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Oggi il D-day di Unicredit: Ghizzoni presenta il piano. Cina in chiaroscuro, tonfo di Apple

Moody’s alza l’outlook del sistema bancario italiano – Ghizzoni presenta il piano di Unicredit ma non vende Fineco e Pekao – Popolari in manovra – Exor, oltre 11 miliardi di Nav – Vodafone suona la carica alle tlc e Moncler al lusso – Finmeccanica piazza elicotteri nel Golfo – Oggi asta Bot – Cina in chiaroscuro – Tonfo di Apple al Nasdaq

Oggi il D-day di Unicredit: Ghizzoni presenta il piano. Cina in chiaroscuro, tonfo di Apple

La salute dell’economia cinese resta al centro delle preoccupazioni dei mercati finanziari, già sotto tensione per l’imminente aumento dei tassi Usa. Le Borse cinesi, in rialzo nel corso della notte, hanno invertito la rotta dopo la pubblicazione di dati macroeconomici in chiaroscuro. Le vendite al dettaglio sono salite in ottobre in Cina dell’11%, leggermente meglio delle aspettative. La produzione industriale ha frenato il mese scorso, mettendo a segno una crescita del 5,6%, dal +5,7% di settembre: gli economisti si aspettavano un +5,8%.

La Borsa di Shanghai perde lo 0,4%. Hong Kong è sulla parità. Taiwan ha chiuso in calo dell’1,4%, quinta seduta consecutiva di ribasso. In lieve rialzo Tokyo nel finale di seduta: Nikkei +0,3%. Intanto la Cina celebra il Single’s Day, la giornata dedicata allo shopping online con lo sconto: è previsto che il giro d’affari superi i dieci miliardi di dollari.

Ieri sera l’S&P500 (+0,15%) ha interrotto la serie di sedute negative seguite ai dati sull’occupazione in crescita. Dow Jones +0,16%, Nasdaq – 0,24%. Oggi è chiuso il mercato obbligazionario Usa. 

Pesante perdita di Apple (-3,15%) dopo la pubblicazione di un report del Crédit Suisse che rivela che gli ordini di componenti per l’iPhone da parte della Mela sono stati ridotti del dieci per cento a conferma nel calo delle vendite degli ultimi smartphone. Apple vale da sola un quinto dell’intera capitalizzazione dell’indice Nasdaq. 

Continua intanto l’ascesa del dollaro, ai massimi da sette mesi sull’euro attorno a 1,07. Pesa sulla moneta unica l’evoluzione della crisi politica in Portogallo, dove si profila un governo delle sinistre.

MILANO STACCA LE ALTRI BORSE. OGGI L’ASTA BOT

Ottima performance ieri di Piazza Affari: la Borsa italiana ha preso il volo nel finale, con un balzo dell’1,52%, largamente al di sopra degli altri mercato europei. A trainare il listino sono state le trimestrali e l’effetto dollaro sulle società più sensibili all’export, lusso in testa. Parigi ha perso lo 0,2%, Madrid lo 0,3%. Francoforte +0,1%. 

In questa cornice prendono il via le aste del Tesoro di metà mese. Oggi tocca ai Bot a 12 mesi (6 miliardi contro 6,5 in scadenza), ma l’attenzione è già concentrata sull’offerta di domani: tra 4 e 5,5 miliardi di Btp a 3 e 7 anni, più due riaperture sulle scadenze agosto 2039 e settembre 2040.

MONCLER DA’ LA CARICA AL LUSSO 

E’ stata la giornata della riscossa del lusso. La scintilla è arrivata dai conti di Moncler, in rialzo del 3%, al di sopra sopra le aspettative del consensus. Ancora più importanti agli occhi degli analisti le indicazioni positive sullo scenario di mercato in Asia venute dal ceo Remo Ruffini nel corso della conference call: “Siamo fiduciosi che in Asia ci sarà una buona stagione invernale, la Cina da ottobre sta andando molto bene, un po’ meno Honk Kong. Il Giappone va bene e ogni mese meglio, ma vanno bene anche altre aree come la Corea dove abbiamo ridisegnato anche la nostra strategia”.

Avanzano così altri titoli del lusso e del retail: Yoox Net a Porter sale del 3,5% alla vigilia del cda, Tod’s +2,5%, Ferragamo +2,3%. La forza del dollaro ha spinto al rialzo Luxottica +2,8%. In grande evidenza anche Campari (+3,3%) che oggi terrà consiglio sulla trimestrale.

POPOLARI IN MANOVRA. OGGI IL D-DAY DI UNICREDIT

Moody’ ha alzato l’outlook del sistema bancario italiano da “negativo” a “stabile”. La promozione è legata alla minor pressione dei crediti deteriorati (che restano un grave problema) e al ritorno a una “modesta” redditività grazie a “lievi miglioramenti del contesto generale”. “Ci aspettiamo che nei prossimi 12-18 mesi calino gli accantonamenti su crediti, che fino ad oggi hanno rappresentato il maggior freno agli utili – continua comunicato di Moody’s – cosa che riporterà le banche a fare profitti dopo due anni di perdite”. Le aggregazioni tra le popolari “aumenteranno il potenziale nel taglio dei costi a partire dal 2016”.

