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Napoli a Parigi: la mostra del prossimo giugno al Louvre è già evento senza confini

Una mostra straordinaria celebra al Louvre la città partenopea. Sei mesi di eventi di respiro europeo: si apre il 7 giugno

Napoli a Parigi: la mostra del prossimo giugno al Louvre è già evento senza confini

La data della Mostra «Napoli a Parigi» è quella del 7 giugno ma il mondo dell’arte ne parla già con abbondanza di particolari. Parigi si prepara a celebrare un’antica Capitale in uno dei musei più prestigiosi al mondo: il Louvre. Una settimana dopo la visita nella capitale francese del Ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, siamo già quasi alla vigilia di un evento straordinario. Per sei mesi 60 capolavori del Museo di Capodimonte saranno esposti al Louvre per la prima volta. Con la struttura napoletana diretta da Sylvain Bellenger è stato firmato un accordo di partenariato che ha lo scopo di rilanciare le relazioni culturali tra i due musei. Avviene tutto un anno dopo la firma del trattato del Quirinale tra Emmanuel Macron e Sergio Mattarella. La direttrice del Louvre, Laurence Des Cars si è dichiarata entusiasta delle intese con l’Italia e la città di Napoli. Il museo due anni fa ha ospitato un’altra grande rassegna dedicata alla Grecia. Napoli entra, così, nella scia di narrazioni storiche ed artistiche intramontabili. Il capoluogo partenopeo per metà anno 2023 « presenterà al pubblico francese la storia, la letteratura, la musica, il teatro e il cinema ». Qualità espressive maturate in secoli di dominazioni straniere che nonostante tutto, hanno influenzato artisti ed intellettuali.

Napoli- Parigi : asse culturale consolidato

Napoli e Parigi sono legate da storie e relazioni antiche e l’attesa dei parigini per questo evento cresce. In un certo senso se ne fa interprete lo stesso Presidente Macron che in passato ha visitato Napoli ed ha sempre manifestato interesse per la città. Peraltro, due grandi pittori di scuola napoletana Vincenzo Gemito e Luca Giordano, hanno avuto uno successo straordinario negli anni scorsi con mostre visitate da migliaia di persone al Petit Palais. É evidente che le recenti incomprensioni politiche tra i governi italiano e francesi su questioni europee, non fanno ombra ad avvenimenti così qualificanti. La mostra «Napoli a Parigi » avrà un respiro europeo e il Louvre tre mesi prima è già impegnato per assicurarsi prevendite e visitatori. Tra le opere che saranno esposte troveremo il Ritratto di Antea del Parmigianino, La Crocifissione di Masaccio, la Trasfigurazione di Giovanni Bellini, la Danae di Tiziano, la Flagellazione di Caravaggio. Capolavori di varie scuole da esporre accanto alle collezioni permanenti di Tiziano, Reni, Raffaello, per non dire della Gioconda di Leonardo, al Louvre dal 1804.

Quadri, ma anche canzoni, teatro, scrittura.

Tra gli eventi collaterali alla rassegna di pittura, un festival cinematografico dedicato a Napoli, concerti dell’orchestra del Teatro San Carlo, proiezioni in diversi arrondissements di film italiani, conferenze e spettacoli teatrali. Ma anche la presenza di intellettuali francesi a Napoli ha un fil rouge in importanti istituzioni cittadine. Per dovere di informazione va detto -non per ultimo evidentemente- che l’impegno di questa collaborazione è stato preso dall’ex Ministro della Cultura Dario Franceschini durante il suo incarico. Il respiro della cultura italiana in Europa era un obiettivo perseguito e raggiunto. A Franceschini si deve anche la conferma alla guida di Capodimonte del francese Sylvain Bellenger cui Napoli si appresta a riconoscere la cittadinanza onoraria. Il motivo: ha cambiato Capodimonte.

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