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Occhi dei mercati sulle mosse della Bce di giovedì ma intanto brilla l’oro. Incerta Milano all’avvio

I mercati aspettano il colpo d’ala della Bce di giovedì sull’acquisto di bond di Spagna e Italia – Milano incerta all’avvio – Grandi manovre della diplomazia dell’eurozona: domani Hollande a Roma – Intanto si consolida l’oro: +4,5% nell’ultimo mese – A Piazza Affari riflettori puntati su Fonsai-Unipol, Mediobanca, Rcs e Camfin – Occhia anche all’Eni.

Occhi dei mercati sulle mosse della Bce di giovedì ma intanto brilla l’oro. Incerta Milano all’avvio

IN ATTESA DI DRAGHI BRILLA L’ORO. FONSAI-UNIPOL, AL VIA IL SECONDO ROUND

Da una parte l’effetto Bernanke, dall’altra i timori per la recessione. Il risultato, nelle Borse asiatiche, è un lieve rialzo: Tokyo +0,03%, più robusto l’incremento sulla piazza di Hong Kong +0,51%. Pesano le conferme sulla discesa dell’attività in Cina, più marcata del previsto: il premier Wen Jiabao rischia di fallire l’obiettivo fissato per la crescita per la prima dalla sua nomina, nel 2003. Un brutto biglietto da visita per il congresso del partito del mese prossimo.

Il vero vincitore è l’oro che sale a quota 1693, 50 l’oncia, consolidando i guadagni dell’ultimo mese (+4,5%): il denaro più facile, combinato con l’attesa di inflazione in ascesa,  favorisce le puntate al rialzo sul metallo giallo. Le posizioni della speculazione sull’oro sono salite del 19% ai massimi da cinque mesi. Venerdì sia Wall Street che le Borse europee hanno chiuso in rialzo sull’onda del discorso del presidente della Fed Ben Bernanke a Jackson Hole. Gli indici Usa hanno chiuso con incrementi tra lo 0,5 e lo 0,70%.

Piazza Affari e le altre Borse europee hanno chiuso in netto rialzo. A Milano l’indice FtseMib è salito del 2,1% con rialzi diffusi su tutto il listino. Parigi e Francoforte sono salite dell’1%, balzo di Madrid (+3,1%) sulle indiscrezioni secondo cui il governo non utilizzerebbe gli aiuti della Ue per ricapitalizzare le banche in difficoltà.

Ben Bernanke ha lasciato intendere di voler procedere ad un nuovo round di stimoli per l’economia, invitando l’Europa ad agire  nella stessa direzione. Dai banchieri centrali presenti in Wyoming che dalle istituzioni internazionali arriva l’invito alla Bce di scegliere la strada degli acquisti di titoli di Stato, osteggiata dalla Bundesbank. Il segretario generale dell’Ocse Jose Angel Gurria chiede alla Bce di lanciare un “segnale credibile” per risolvere la crisi. A proposito dell’acquisto di titoli italiani e spagnoli da parte della Bce il numero uno dell’organizzazione: “Prima lo fanno e meglio è”.

L’attenzione dei mercati, dunque, è già concentrata sulla riunione del direttorio della Bce di giovedì. In quella sede il presidente della Bce Mario Draghi dovrà spiegare il piano di acquisto dei titoli dei Paesi in difficoltà ma che hanno accesso ai mercati (cioè Italia e Spagna, mentre sono esclusi Portogallo, Grecia ed Irlanda). Già domani i membri del direttorio dovrebbero ricevere una prima bozza sulle modalità allo studio: un tetto flssibile oltre il quale far scattare gli acquisti; le tipologie di titoli interessati; la pubblicità da dare agli interventi.

Stamane Draghi terrà un’audizione, a porte chiuse, alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo su uno dei temi chiave dell’autunno caldo dell’eurozona: l’unione bancaria e la supervisione sugli istituti, altro tema di aspro confronto la Bundesbank. In grande fermento la diplomazia dell’eurozona. Domani si terrà a Roma il vertice tra Mario Monti e il presidente francese François Hollande.

Mercoledì riprenderà la missione della trojka ad Atene decisiva per l’erogazione dei prestiti già concordati con l’Unione Europea. In particolare dalla missione dipende la concessione di una proroga di due anni per consentire alla Grecia di raggiungere gli obiettivi concordati con l’Unione Europea.

Venerdì Piazza Affari e le altre Borse europee hanno chiuso in netto rialzo. A Milano l’indice FtseMib è salito del 2,1% con rialzi diffusi su tutto il listino. Parigi e Francoforte sono salite dell’1%, balzo di Madrid (+3,1%) sulle indiscrezioni secondo cui il governo non utilizzerebbe gli aiuti della Ue per ricapitalizzare le banche in difficoltà. Non mancano di sicuro i temi “caldi” in Piazza Affari alla ripresa di settembre.

Stamane, innanzitutto, parte l’asta sull’inoptato degli aumenti Fonsai ed Unipol. La compagnia bolognese, proprio alla vigilia, ha reso nota l’intenzione di procedere all’acquisto in sede d’asta dei diritti per sottoscrivere un altro 4,9% di Fonsai. Si alleggerisce così il compito del consorzio guidato da Mediobanca e composto da Unicredit, Credit Suisse, Deutsche Bank, Ub, Nomura e Barclays. A favorire l’impresa di collocare i titoli in cerca di sistemazione, per un importo di 665 milioni (su 2,2 miliardi) c’è il prezzo raggiunto dalle azioni interessate: il titolo Fondiaria è risalito sopra quota 1 euro, il prezzo di offerta dei nuovi titoli.

Settimana cruciale anche per Mediobanca: mercoledì si terrà l’atteso cda sul caso Nagel, indagato in merito al papello siglato con Salvatore Ligresti. Ma sarà soprattutto l’occasione per riflettere sulle strategie dell’istituto e del portafoglio delle sue partecipate, in grande fermento. La settimana scorsa, infatti, è stata caratterizzata da cinque sedute di rialzo forsennato per i titoli di Rcs Media Group, con un rialzo complessivo che sfiora il 140%.

Intanto la sfida tra la famiglia Malacalza e Marco Tronchetti Provera ha investito la galassia Pirelli, tradizionale partner storico di piazzetta Cuccia. Venerdì la controllante Camfin ha realizzato un balzo del 26%: ora la guerra aperta fra i due grandi azionisti di Camfin, Marco Tronchetti Provera ha il 29%, i Malacalza il 25%, si trasferisce nella Gpi, la cassaforte di controllo del gruppo.
Prelios, che al pari di Pirelli è controllata da Camfin, è scesa del 6,4%.

Buon rialzo di Generali +3,4%, che ha beneficiato delle indiscrezioni secondo cui diversi investitori asiatici sarebbero interessati alla controllata Bsi. Finale di settimana positivo per il credito. Si è messa in luce, soprattutto, MontePaschi in rialzo del 6,4% con tutte le banche positive: Intesa +4%, Pop.Emilia +5,3%, Pop.Milano +3,2%. Fra i titoli migliori del listino c’è Saipem +2,4%, che ha beneficiato della promozione di Credit Suisse a outperform da neutral. Il target price è stato alzato a 44 euro da 40 euro.

Grandi manovre anche attorno all’Eni +1,6%. Settembre potrebbe essere il mese del collocamento della quota del 3,4% in mano alla Cdp presso alcuni investitori internazionali, mossa che consentirà alla controllata del Tesoro di far cassa in vista del trasferimento del trasferimento delle azioni Snam alla Cdp previsto per ottobre.

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