpenAI: dietro il licenziamento Sam Altman c’è la nuova intelligenza artificiale Q* “pericolosa per l’umanità”?

Un ribaltone continuo. Altman è stato inizialmente rimosso da OpenAI, poi ha assunto la leadership di una divisione sull’intelligenza artificiale presso Microsoft, e infine è ritornato, richiamato a gran voce da più parti, a dirigere nuovamente la sua creatura. In soli quattro giorni è accaduto di tutto. Una serie di eventi che però hanno ripristinato la situazione com’era prima di venerdì scorso, sebbene sia avvenuto almeno un cambiamento nel consiglio di amministrazione.

Una domanda, però, è ancora senza risposta. Che cosa ha scatenato tutto ciò?

Secondo alcuni media americani (Reuters in primis), il licenziamento improvviso di Altman sarebbe legato ad una scoperta nel campo dell’intelligenza artificiale, che alcuni ricercatori avrebbero considerato “potenzialmente pericolosa” per l’umanità.

Una nuova intelligenza artificiale?

Secondo la ricostruzione di Reuters, prima del breve allontanamento di Altman, alcuni ricercatori dell’azienda hanno scritto una lettera al CdA avvertendo di una significativa scoperta nell’intelligenza artificiale, da loro ritenuta potenzialmente minacciosa per l’umanità.

Una lettera che mostrava preoccupazioni sulla commercializzazione di questa IA sollecitando una pausa per riflettere sulla possibilità di compiere ulteriori progressi.

Il progetto Q

OpenAI, da tempo, starebbe lavorando ad un progetto chiamato “Q*”, abbreviazione di Q-Star, che potrebbe rappresentare una svolta nella ricerca dell’azienda nell’ambito dell’intelligenza artificiale generale (AGI).

L’azienda definisce l’AGI come sistemi autonomi che superano gli esseri umani nella maggior parte delle attività economicamente valorizzate. Una sorta quindi di superintelligenza artificiale.

Grazie alla considerevole potenza di calcolo, il nuovo modello è stato in grado di risolvere specifici problemi matematici. Pur avendo superato solo calcoli matematici di livello elementare, il superamento di tali test ha suscitato grande ottimismo tra i ricercatori riguardo al futuro successo di Q.

I rischi della nuova frontiera

I ricercatori ritengono che la matematica rappresenti una frontiera nello sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa.

L’IA, attuale, quella generativa generativa eccelle nella scrittura e nella traduzione del linguaggio mediante la previsione statistica della parola successiva, ma le risposte alla stessa domanda possono variare notevolmente.

Conquistare la capacità di eseguire operazioni matematiche, dove esiste solo una risposta corretta, implicherebbe una maggiore capacità di ragionamento simile a quella umana. I ricercatori credono che ciò potrebbe essere applicato, ad esempio, alla ricerca scientifica innovativa.

A differenza di una calcolatrice, limitata a risolvere un numero definito di operazioni, l’intelligenza artificiale generale ha la capacità di generalizzare, apprendere e comprendere.

Alcuni ricercatori ritengono che il traguardo dell’intelligenza artificiale generale sia inaccessibile, mentre altri sostengono che potrebbe essere preferibile non raggiungerlo per evitare il rischio di una possibile ribellione delle macchine.

L’intelligenza artificiale generale dietro la cacciata di Altman?

Per Altman l’intelligenza artificiale generale sarebbe alla portata e grazie anche al supporto di Microsoft ha riversato numerose risorse su questo progetto. E l’annuncio del suo raggiungimento, forse, arriverà molto presto.

Già la scorsa settimana, Altman aveva ha suggerito durante un vertice di leader mondiali a San Francisco di essere ottimista riguardo a imminenti progressi significativi nel campo.

“Quattro volte ora nella storia di OpenAI, l’ultima volta è stata appena nelle ultime due settimane, ho avuto l’opportunità di essere nella stanza quando abbiamo spostato il velo dell’ignoranza indietro e la frontiera della scoperta avanti, e avere l’opportunità di farlo è l’onore professionale di una vita”, ha detto il nativo di Chicago al summit dell’Asia-Pacific Economic Cooperation.

L’accusa di mancanza di sincerità che il CdA ha imputato ad Altman potrebbe proprio riguardare i progressi compiuti nel campo dell’intelligenza artificiale generale. Un giorno dopo la dichiarazione al Summit, infatti, Altman è stato licenziato.

Commenta