Condividi

Misure anti-Covid, Draghi annuncia: “Presto una road map per il ritorno alla normalità entro il 31 marzo”

Si discute sull’abolizione del green pass: i governatori la vorrebbero subito, ma il governo punta alla cautela – Verso la capienza piena degli stadi già dal 24 marzo

Misure anti-Covid, Draghi annuncia: “Presto una road map per il ritorno alla normalità entro il 31 marzo”

Le misure anti-Covid diminuiranno un po’ alla volta, sulla base di una road map per il ritorno alla normalità che il governo diffonderà nei prossimi giorni. Lo ha annunciato Mario Draghi nel giorno in cui il Cdm ha stanziato otto miliardi contro il caro bollette e per l’auto: “Voglio uscire dall’emergenza e quindi limitare le restrizioni il prima possibile – ha detto venerdì il Presidente del Consiglio – È mia volontà uscire con una road map che da qui al 31 marzo indichi la strada, step by step”.

Verso l’abolizione delle misure anti-Covid

Si comincia dagli stadi

Proprio il 31 marzo è il giorno in cui scadrà lo stato d’emergenza. Prima di allora – forse il 24 marzo, quando a Palermo giocherà l’Italia – si dovrebbe tornare alla capienza piena di stadi e impianti sportivi.

Il dilemma sull’abolizione del green pass

Intanto, nella generale insofferenza per le misure anti-Covid, i presidenti delle Regioni spingono per l’abolizione da subito del green pass, sulla scorta di quanto stanno facendo quasi tutti i Paesi europei. È più probabile, però, che il governo scelga la strada di un allentamento graduale, a cominciare da luoghi e attività all’aperto.

“L’abolizione del Green Pass è un’ipotesi su cui stiamo ragionando – conferma Andrea Costa, sottosegretario alla Salute – Con la gradualità con cui le abbiamo introdotte, ci avvieremo a un’eliminazione delle misure restrittive. Anche sulle mascherine al chiuso stiamo ragionando: comunque dovremo terminare la campagna di vaccinazione per tutti coloro che non hanno ricevuto la terza dose”.

I numeri della pandemia

I dati relativi alla pandemia continuano a migliorare, con la significativa eccezione dei decessi, che si confermano ogni giorno sopra quota 300. I contagi però calano, così come i ricoveri in terapia intensiva (sotto quota mille) e l’indice RT, che misura la trasmissibilità del virus (sceso addirittura a 0,77, come a giugno, quando sembrava che il Covid stesse per sparire).

Nuovi colori e nuove misure anti-Covid nelle Regioni

In queste condizioni, quattro Regioni (Abruzzo, Marche, Piemonte e Val d’Aosta) hanno ora i numeri per tornare in zona gialla. Il Friuli Venezia Giulia è invece l’unica Regione destinata a rimanere in zona arancione, con misure anti-Covid più severe, mentre l’Umbria rimane l’unica zona felice in bianco. Tutte le altre Regioni sono in zona gialla.

“Siamo in una fase di decrescita, testimoniata dall’incidenza scesa a 672 casi per 100.000 abitanti – afferma Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità – In molti Paesi europei le curve mostrano una tendenza in calo, noi siamo tra quelli che stanno marcando la decrescita più significativa. In tutte le fasce di età, anche nei più giovani (0-19) c’è un calo importante”.

Commenta