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Milleproroghe: stralcio cartelle, due mesi in più ai Comuni per decidere. Concessioni balneari: proroga al 2024

Posticipata di un mese la scadenza per scegliere se aderire allo stralcio delle cartelle. Proroga di un anno alle concessioni balneari. Un altro anno alla ricetta elettronica

Milleproroghe: stralcio cartelle, due mesi in più ai Comuni per decidere. Concessioni balneari: proroga al 2024

Decreto Milleproroghe alle battute conclusive. Ieri il testo è passato in commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato dal quale sono emerse alcune novità.

Si allungano i tempi per i comuni per aderire al mini-condono per le cartelle esattoriali sotto i mille euro mentre sono state prorogate per un altro anno le concessioni balneari.

Rottamazione: più tempo ai comuni per decidere se aderire

Viene posticipato al 31 marzo il termine ultimo per la dichiarazione al Fisco da parte dei Comuni che non aderiscono allo stralcio previsto dalla legge di Bilancio.
Lo slittamento della scadenza dà quindi più tempo agli enti locali per decidere se condonare multe e tasse non pagate per i carichi di importo residuo al 1 gennaio 2023 fino a mille euro e affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Si tratta, in ogni caso, di uno stralcio parziale anche in caso di adesione: il debito iniziale va sempre pagato per intero, lo stralcio si applica solo su sanzioni e interessi.

Come comunicare la non adesione alla normativa

Per non aderire alla normativa gli enti devono mandare la Comunicazione di adozione del provvedimento di non applicazione dell’annullamento automatico parziale direttamente all’Agenzia delle entrate Riscossione, entro il 31 Marzo 2023, esclusivamente all’indirizzo pec comma229@pec.agenziariscossione.gov.it.

In caso di mancanza di una dichiarazione da parte dei comuni si applicherà comunque lo stralcio di sanzioni e interessi e resterà da pagare solo il debito con l’amministrazione.

Rottamazione: no di molti comuni

Non tutti i comuni hanno accettato di aderire al nuovo condono fiscale. La normativa dà libera autonomia agli enti se applicare o no l’annullamento parziale e Milano e Roma hanno già scelto dove schierarsi: no al condono per la necessità di far quadrare il bilancio.

Tra i Comuni che dicono no alla rottamazione Imu e Tari ci sono anche Firenze, Piacenza, Bologna, Bari, Palermo, per motivi di equità tributaria. Anche Terni e Verona hanno scelto di non aderire.

alla rottamazione per Napoli che si aggiunge ai comuni di Comuni di Acerra, Arezzo, Lecce, Pistoia, Lucca. Anche Torino accetta il condono ma solo per le cartelle fino al 2006.

Cosa prevede la legge

La legge di Bilancio 2023 prevede, per i carichi di importo residuo al 1° gennaio 2023 fino a mille euro e affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, l’annullamento automatico di tipo parziale alla data del 31 marzo 2023 delle somme dovute a titolo di:

  • interessi per ritardata iscrizione a ruolo;
  • sanzioni e interessi di mora (articolo 30, comma 1, del D.P.R. n. 602/1973).

L’annullamento automatico non riguarda invece le somme dovute a titolo di:

  • capitale;
  • rimborso spese per procedure esecutive;
  • diritti di notifica.

Diversamente da quanto previsto per l’annullamento dei carichi affidati dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, restano quindi dovute le somme residue riferite alla quota capitale. 

Invece, per quanto riguarda le sanzioni amministrative – comprese quelle per violazioni del Codice della Strada – diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, l’annullamento parziale opera limitatamente agli interessi, comunque denominati, compresi quelli di cui all’articolo 27, comma 6, della Legge n. 689/1981 e quelli di cui all’articolo 30, comma 1, del D.P.R. n. 602/1973

Rottamazione quater 2023

Inoltre, le cartelle esattoriali emesse dai Comuni e affidate all’agente della riscossione fra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 possono essere oggetto di Rottamazione quater. In questo caso, è il contribuente che deve fare domanda, in via telematica, entro il 30 aprile 2023. Anche in questo caso, si tratta di uno stralcio parziale: la norma prevede la possibilità di sanare la propria situazione pagando la somma inizialmente dovuta senza sanzioni, interessi di mora e l’aggio.

Concessioni balneari prorogate al 2024

Tra le misure previste dal nuovo accordo si conclude, al momento, la questione sui balneari con la maggioranza che ha deciso di prorogare le concessioni.
Concessioni balneari che saranno quindi prorogate dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 e discussione rinviata di un altro anno. Concessi ulteriori cinque mesi di tempo, e scadenza posticipata a luglio 2023, per completare le operazioni di mappatura delle concessioni esistenti. Quest’ultimo rinvio vieterà ancora ai Comuni di procedere all’emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni.

Per la Sanità, prorogato di un anno anche l’invio della ricetta elettronica. Una soluzione, particolarmente apprezzata, che ha permesso di semplificare l’accesso alle cure per i pazienti.

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