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Netflix e Juventus: la Borsa presenta il conto

In Borsa precipita la Juventus dopo il flop della Superlega – Ma oggi piange anche Netflix, che nel dopo Borsa di martedì ha perso il 10% per la crisi degli abbonamenti – Dodgecoin vale più della Ford – A Piazza Affari tonfo delle banche mentre Btp Futura fa il pieno

Netflix e Juventus: la Borsa presenta il conto

La rivolta del calcio si è già sciolta come neve al sole. A violare “il patto di sangue” orgogliosamente rivendicato ancora martedì da Andrea Agnelli sono stati per primi i club della Premier League, scossi dalla protesta dei tifosi. E così la rivolta ha preso la forma di un gigantesco pesce d’aprile in ritardo e ha rubato spazio ad altre notizie che, complici i tassi bassi, sembrano scherzi, ma non lo sono.

DODGECOIN VALE PIÙ DI FORD

Ieri, in occasione del Dodge day, la quotazione del Dodgecoin, la criptovaluta con l’effige di uno shiba, splendido cane giapponese, ha superato il picco dei 50 miliardi di dollari di valore, più della Ford. Ma dietro a Dodgecoin, valuta nata per scherzo, non c’è assolutamente nulla. Anche la cosiddetta economia seria, quella brick and mortar, è in vena di scherzi. A Wall Street due società canadesi si stanno dando battaglia a suon di rilanci per il controllo della Kansas City Southern (+15,2%). Secondo Bloomberg non c’è nulla che giustifichi la guerra, “salvo l’ego malandato dei vertici”.

In questa cornice i mercati finanziari perdono colpi, ritracciando con violenza dai massimi. Pesa la nuova offensiva del coronavirus che, nel disperato tentativo di salvare i Giochi Olimpici, spingerà probabilmente il governo giapponese a chiudere di nuovo in giornata le aree di Tokyo e di Osaka.

Proprio la Borsa di Tokyo (-2%, come ieri) soffre più di tutte in Oriente. Ma anche l’indice Asia Pacific (che non comprende il Giappone) è sotto dell’1,3%.

L’Hang Seng di Hong Kong è in calo dell’1,3%, il Kospi di Seul dell’1,5%. Meno pesante il calo del BSE Sensex di Mumbai (-0,5%), anche se i nuovi contagi sono sopra quota 200mila per il sesto giorno consecutivo.

XI DOMANI OSPITE VIRTUALE DI BIDEN NEL VERTICE SUL CLIMA

Meglio la Cina, in equilibrio. Il presidente cinese, Xi Jinping, prenderà parte al vertice sul clima organizzato domani dal presidente Joe Biden. Xi parteciperà all’evento online tramite collegamento video da Pechino e “pronuncerà un discorso importante”, ha detto l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.

LISTINI USA IN ROSSO. APPLE PRESENTA IL NUOVO MAC

Hanno chiuso in rosso gli indici Usa. Il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,92% nel giorno in cui Apple ha presentato i nuovi Mac e Ipad.

Giù anche Dow Jones (-0,75%) e S&P (-0,68%). Pesante la caduta di Boeing (-4,1%) dopo le dimissioni del direttore finanziario. Il future sull’indice S&P segnala un ribasso dello 0,2%.

MINNEAPOLIS, CONDANNATO L’AGENTE

L’attenzione generale è concentrata su Minneapolis, dopo che la giuria (sei bianchi, sei neri) ha deciso dopo dieci ore di camera di consiglio per la colpevolezza dell’agente responsabile della morte di George Floyd, che ora rischia fino a 70 anni di prigione. Joe Biden ha espresso la sua soddisfazione.

Nel dopo Borsa precipita Netflix (-10%), che nel trimestre ha raccolto solo 4 milioni di abbonati in più. Tra le cause, il ritardo nella realizzazione di 19 film per i problemi posti dalla pandemia.

