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Nvidia, svolta strategica sui chip? Ecosistema AI aperto anche ai concorrenti: perché e cosa c’entra la Francia

Al Computex di Taiwan, il ceo del colosso Usa ha annunciato la nuova strategia globale. Il piano: creare, con Abu Dhabi, il più grande polo d’Europa per l’Intelligenza artificiale vicino a Parigi

Nvidia, svolta strategica sui chip? Ecosistema AI aperto anche ai concorrenti: perché e cosa c’entra la Francia

Il contesto è il Computex di Taiwan, il più grande forum asiatico dedicato all’elettronica, con al centro dei discorsi ovviamente l’intelligenza artificiale. Ad aprire i lavori è stato Jensen Huang, il Ceo di Nvidia che ha stupito per la sua visione oltre i confini. Huang ha illustrato i piani per consentire ai clienti di implementare chip rivali nei data center realizzati attorno alla sua tecnologia, una mossa che riconosce la crescita dello sviluppo interno di semiconduttori da parte di importanti clienti come Microsoft e Amazon.com. Nel frattempo, Nvidia e Mgx, il veicolo di investimento di Abu Dhabi stanno collaborando con aziende francesi per realizzare quello che affermano sarà il più grande campus di data center di intelligenza artificiale in Europa, promuovendo le ambizioni francesi ed emiratine in questo settore, secondo quanto riporta Bloomberg.

Huang ha dedicato gran parte della sua presentazione di quasi due ore a celebrare il lavoro dei partner locali della supply chain. Ma il suo annuncio chiave è stato un nuovo sistema NVLink Fusion che consente la creazione di infrastrutture di intelligenza artificiale più personalizzate, combinando per la prima volta i collegamenti ad alta velocità di Nvidia con semiconduttori di altri fornitori.

Finora, Nvidia ha offerto solo sistemi informatici completi realizzati con componenti proprietari. Questo cambiamento offre ai clienti dei data center maggiore flessibilità e consente un certo grado di concorrenza, mantenendo comunque la tecnologia Nvidia al centro dell’attenzione. I prodotti NVLink Fusion offriranno ai clienti la possibilità di utilizzare le proprie unità di elaborazione centrale con i chip di intelligenza artificiale di Nvidia o di abbinare il silicio Nvidia all’acceleratore di intelligenza artificiale di un’altra azienda.

Nvidia, con sede in California, sta cercando di consolidare la propria posizione nel cuore del boom dell’intelligenza artificiale e di mantenerne la crescita, nonostante la preoccupazione che la spesa per i data center non sia sostenibile. L’azienda fa affidamento su un gruppo selezionato di colossi cloud, noti come hyperscaler, per gran parte del suo fatturato.

Per Nvidia e altre aziende statunitensi, rendere l’adozione dei loro prodotti il ​​più possibile agevole, aiuta anche i clienti internazionali che si trovano ad affrontare le crescenti barriere commerciali imposte dall’amministrazione Trump.

“Offre agli hyperscaler l’opportunità di costruire chip personalizzati con NVLink integrato”, ha detto a Bloomberg Ian Cutress, capo analista della società di ricerca More Than Moore. “Che lo facciano o meno dipenderà dalla convinzione dell’hyperscaler che Nvidia sarà e rimarrà per sempre la chiave di volta. Posso immaginare che altri lo evitino per non entrare nell’ecosistema Nvidia più duramente del necessario.”

Oltre ad aprire l’accesso alla sua tecnologia, Huang ha presentato ieri una serie di miglioramenti al prodotto, tra cui nuovi design software e hardware. Il tutto mirato a rimuovere gli ostacoli all’adozione dell’intelligenza artificiale in ogni ambito, dalle sale computer aziendali ai robot umanoidi. Huang ha aggiornato i tempi di lancio dei sistemi GB300 di Nvidia di nuova generazione, che, a suo dire, arriveranno nel terzo trimestre di quest’anno. Segneranno un upgrade degli attuali sistemi Grace Blackwell di fascia alta, una tecnologia che ora viene installata dai fornitori di servizi cloud.

Nvidia e Mgx insieme ai francesi: il progetto

Nvidia e Mgx, il veicolo di investimento di Abu Dhabi stanno collaborando con aziende francesi per realizzare quello che affermano sarà il più grande campus di data center di intelligenza artificiale in Europa, promuovendo le ambizioni francesi ed emiratine in questo settore.

L’obiettivo è costruire un campus vicino a Parigi con una capacità di 1,4 gigawatt, hanno dichiarato sempre ieri le aziende inieme alla società di investimento statale francese Bpifrance SACA e il campione nazionale di intelligenza artificiale Mistral AI. L’annuncio è stato fatto al vertice Choose France a Versailles.

L’iniziativa è nata da accordi di cooperazione più ampi in materia di intelligenza artificiale stipulati a febbraio scorso, durante la visita del leader degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, al presidente francese Emmanuel Macron. Tali colloqui includevano i piani degli Emirati di investire fino a 50 miliardi di euro nei data center francesi, come riportato da Bloomberg News all’epoca.

L’accordo coniuga il desiderio degli Emirati Arabi Uniti di diversificare la propria economia ed estendere la propria influenza politica, con l’impegno della Francia di sviluppare la cosiddetta sovranità dell’IA in Europa. Macron aveva precedentemente annunciato investimenti per 109 miliardi di euro in infrastrutture di IA nell’ambito di una strategia per competere con Stati Uniti e Cina.

Altri partner del campus di intelligenza artificiale includono il conglomerato Bouygues SA , l’operatore energetico EDF Group e l’università di scienze e ingegneria Ecole Polytechnique, che ha anche una partnership con la Mohamed Bin Zayed University of Artificial Intelligence di Abu Dhabi. Secondo una dichiarazione separata dell’ufficio di Macron, il campus del data center rappresenta un investimento di 8,5 miliardi di euro e la prima fase sarà operativa nel 2028.

Mgx ha già sostenuto OpenAI e xAI, ed è tra le entità che contribuiscono a finanziare il piano di investimenti da 100 miliardi di dollari del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in intelligenza artificiale, denominato Stargate. Il progetto è supervisionato da uno degli operatori più influenti al mondo, lo sceicco Tahnoon bin Zayed Al Nahyan, che presiede anche G42, il conglomerato tecnologico emiratino che costruirà un data center da 5 gigawatt negli Emirati Arabi Uniti con OpenAI.

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