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Ocse, superindice giù nei paesi dell’eurozona (-0,9 punti). Italia perde addirittura 1,1 punti

Segnali di rallentamento della ripresa economica mondiale: sui Paesi dell’area Ocse si prevede di scendere al di sotto della soglia dei 100 punti. L’Italia perde 5,5 punti nell’ultimo anno. Male persino Germania (-4,1 annuo) e Francia (-3,4). Si salva solo il Giappone

Ocse, superindice giù nei paesi dell’eurozona (-0,9 punti). Italia perde addirittura 1,1 punti

Scende ancora il superindice Ocse. L’ente internazionale rileva nuovi segnali di rallentamento della ripresa economica tra i paesi avanzati, registrando ad agosto il quinto mese consecutivo di indebolimento del suo superindice previsionale sull’economia. Sul lungo termine, si prevede che si scenderà al di sotto della soglia dei 100 punti, al di sotto della quale è già scesa l’Italia.

Sull’area Ocse, il punteggio è calato di 0,5 punti rispetto al mese precedente e di 0,9 punti nel confronto su base annua. Sull’Italia il superindice è calato di 1,1 punti dal mese precedente, finendo a 97,9 punti contro i 100,8 punti dell’area Ocse, mentre su base annua sulla penisola segna la variazione negativa più ampia, meno 5,5 punti.

L’Ocse rileva che ora anche su Stati Uniti, Germania e Russia il superindice indica indebolimenti in maniera più netta di prima, anche se su questi paesi resta al di sopra delle medie di lungo termine.

Sull’area euro il superindice è calato di 0,9 punti su mese ad agosto e di 3,4 punti su anno, sugli Usa è calato di 0,6 punti su mese mentre su base annua ha mantenuto una dinamica di aumenti, pari a 1,2 punti. Sull’insieme del g7 il Cli è calato di 0,6 punti su mese e di 0,4 punti su base annua.

L’indagine segnala dinamiche analoghe anche sulla Germania, prima economia dell’area euro dove il Cli è calato di 1,3 punti su mese e di 4,1 punti su anno. Sulla Francia ha segnato meno 0,9 punti su mese e meno 3,4 punti su anno. Eccezione in questo quadro ribassista è il Giappone, dove il superindice è rimasto stabile su base mensile, segnando più 1,9 punti su anno, anche se i dati potrebbero risultare distorti dagli effetti della ricostruzione del dopo terremoto.

La frenata è generalizzata e non solo ai paesi del G7, ormai coinvolge da tempo anche le maggiori economia emergenti che pur non facendo parte dell’Ocse vengono monitorate in ragione della loro rilevanza. In Cina il superindice è calato di 0,3 punti su base mensile, in India 0,7 punti, in Russia di 0,3 punti e in Brasile di 1,2 punti.

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