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Ocse, evasione fiscale: al G20 un piano d’azione per ridurre le differenze normative tra i Paesi

L’Organizzazione ha presentato un piano d’azione globale contro l’elusione fiscale da parte delle multinazionali – Il documento si iscrive nel disegno di ristrutturazione delle regole globali in materia fiscale che punta a mettere fine all’erosione delle basi d’imposizione e al trasferimento degli utili d’impresa verso i paradisi fiscali.

Ocse, evasione fiscale: al G20 un piano d’azione per ridurre le differenze normative tra i Paesi

In accordo con quanto stabilito dal G20, l’Ocse ha presentato un piano d’azione congiunta globale contro l’evasione fiscale da parte delle multinazionali. Il prospetto s’iscrive nel progetto sottoscritto dai 20 grandi della Terra sull’ottimizzazione fiscale, con l’obiettivo di togliere armi all’elusione fiscale.

Il disegno punta a condividere un piano di norme comuni a livello internazionale in materia di tasse, con lo scopo di arrestare l’abrasione delle basi d’imposizione fiscale e il trasferimento di massicci utili d’impresa verso Paesi accondiscendenti, ovvero i paradisi fiscali.

Pascal Saint Amans, responsabile del progetto per l’Ocse, ha commentato il proposito assicurando che “non si tratta di bla bla. Sono indicazioni tecniche che mirano a ristabilire la sovranità fiscale”.

Un pacchetto di misure concreto, quindi, sarebbe pronto per mettere fine alle diversità fiscali da Paese a Paese. Gli auspici dell’Ocse prevedono alcune raccomandazioni applicate già dalla fine del 2015. Intanto i ministri delle Finanze del G20 verranno informati del progetto – come di altre raccomandazioni – a Cairns, in Australia, nel summit del 20 e 21 settembre.

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