Il Treasury Note a dieci anni continua a rafforzarsi: stamattina siamo a 1,56% di rendimento. Se ne avvantaggia l’oro, a 1.781 dollari l’oncia, sui massimi delle ultime sei settimane. Scende invece il petrolio: greggio WTI a 62,2 dollari il barile.

FRANA LA SUPERLEGA, L’INTER SI SFILA. AGNELLI NEL MIRINO

La Juventus precipita in Borsa (-12,49% a 0,76 euro) dopo il balzo di lunedì (+18,7%) seguito all’annuncio del lancio della SuperLega. Intanto, sotto la pressione dei tifosi e del premier britannico Boris Johnson, si sgretola il fronte dei ribelli del calcio dopo la defezione, uno dopo l’altro, dei club della Premier League. In calo, ma inferiore, anche Manchester United a New York (-6,03% in chiusura martedì e ancora in discesa nel premercato stamattina).

Il primo club a fare un passo indietro è stato il Manchester City, che ha ufficializzato in serata di aver “avviato le procedure per il ritiro dalla Superlega”. Lo stesso farà il Chelsea dopo le proteste fuori dallo Stamford Bridge con centinaia di tifosi a manifestare contro la Superlega. Non solo. In uscita anche lo United, dove Ed Woodward si è dimesso dalla carica di Ceo. Infine, la decisione di fare un passo indietro dell’Arsenal e del Totteham. Secondo la stampa spagnola, invece, l’Atletico Madrid starebbe pensando di abbandonare il progetto, mentre al Barcellona il presidente Laporta avrebbe rimandato la decisione all’assemblea dei soci. Anche l’Inter si è sfilata dal progetto. I 12 club che hanno dato vita alla nuova Superlega si sono riuniti d’urgenza in videoconferenza per decidere il da farsi.

La Juventus rischia così di restare con il cerino in mano. Andrea Agnelli, che si è dimesso domenica dalla presidenza dell’Eca, l’associazione che riunisce i club aderenti all’Uefa, è il dirigente che si è esposto di più, l’unico ad essere stato pesantemente insultato (“serpente e bugiardo”) dal presidente dell’Uefa Ceferin.

BANKITALIA: ITALIA A RISCHIO PER IL DEBITO

Una ripresa nella seconda parte dell’anno è “plausibile”, ma “le prospettive sono fortemente condizionate dal successo delle campagne vaccinali e dall’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. E ancora: “La stabilizzazione del debito pubblico su livelli molto elevati espone l’Italia a rischi derivanti da tensioni sui mercati finanziari o da nuovi shock economici”. Parola di Eugenio Gaiotti, capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, durante l’audizione sul Def.

La cautela di via Nazionale riflette bene i dubbi dei mercati finanziari sul caso Italia a due giorni dal direttorio della Bce da cui si attende un segnale forte sull’utilizzo del Pepp. Il risultato è stata una doccia fredda giustificata dall’andamento “frenato” della lotta alla pandemia, che ha colpito in particolare le piazze del sud Europa.

SOFFRONO MILANO E MADRID. TABACCO IN CRISI A LONDRA

Piazza Affari accusa il colpo: l’indice, Ftse Mib cede il 2, 44% e si allontana ulteriormente dagli agognati 25mila punti. Anche a Madrid (-2,9%), come a Milano, la ritirata ha coinciso con la giornata difficile delle banche. Giù anche Francoforte (-1,5%) e Amsterdam (-1,65%).

Londra arretra del 2,03%, zavorrata dalle aziende del tabacco, poiché l’amministrazione Biden potrebbe chiedere loro di abbassare i livelli di nicotina in tutte le sigarette vendute negli Stati Uniti. British American Tobacco lascia sul terreno il 7,60%.

Parigi -2,09%. Danone scivola del 2% circa dopo aver riportato un calo nelle vendite del primo trimestre, in quanto i lockdown hanno continuato a impattare sul mercato di acqua in bottiglia e alimenti per bambini.

