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MotoGP e F1 sotto lo stesso tetto: Liberty Media acquisisce Dorna, via libera dell’Ue al colosso del motorsport

Via libera dell’Antitrust Ue all’acquisizione di Dorna Sports. Carmelo Ezpeleta resta alla guida. Si apre una nuova era per il motorsport globale, con Liberty Media protagonista assoluta delle corse su due e quattro ruote

MotoGP e F1 sotto lo stesso tetto: Liberty Media acquisisce Dorna, via libera dell’Ue al colosso del motorsport

Semaforo verde. Liberty Media conquista la MotoGP. La Commissione europea, dopo un’indagine approfondita, ha finalmente dato il via libera all’acquisizione di Dorna Sports, che detiene i diritti non solo della classe regina delle due ruote, ma anche i diritti commerciali delle sue categorie affiliate come Moto2, Moto3, Superbike e MotoE. Con l’ok ufficiale ricevuto dall’Antitrust, la compagnia americana, già proprietaria della Formula 1, diventa così il nuovo padrone del motomondiale, consolidando così una leadership indiscussa nelle corse automobilistiche e motociclistiche. L’accordo, del valore di 4,3 miliardi di euro e con un valore patrimoniale netto di 3,7 miliardi, prevede che Liberty Media acquisisca l’84% di Dorna, la società spagnola guidata da Carmelo Ezpeleta.

F1 e MotoGp sotto lo stesso tetto

La decisione, che si concretizzerà entro il 3 luglio, non era scontata. A dicembre, la Commissione europea aveva avviato un’indagine approfondita per valutare se l’acquisizione potesse portare a una concentrazione eccessiva di potere nel mercato delle corse. Dopo aver ricevuto ulteriori chiarimenti, la Commissione ha dato il via libera, concludendo così l’indagine iniziata un anno fa. Con questa approvazione, la MotoGP entra ufficialmente sotto l’ombrello di Liberty Media, già proprietaria della Formula 1 dal 2017.

Con questo accordo, Liberty Media diventa ancora più influente nel mondo del motorsport, unificando sotto un’unica proprietà due dei campionati più importanti del settore. La mossa rientra in una strategia ben precisa dell’azienda, ovvero rendere il motorsport più globale e meno eurocentrico, aumentando il numero di gare, sponsor e appassionati in tutto il mondo, con particolare attenzione agli Stati Uniti.

Carmelo Ezpeleta, ancora al timone della MotoGP

Nonostante l’ingresso di Liberty Media nel capitale, la gestione della MotoGP rimarrà saldamente nelle mani di Carmelo Ezpeleta, che continuerà a ricoprire il ruolo di ceo. Ezpeleta, attualmente proprietario del 10% delle quote di Dorna, manterrà una partecipazione del 16% nel nuovo assetto. La sua lunga esperienza e il know-how acquisito nel corso degli anni nel mondo delle due ruote saranno cruciali per guidare la crescita continua del campionato. La proprietà di Dorna finora era suddivisa tra il fondo canadese Bridgepoint (40%), il fondo pensione canadese CPPIB (38%) e il management (22%), con Ezpeleta detentore del 10% delle azioni.

Poco prima di concludere l’intesa con il gruppo americano, Dorna ha anche rinnovato i diritti del motomondiale, estendendo l’accordo con la FIM fino al 2060, ben oltre la scadenza originaria del 2041, con un corrispettivo annuale di circa 30 milioni di euro.

Il potenziale di crescita della MotoGP

Liberty Media ha sempre puntato su un’espansione commerciale aggressiva, come dimostra il successo della Formula 1, che oggi è una delle competizioni più seguite e redditizie al mondo. “La MotoGP è un asset sportivo premium, con corse incredibili e una fanbase appassionata,” ha dichiarato Derek Chang, presidente e ceo di Liberty Media. “Crediamo che questo sport e il suo marchio abbiano un potenziale di crescita significativo.”

