Condividi

Moda: il made in Italy torna a far gola all’estero, ma cresce l’M&A anche tra le italiane

L’Italia continua ad essere preda ambita nella moda e nel lusso da parte di soggetti esteri – I fondi di Private equity si confermano gli operatori più attivi del mercato, avendo messo a segno il numero più elevato di operazioni (25 operazioni, pari al 22% del totale).

Moda: il made in Italy torna a far gola all’estero, ma cresce l’M&A anche tra le italiane

Dopo il minimo degli ultimi sei anni toccato nel 2011, riprende quota l’M&A (le attività di fusione e acquisizione) nei settori della moda. Le operazioni realizzate nel 2012 sono state 114, in aumento del 25%. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dalla società di consulenza Pambianco.

I fondi di Private equity si confermano gli operatori più attivi del mercato avendo messo a segno il numero più elevato di operazioni (25 in tutto, pari al 22% del totale).

L’Italia continua ad essere preda ambita nella moda e nel lusso da parte di soggetti esteri. Se è vero che il maggior numero di operazioni è stato realizzato tra soggetti esteri (68, il 60% del totale), buono è anche il numero di operazioni avvenute tra soggetti italiani (24, ovvero il 21%) ed elevato è anche il numero di operazioni realizzate in Italia da soggetti esteri (13, vale a dire l’11%).

In Italia le operazioni di maggior rilevanza sono state quelle di Valentino, ceduto da Permira a Mayhoola, società di investimento che fa capo al fondo sovrano del Qatar. Altra operazione importante realizzata in chiusura di anno è l’acquisizione di Marni da parte del gruppo Diesel. Luxottica nel 2012 ha acquisito la catena Sun Planet, il marchio Alain Mikli e una quota di minoranza di Salmoiraghi&Viganò. Marcolin, invece, è stata acquisita dal fondo di Private equity Pai.

Commenta