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Mondiali ciclismo: Nibali con Ulissi a caccia dell’iride in Usa

CICLISMO – Il tracciato del Mondiale di Richmond, con due strappi nel finale, offre tante possibili soluzioni: i bookmaker vedono favoriti Kristoff, Sagan e Degenkolb ma anche lo Squalo potrebbe fare il colpaccio. Occhio anche agli irriducibili Valverde, Rodriguez e Gilbert.

Mondiali ciclismo: Nibali con Ulissi a caccia dell’iride in Usa

Non ci saranno Contador, Froome e Quintana ma il mondiale che si corre questa domenica a Richmond in Virginia, pur privo di tre big di tale peso, ha il fascino di una corsa che vale una carriera anche se ultimamente non ha portato bene a chi l’ha vinto visto che con la maglia iridata indosso Gilbert, Rui Costa e quello uscente, il polacco Kwiatkowski, hanno combinato poco o niente. Gli americani, malgrado lo scandalo Armstrong, dopo decenni in cui l’hanno snobbato, si vede che ci hanno preso gusto con questo sport  confezionando un percorso non banale che presenta trabocchetti a sufficienza per non dare come scontata la volatona finale di non pochi mondiali piatti come un biliardo:sedici tornate di un circuito lungo 16200 metri, per una lunghezza totale di 259,2 km con dislivello a giro di 103 metri che porta a un complessivo di circa 1700 metri. Tre salite, concentrate negli ultimi 5 km, brevi e differenti una dall’altra. Gli ultimi 2 km si aprono con 500 metri piatti su una strada ampia dove si potrà guardarsi in faccia prima dello scontro finale. Poi si inizia a salire al 3-4% fino a una curva a destra che coincide con la “flame rouge” dell’ultimo km: inizia qui lo strappo di Governor Street, 420 metri di ascesa al 7-8% regolare. Curva secca a sinistra e siamo agli ultimi 700 metri in falso piano con una lieve pendenza all’1-2% su West Broad Street.

Un tracciato che presentando anche tratti di pavé si presta perciò a tante interpretazioni possibili, ma che pare chiuso a velocisti puri  come Nacer Bouhanni o André Greipel, ma non a sprinter come Alexander Kristoff,  John Degenkolb e Peter Sagan, capaci di tollerare strappi duri ma brevi senza compromettere la potenza nel rush finale. E sono proprio loro i favoriti con l’australiano Michael Matthews nelle scommesse della vigilia.  Gli italiani si presentano a Richmond con l’enigma Nibali che dopo lo smacco della Vuelta ha una gran voglia di riscatto. La vittoria della Coppa Bernocchi ha convinto il ct Cassani a portarlo negli States. Anche se la sua stagione è stata sbiadita rispetto allo quella sfolgorante del 2014 è lui, lo Squalo, l’unico dei fantastici quattro presente a Richmond.  I bookmakers lo quotano 25 al pari di Kwiatkowski, mentre Diego Ulissi, secondo punto di forza dello schieramento azzurro, è dato a 33 come Simon Gerrans. Tra i big stranieri ai nastri di partenza occhio alla grintosa regolarità dei due vecchi spagnoli, Alejandro Valverde e Joaquim Rodriguez, che potrebbero tentare il colpaccio in una finale molto simile a una classica delle Ardenne. Un finale che non dispiace nemmeno a Philippe Gilbert, leader della squadra belga assieme  a Greg Van Avermaet e all’irriducibile Tom Boonen, sempre a caccia di una vittoria di prestigio che rinfreschi il suo palmarès d’eccezione ma da troppo tempo a secco. 

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