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Nokia punta tutto sul 5G e taglia 10.000 posti

Al fine di trovare le risorse necessarie per sfidare Ericsson e Huawei, il gruppo finlandese recupererà 600-700 milioni liberandosi dell’11% della sua attuale forza lavoro.

Nokia punta tutto sul 5G e taglia 10.000 posti

Nokia accelera sul 5G, per il quale investe ben 600 milioni di euro da qui al 2023, ma in compenso taglierà entro quella data fino a 10.000 dipendenti in tutto il mondo, cioè circa l’11% della sua attuale forza lavoro. L’azienda tech finlandese decide dunque di dare assoluta priorità alla corsa al 5G, per il quale si candida ad essere il campione europeo, con il sostegno anche degli Stati Uniti che non hanno al momento un operatore in grado di arginare l’espansione della cinese Huawei, che però secondo Washington (anche col nuovo corso di Joe Biden) va assolutamente ostacolata per motivi di cybersecurity e spionaggio tecnologico.

Per spingere sulla ricerca, Nokia risparmierà dunque sul personale, che a livello globale passerà dalle attuali 90.000 unità a circa 80.000: “La decisione non è stata presa alla leggera – ha spiegato il CEO Pekka Lundmark -, ma era necessaria per avere una buona organizzazione e buone capacità di crescere in un momento che ci chiede la migliore performance possibile a lungo termine. La priorità è comunque quella di proteggere e tutelare tutte le persone che saranno allontanate durante questa fase”.

L’operazione, come detto, consentirà al gigante finlandese di destinare 600-700 milioni alla ricerca, di cui la metà già nel 2021. Ecco perché Nokia ha confermato le sue stime finanziarie per l’anno in corso, cioè un fatturato compreso nella forbice tra 20,6 e 21,8 miliardi di euro, e un margine operativo tra il 7 e il 10%. Giovedì 18 marzo è anche previsto un importante Investor Day, nel corso del quale l’azienda scandinava chiarirà se sarà anche in grado di tornare a distribuire dividendi, dopo che nell’esercizio 2019 aveva rinunciato a farlo a causa del Covid. La scelta costò un drammatico crollo del titolo in Borsa: -30%, la peggior perdita in 30 anni.

La corsa al 5G si sta infiammando e Nokia non vuole perdere il treno: finora, ad approfittare delle sanzioni internazionali contro Huawei è stata soprattutto la svedese Ericsson, che nel 2020 ha aumentato le vendite di apparecchi 5G del 7% e che ormai detiene il 35% del mercato europeo, contro il 25% di Nokia e il 20% di Huawei.

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