La promozione arriva alla vigilia della presentazione agli analisti, oggi pomeriggio, del piano industriale di Unicredit (+1,8%), preceduto ieri dai buoni dati della controllata polacca Pekao e da quelli di Finecobank (+0,8%) che ha archiviato il miglior trimestre della sua storia con un utile netto in rialzo del 55,7%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a 55,1 milioni di euro.

In grande evidenza nel giorno della trimestrale Banca Popolare di Milano (+2,64%). Ma la spinta è arrivata dalle voci sui contratti tra l’ad Giuseppe Castagna e Victor Massiah di Ubi Banca (+1,83%) nella prospettiva di una possibile aggregazione. Ieri si è tenuto anche il Cda del Banco Popolare (+0,86%). 

Sulle possibili aggregazioni della banca l’ad Pier Francesco Saviotti si è espresso così: “Siamo sul pezzo in modo aggressivo, parliamo con molti ma abbiamo qualcosa di particolare in ballo che stiamo gestendo. Bisogna avere la pazienza necessaria perché bisogna fare le cose fatte bene e io sono convinto che faremo qualcosa fatto bene. Non abbiamo cambiato idea ma queste cose non si fanno in un balletto, bisogna discutere e ridiscutere”. Quanto poi all’ipotesi di realizzare un’operazione a tre, “il triangolo era di moda una volta, oggi lo è un po’ meno. Penso che un’operazione a tre sia obiettivamente molto difficile anche se tecnicamente si può anche fare”.

Intesa +1,3%. In controtendenza Monte Paschi (-2%). Positivi gli assicurativi: Generali +1,1%, Unipol +2,51%, UnipolSai +1,92%. Poste Italiane ha terminato la seduta con un guadagno del 2,7%, a 6,69 euro. Durante la presentazione dei risultati, l’ad Francesco Caio ha spiegato che “i servizi assicurativi hanno continuato a crescere a doppia cifra; i servizi finanziari hanno generato un risultato operativo in crescita del 44% e il fatturato dei servizi postali e commerciali è calato, anche in questo periodo, più lentamente rispetto allo scorso anno”. 

EXOR, NAV OLTRE 11 MILIARDI. FINMECCANICA PIAZZA ELICOTTERI NEL GOLFO

Nella scuderia Agnelli brillano i conti di Exor (+2,07%) dopo la trimestrale. La società ha registrato al 30 settembre scorso un Nav (Net Asset Value) di 11,13 miliardi euro in aumento del 9,5% rispetto al dato di fine dicembre 2014 pari a 10,164 miliardi.Poco mossa Fiat Chrysler (+0,08%). 

Tra le altre società dell’industria, Finmeccanica +3%. Gli Emirati Arabi Uniti hanno firmato un pre accordo per l’acquisto di elicotteri speciali (convertiplani) Agusta Westland. I velivoli saranno consegnati a partire dal 2016 fino al 2019 e saranno impiegati in diversi tipi di missione, incluso il trasporto off-shore. Si stima che l’ordine possa avere un valore di 150-200 milioni di dollari. 

Intanto il fondo Amber ha presentato un esposto in Consob sul prezzo dell’imminente Opa Hitachi su Ansaldo Sts. L’accusa è che Finmeccanica avrebbe venduto a Hitachi il 100% di Breda a un prezzo sopravvalutato e il 40% della quotata Ansaldo Sts a un prezzo sottovalutato, a danno dei soci minori della società di segnalamento ferroviario. 

Invariata Prysmian (a 19,26 euro). Barclays ha abbassato il prezzo obiettivo sul titolo a 20,5 da 21,5 euro, confermando la raccomandazione equal-weight. 

Giù Fincantieri (-1,8%) dopo le dimissioni del direttore finanziario Andrea Mangoni. Per Kepler Cheuvreux (hold, Tp 0,75 euro) il motivo alla base della decisione è “la diversa visione strategica tra Mangoni e gli altri top manager della società, soprattutto l’ad Giuseppe Bono”.

VODAFONE SPINGE LE TLC. VIVENDI VERSO IL CDA TELECOM 

Il settore Tlc europeo balza in avanti del 2,3%, il migliore di oggi, trascinato dal +5% di Vodafone a Londra. Telecom Italia dopo cinque ribassi consecutivi è rimbalzata del 2,7% a 1,180 euro. La risparmio sale del 2%. “E’ un argomento aperto”. Così il ceo di Vivendi, Armaud de Puyfontaine ha risposto in merito alla possibile richiesta di posti nel cda di Telecom Italia dell’azionista francese in occasione dell’assemblea straordinaria del prossimo 15 dicembre. Naturalmente anche l’azione risparmio si muove in rialzo del 2% a 1,0250 euro, ormai agganciata all’ordinaria dall’opzione della conversione tramite versamento di un conguaglio di 9,5 centesimi di euro.

PETROLIO IN CALO, MA I CONSUMI SALIRANNO FINO AL 2020

Debole stamani il petrolio: il Brent tratta a 47,21 dollari il barile. Eni guadagna l’1%. L’Agenzia Internazionale dell’Energia vede una domanda di petrolio in calo da parte di Stati Uniti, Unione Europea e Giappone di circa 10 milioni di barili al giorno entro il 2040. La domanda però aumenterà gradatamente fino al 2020 al ritmo di circa 900mila barili al giorno all’anno. Tra le utility, Enel +1,3%.

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