Il colosso statunitense intende applicare alla MotoGP lo stesso modello di espansione che ha rilanciato la Formula 1, con l’obiettivo di aumentare la presenza del campionato in mercati chiave, come gli Stati Uniti, dove il motorsport è in forte crescita. Dopo aver portato tre Gran Premi di Formula 1 negli Stati Uniti, Liberty Media ora punta a incrementare anche il numero di eventi per la MotoGP. Già consolidata la tappa ad Austin, la MotoGP potrebbe presto espandersi in altre città, come il Tennessee, alimentando l’interesse crescente per il motociclismo. L’ambizione sarà quella di rendere il campionato sempre più globale, con eventi che attraggano appassionati da ogni parte del mondo come avvenuto per le quattroruote.

I numeri di Dorna finora, erano buoni ma non esaltanti con un ampio potenziale ancora inespresso. Nel 2023, Dorna ha registrato ricavi per 486 milioni di euro, in aumento rispetto agli anni precedenti. Le gare hanno attirato oltre 3 milioni di spettatori, con una crescente domanda per i diritti televisivi e le sponsorizzazioni. Ma, nonostante questi risultati positivi, l’azienda ha dovuto affrontare difficoltà legate agli ammortamenti per i diritti acquisiti, che hanno comportato una triplicazione delle perdite, salite da 7,8 milioni di euro nel 2022 a 27 milioni nel 2023. Inoltre, manca ancora una figura in grado di attrarre il pubblico come fece Valentino Rossi. Oggi, forse solo Marc Marquez può ambire ad avere un appeal simile.

L’acquisizione da parte di Liberty Media offre così a Dorna un’opportunità per ottimizzare i costi operativi e ampliare la sua portata, sfruttando le risorse finanziarie e strategiche di un gruppo consolidato nel mondo delle corse.

Liberty Media: un impero globale delle corse

Dal 2017, Liberty Media ha trasformato la Formula 1 in un fenomeno globale. Sotto la guida di Stefano Domenicali, presidente di Formula One Group, i risultati economici della competizione per eccelenza della velocità sono stati straordinari. Nel 2023, l’utile operativo è aumentato del 64%, raggiungendo i 392 milioni di dollari, mentre i ricavi sono passati da 2,5 miliardi a 3,2 miliardi di dollari. Per il 2024, le previsioni indicano un’ulteriore crescita, con i ricavi totali in aumento del 13,4%, arrivando a 3,65 miliardi di dollari, e un incremento del 9% dell’affluenza e dei follower sui social.

Il successo è il risultato di una serie di strategie mirate: dall’espansione negli Stati Uniti alla creazione di eventi iconici come il Gran Premio di Las Vegas, dalla produzione della serie Drive to Survive su Netflix, che ha conquistato un pubblico giovane, agli investimenti nei media e nelle tecnologie, fino al miglioramento delle strutture dei circuiti. Grazie a queste mosse, la Formula 1 ha visto crescere anche l’affluenza alle gare, che nel 2024 ha toccato i 6,5 milioni di spettatori, e l’audience televisiva, che ha raggiunto 1,6 miliardi di spettatori.

Liberty Media ha anche diversificato i suoi investimenti nel mondo sportivo, possedendo quote in iniziative come F1 Arcade, Drone Racing League e Overtime Sports, oltre al team di IMSA e IndyCar, Meyer Shank Racing. Secondo Forbes, l’azienda si trova tra i primi 25 imperi sportivi mondiali, a conferma della sua crescita e influenza nel settore.

Ora, con l’acquisizione della MotoGP, il gruppo americano punta a replicare il modello di successo che ha reso la Formula 1 un colosso globale. E chissà, potrebbero nascere nuove iniziative per aumentare l’audience. Magari vedremo la creazione di una “supercoppa dei motori”, una competizione che metta di fronte i campioni dei rispettivi campionati mondiali per incoronare il vero re della velocità.

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