Condividi

Nuovo dpcm Covid-19: ecco le restrizioni in arrivo

Il dpcm contenente le nuove regole potrebbe è arrivato il 12 ottobre – Conte: “La curva epidemiologica sta salendo, non possiamo abbassare la guardia” – Dalla quarantena ai locali, ecco le misure per contenere i contagi – Conte esclude un ritorno al lockdown generalizzato

Nuovo dpcm Covid-19: ecco le restrizioni in arrivo

I contagi da Covid-19 continuano ad aumentare. Un incremento che preoccupa tutti e che ha spinto il Governo ad accelerare l’iter di approvazione del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm) contenente le nuove regole da seguire per provare a invertire la tendenza ed evitare che il sistema sanitario si ritrovi ad affrontare una situazione simile a quella già vista la scorsa primavera.

Dopo la stretta sulle mascherine arrivata la settimana scorsa, il nuovo provvedimento del 12 ottobre contiene nuove restrizioni, anche se per il momento qualsiasi decisione relativa alla chiusura dei confini regionali o a possibili lockdown locali viene rimandata.  Al riguardo il premier Giuseppe Conte ha tenuto ad escludere il ritorno al lockdown generalizzato, anche se lockdown selettivi e circoscritti restano possibili.

“Le misure del nuovo dpcm – ha spiegato il Premier in conferenza stampa – ci consentiranno di affrontare questa nuova fase della pandemia. La curva epidemiologica sta risalendo. L’Italia è in condizione migliore di altri Paesi ma non si può permettere nessuna distrazione. Non possiamo abbassare il livello di attenzione”. 

Ecco dunque quali sono le restrizioni previste dal nuovo dpcm Covid-19.

QUARANTENA E TAMPONI

Seguendo le indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico, il Governo ha deciso di modificare le regole sull’isolamento fiduciario. Una nuova ordinanza del ministero della Salute riduce i giorni di quarantena da 14 a 10. Per poter dichiarare concluso il periodo di isolamento servirà un test che accerti la negatività e potrà essere sia il tampone molecolare che un test rapido antigenico.

Non solo. Secondo le nuove norme, chi ha contratto il Covid-19 sarà dichiarato ufficialmente guarito dopo un solo tampone e non più dopo due test consecutivi come attualmente previsto. Via libera anche ai test rapidi antigenici nelle scuole e per chi ha avuto contatti non stretti con un positivo. I test potranno essere fatti anche negli studi di medici di base. 

NUOVE REGOLE PER GLI ASINTOMATICI

Cambiano le regole anche per chi è positivo al covid, ma asintomatico. Se dopo 10 giorni di isolamento una persona è ancora positiva al coronavirus, ma risulta completamente asintomatica dovrà attendere altri sette giorni e ripetere il test. Dal 21esimo giorno di quarantena in poi, anche se il test sarà ancora positivo, l’isolamento sarà comunque interrotto “in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione”, dice il Cts. Parlando in parole povere la persona non è più infettiva e potrà uscire di casa. 

DPCM: NIENTE PIÙ FESTE PRIVATE O IN CASA

“Le feste saranno vietate per tutti, non solo per i ragazzini: il 75% dei contagi avviene tra le relazioni più strette, ovvero tra chi si conosce e si fida dell’altro finendo per abbassarsi la mascherina”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il nuovo dpcm vieta dunque le feste private al chiuso o all’aperto e raccomanda fortemente di evitare di ricevere in casa per feste, cene o altro, più di sei persone non conviventi.

Sui controlli, difficili se non impossibili da effettuare nelle case private, il Presidente del Consiglio ha affermato: “Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, però dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire la fase”.

“Dobbiamo migliorare i comportamenti anche in abitazioni private, l’evoluzione della curva si è innalzata soprattutto per dinamiche in ambito famigliare e amicale. Dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti e vi invitiamo a limitare il numero di ospiti non più di sei e di non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose”, ha aggiunto Conte.

RESTRIZIONI PER LOCALI, BAR E RISTORANTI

Bar, locali e ristoranti devono chiudere entro le 24. Non solo, dalle 21 alle 6 è vietato sostare davanti ai locali. Tradotto: Non è possibile bere all’esterno, a meno che non si stia seduti a un tavolino. Stabilita un’ulteriore di restrizione: non si possono vendere alcolici dopo le 22. 

Restano chiuse le sale da ballo e le discoteche, mentre sono permesse fiere e congressi.

DPCM: LE NORME SULLO SPORT

Il nuovo decreto impone delle limitazioni agli sport da contatto. Secondo le indicazioni, gli sport di base gestiti da società che hanno attivato i protocolli di sicurezza (dunque calcio, pallavolo, danza, ma anche palestre), potranno continuare. Restrizioni sono invece imposte alle partitelle amatoriali senza alcun controllo.

Chiarimenti sono inoltre arrivati sulla nuova circolare del Viminale che impone l’uso di mascherine per chi svolge attività motoria: per attività motoria, ha sottolineato il ministero dell’Interno, “deve intendersi la mera passeggiata e non la corsa, anche quella svolta con finalità amatoriali, in quanto riconducibile ad attività sportiva”. Quindi, conclude la precisazione, “jogging e footing potranno continuare a svolgersi senza obbligo di mascherina”. Nessun obbligo di mascherina anche per chi va in bicicletta.

CINEMA, CONCERTI E STADI

Confermato il limite di 200 persone per gli spettacoli al chiuso e di 1.000 persone per quelli all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere.

Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso.

SCUOLE E TRASPORTI

Vietate anche le gite scolastiche, ma nessuna ulteriore restrizione è stata imposta sulla scuola: “Non ci sono presupposti per la didattica a distanza. Nella scuola le cose stanno andando abbastanza bene e lo diciamo incrociando le dita”, ha spiegato il Premier.

Sui trasporti, Conte ha invece ammesso: “È una situazione sicuramente critica perché al di là degli sforzi del contingentamento è chiaro che ci sono momenti di affollamento. Dobbiamo evitarli, continueremo a monitorare la situazione e a investire per garantire la sicurezza”.

LEGGI ANCHE: Semi-lockdown? L’Ufficio di Bilancio: conseguenze pesanti

(Ultimo aggiornamento: ore 17.28 del 13 ottobre).

Commenta