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Mps, via libera all’aumento di capitale da 3 miliardi: Profumo presidente a tempo

L’assemblea del Monte dei Paschi ha approvato a larga maggioranza l’aumento di capitale da 3 miliardi – Alessandro Profumo è stato confermato presidente ma ha ribadito che la sua missione finirà con l’esecuzione della ricapitalizzazione – “Nessun contatto con Ubi” ma la banca senese è pronta a nuove aggregazioni – Per Alexandria pagherà Nomura

Mps, via libera all’aumento di capitale da 3 miliardi: Profumo presidente a tempo

L’assemblea del Monte dei Paschi ha approvato a larga maggioranza il nuovo aumento di capitale da tre miliardi e riconfermato Alessandro Profumo presidente della banca. Ma lo stesso banchiere ha ribadito che il suo incarico è a tempo e che, una volta completata la ricapitalizzazione, lascerà il Monte per dedicarsi a una nuova attività professionale. E’ probabile che a succedergli a luglio sia l’economista Fiorella Kostoris, anche se i giochi non sono ancora fatti.

Ma, al di là dell’approvazione dell’aumento di capitale con cui Mps rimbroserà mille milioni di Monti bond se riceverà l’autorizzazione della Bce, l’assemblea è stata l’occasione per mettere a fuoco anche altre importanti questioni per la banca senese, sia sulle aggregazioni che sul maledetto derivato Alexandria.

Sulle aggregazioni l’ad Fabrizio Viola ha detto che Mps è pronto a nuovi matrimoni ma che le aggregazioni sono “un’opportunità e non un problema”, benchè la Bce solleciti Siena a muoversi rapidamente. Sulla questione è intervenuto anche Profunmo per negare che siano in corso contatti con l’Ubi, da più parti indicata come il possibile futuro partner di Siena: “Non c’è alcun contatto con Victor Massiah, l’ad di Ubi, che è un  nostro competitor come altre banche italiane”. 

 Quanto al malefico derivato Alexandria sottoscritto dalla precedente gestione con Nomura e che rischia di comportare molti oneri, Profumo ha detto che Nomura sarà chiamata a pagare i danni, che la banca senese sta ricalcolando. 

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