Perde colpi anche Kering (-2,20%), nonostante il forte aumento delle vendite nel primo trimestre: +26% grazie al rimbalzo del marchio di punta Gucci in Asia e negli Stati Uniti.

BENE BTP FUTURA, MA SALE LO SPREAD

Sotto pressione il secondario italiano in attesa del direttorio della Bce. Il tasso del Btp a 10 anni è salito fino a 0,82%, al massimo da fine settembre mentre il Bund è sceso a -0,26%. Lo spread è salito di un punto a 104.

Ammontano a 1,39 miliardi di euro gli ordini della seconda giornata del Btp Futura, portando il totale dei primi due giorni a 3,67 miliardi. Il responsabile del debito Davide Iacovoni ha parlato di “risultati oltre le previsioni”.

CROLLANO LE BANCHE: -5% UNICREDIT, BPM E BPER

A Piazza Affari è andato in onda il tiro al bersaglio sui titoli bancari. Tra i Big del settore spicca la pioggia di vendite su Unicredit (-5,15%), Banca Bpm (-5,61%) e Bper (-5,38%).

Finisce in rosso anche Creval (-2,20%), sotto il livello dell’Opa proposta dal Credit Agricole. L’offerta, “definitiva” come ha sottolineato l’istituto transalpino, scade oggi.

TONFO DI MEDIASET DOPO LA SENTENZA PRO VIVENDI

In forte calo anche Mediaset (-5,27%) dopo la decisione del tribunale di Milano di respingere le richieste di risarcimento di Mediaset-Fininvest nei confronti di Vivendi. I giudici hanno riconosciuto solo un danno di 1,7 milioni per inadempienza nel contratto per Premium.

Forti cali anche tra gli industriali e gli energetici. Leonardo perde il 4,66%, Stm il 3,81%.

Stellantis -4,04%: un fascicolo d’accusa è stato aperto nel distretto orientale del Michigan nei confronti di due manager di Fca Italia per il loro presunto ruolo in una cospirazione per frodare i regolatori e i clienti statunitensi fornendo dichiarazioni false e fuorvianti sui controlli delle emissioni di oltre 100mila veicoli diesel venduti negli Stati Uniti.

FERRARI RECLUTA UN TOP MNAGER DELLA BBC

Ferrari perde l‘1,31%. La società rende noto di aver nominato Charlie Turner Chief Content Officer, nuova posizione manageriale istituita dalla società. Turner entra a far parte di Ferrari dopo aver ricoperto il ruolo di direttore editoriale di TopGear, trasmissione della Bbc, per la quale nel corso degli ultimi dieci anni ha guidato la crescita e lo sviluppo di una delle più grandi community mondiali su auto e moto. Exor -4,11%.

I decisi cali pomeridiani del prezzo del greggio penalizzano poi tutti i petroliferi: vendite sostenute su Tenaris (-4,44%), Saipem (-3,55%) ed Eni (-2,42%).

CORRONO AMPLIFON E DIASORIN, RECORDATI AUMENTA LA CEDOLA

In ascesa solo il comparto sanitario. Amplifon avanza dello 0,88%: in attesa del cda sui conti (29 aprile), Mediobanca securities ha confermato il rating neutrale e il target price di 34 euro per azione. Positiva Recordati (+0,13%): dopo la presentazione dei dati a fine 2020, l’assemblea ha approvato un dividendo pari a 1,05 euro (+5%). Diasorin +0,97%.

CAFFÈ BORBONE, ITALMOBILIARE TRATTA CON PEPSI

Brillante anche Italmobiliare (+1,38%) grazie all’interesse di Pepsi per Caffè Borbone. Nell’Aim spicca Edilizia Acrobatica (+2,89% a 6,4 euro). Intesa Sanpaolo ha avviato la copertura con rating buy e prezzo obiettivo a 10 euro.

(Aggiornato alle 11:40 di mercoledì 21 aprile 2021)

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