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New York, stretta su AirBnb: nuove regole sugli affitti brevi, le piattaforme potrebbero perdere il 70% delle case

Entra in vigore il 5 settembre a New York una stretta sugli affitti brevi che rischia di mandare ko le piattaforme. Lo scopo è favorire gli affitti residenziali e abbassare il prezzo dei canoni

New York, stretta su AirBnb: nuove regole sugli affitti brevi, le piattaforme potrebbero perdere il 70% delle case

Più che di una stretta forse sarebbe più corretto parlare di una morsa che rischia di soffocare in maniera definitiva il mercato degli affitti brevi a New York, con buona pace di AirBnb e Booking. Nella Grande Mela è infatti entrata in vigore una legge che stabilisce paletti stringenti sugli affitti a breve termine al duplice scopo di preservare la disponibilità di affitti residenziali e calmierare i prezzi, ormai alle stelle, del mercato immobiliare newyorkese.

New York si aggiunge dunque al sempre più numeroso elenco delle città che impongono limitazioni agli affitti turistici. In passato, decisioni simili erano state prese anche ad Amsterdam, San Francisco, Berlino, Parigi, Barcellona e Madrid, solo per fare alcuni esempi. In Italia, il governo aveva promesso di legiferare sulla materia, ma per il momento circola solo una bozza che lascia le grandi città alla mercé degli affitti brevi. Solo Firenze e Venezia, su iniziativa comunale, hanno imposto una stretta.

Airbnb addio: le nuove regole a New York

La legge 18 entrata in vigore il 5 settembre, impone ai proprietari o agli affittuari delle case offerte in affitto breve di risiedere in prima persona negli immobili e di essere presente in casa durante i giorni di affitto. Non solo: gli appartamenti devono essere registrati e possedere un codice identificativo, in ogni casa possono esserci al massimo due ospiti, a prescindere dalla grandezza. Le porte delle stanze non possono essere chiuse a chiave quando non sono occupate. Chi viola le regole è soggetto a multe fino a 5mila dollari.

Lo scopo della legge è quello di porre un freno alle locazioni turistiche in una città in cui ci sarebbero oltre 36mila case in affitto sulle diverse piattaforme, ma anche quello di eliminare gli affitti illegali e aumentare il numero di case concesse in affitto residenziale in modo da far scendere il prezzo dei canoni, arrivati a nuovi record dopo la pandemia: 4.400 dollari al mese a Manhattan, 4mila a Brooklyn, 3.600 nel Queens. Secondo i calcoli, a causa della legge potrebbero sparire dalle piattaforme dal 40 al 70% degli immobili concessi in affitto turistico.

Airbnb: quali sono le regole in Italia?

La risposta breve è: quasi nessuna. In Italia sono 600 mila le case in affitto sulle piattaforme, di cui 25 mila a Roma e quasi 20 mila a Milano. Solo Venezia e Firenze hanno imposto una piccola stretta. Nella prima, grazie a un emendamento al dl Aiuti, il Comune ha il potere di creare un regolamento che limiti il numero di case che possono essere affittate per brevi periodi tramite piattaforme digitali. Ogni immobie. potrà essere affittato ai turisti solo per 120 giorni all’anno. Nel capoluogo toscano, dal 1° giugno 2023, Palazzo Vecchio ha deciso di adottare un provvedimento che vieta di usare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi in tutta l’area Unesco del centro storico. Non solo, chi ad oggi affitta case tramite AirBnb o simili e decide di tornare sui suoi passi optando per gli affitti lunghi non dovrà pagare l’Imu sulla seconda casa per tre anni.

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