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Mutui in crescita: tasso fisso e surroghe le opzioni preferite

INTESA SANPAOLO: continuano a crescere i mutui anche nel 2016. Nel primo trimestre i prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1% a/A. Prosegue la popolarità del tasso fisso, mentre si rafforzano le surroghe.

Mutui in crescita: tasso fisso e surroghe le opzioni preferite

Continua la ripresa del mercato immobiliare italiano. Il 2016 comincia com’era finito il 2015, vale a dire con un aumento dei mutui concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni. Un incremento favorito soprattutto dai prestiti a tasso fisso, che dalla metà dell’anno passato superano  per ammontare quelli a tasso variabile.

Questi i dati risultati dal “Monitor sul mercato dei mutui” realizzato dalla Direzione Ricerche e Studi di Intesa Sanpaolo.

All’interno del report gli esperti testimoniano un’ulteriore crescita degli stock, dopo quasi tre anni di calo: a febbraio il complesso dei prestiti alle famiglie è infatti salito dell’1% anno su anno rispetto allo 0,8% registrato nei tre mesi precedenti. Nel dettaglio, nel 1° trimestre, i flussi netti mensili di prestiti alle famiglie hanno registrato un valore medio di circa 815 milioni, in ulteriore aumento rispetto ai 585 milioni del 2° semestre 2015, dopo essere tornati in territorio positivo a partire da marzo dello scorso anno.

Nel mese di marzo la dinamica risulta ulteriormente rafforzata anche grazie alle rinegoziazioni di prestiti esistenti (surroghe). Parlando in numeri, nel 2015 i nuovi contratti sono aumentati del 39% a/a, raggiungendo un ammontare di 32 miliardi mentre le rinegoziazioni hanno superato i 9 miliardi.

“Tali dinamiche sono favorite dal contesto di generale riduzione del livello dei tassi di interesse sui prestiti per acquisto abitazioni, che hanno raggiunto nuovi minimi.” In base a quanto si legge nel rapporto – Anche nei primi mesi del 2016, la discesa ha interessato sia il tasso variabile, sia il tasso fisso, ma quest’ultimo in misura leggermente piu` marcata. In particolare, il livello molto basso raggiunto dal tasso fisso e la riduzione del differenziale tra questo e il tasso variabile giustificano lo spostamento in atto verso i mutui a tasso fisso e la rilevanza delle rinegoziazioni di prestiti esistenti”.

Lo studio evidenzia inoltre un’ulteriore allentamento dei criteri d’offerta applicate dalle banche per la concessione dei mutui nei primi mesi dell’anno in corso. “L’atteggiamento registrato sul mercato italiano – continua il report –  rimane tra i piu` positivi nell’ambito dei paesi dell’Eurozona, dove le banche hanno dichiarato di aver praticato in media una restrizione dei criteri di offerta e di aver registrato un aumento della domanda notevolmente inferiore rispetto all’Italia”

Infine, occorre rilevare che, dopo il boom registrato nel 2015, nei primi mesi dell’anno in corso il tasso di crescita dei nuovi mutui comincia a “mostrare segni di una progressiva moderazione”, pur permanendo in territorio ampiamente positivo.

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