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Milano regina in Europa con banche e Leonardo. Spread giù

Piazza Affari chiude in rialzo del 2,3% e si rivela la migliore tra i listini europei – Le ripetute rassicurazioni del governo sulla manovra di bilancio raffreddano il differenziale Btp-Bund e ridanno fiducia al mercato – Corrono Intesa, Unicredit, Banco Bpm e Mediobanca mentre il deal Vitrociset spinge Leonardo – Sotto i riflettori anche Mediaset e Telecom Italia – Si rafforza la sterlina dopo le dichiarazioni di Barnier su Brexit.

Milano regina in Europa con banche e Leonardo. Spread giù

Boom di Piazza Affari, che torna verso quota 21.000 punti (20.918) chiudendo la seduta in rialzo del 2,3%. Sono ancora le banche ad attrarre gli acquisti (Mps +8,24%), grazie al recupero della carta italiana dopo le parole rassicuranti sulla manovra da parte di esponenti del governo a Cernobbio. Il rendimento del decennale italiano scende al 2,74% e lo spread con il benchmark tedesco si contrae del 6% a 233.50 punti base. Contribuisce alla performance odierna anche Morgan Stanley che consiglia acquisti “tattici” su Btp e azioni italiane in vista della legge di bilancio.  “Riteniamo – scrive la banca americana – che l’annuncio del 27 settembre probabilmente sarà intorno al 2,2%” per il rapporto deficit/Pil. “Il cammino dovrebbe restare accidentato, ma pensiamo che il materializzarsi della nostra previsione arriverà probabilmente come un sollievo per i mercati”.

La seduta è positiva anche per le altre piazze europee, che nel pomeriggio si avvantaggiano dell’apertura intonata di Wall Street. Francoforte +0,24%; Parigi +0,33%; Madrid +1,12%; Zurigo, +1,03%. Bene Stoccolma, +0,37%, dopo le elezioni con la destra populista che cresce ma non sfonda. Più arretrata Londra,+0,01%, mentre la sterlina è galvanizzata dalla prospettiva di un accordo sulla Brexit “realisticamente” entro i prossimi due mesi, secondo le previsioni del capo negoziatore Ue, Michel Barnier. La divisa britannica si apprezza sul dollaro, ma anche sull’euro, con il cambio in area 0,891. La moneta unica sovrasta invece il biglietto verde e il cross torna in zona 1,16.

Wall Street tenta il rimbalzo, nella mattina americana, divisa fra i timori di un’ulteriore escalation nella guerra dei dazi e le speranze per un nuovo taglio delle tasse. I repubblicani del Congresso pubblicheranno questa settimana una proposta per una sforbiciata fiscale, in vista delle elezioni di mid-term di novembre. Il nuovo pacchetto potrebbe ampliare il taglio alle imposte già implementato da Donald Trump nel 2017 e costato 1.500 miliardi di dollari di deficit. Fra i titoli soffre Apple, alle prese con i dazi e gli attacchi di Trump. Scende Alibaba, dopo l’annuncio dell’addio del fondatore e presidente, Jack Ma, l’anno prossimo. Giù Cbs, con lo storico Ceo, Les Moonves, costretto a lasciare per le nuove accuse di molestie sessuali. Recupera Tesla. Positivi gli energetici, mentre il petrolio tenta a sua volta di rialzare la testa. Brent +0,7%, 77,37 dollari al barile; Wti +0,55%, 66,4 dollari al barile. 

In Piazza Affari la maglia rosa spetta a Leonardo, +7,17%, a seguito dell’annuncio dell’acquisto del 98,54% di Vitrociset (incassa il colpo Fincantieri, +0,36%, a sua volta interessata alla società). Contribuiscono al risultato anche le rassicurazioni dell’ad Alessandro Profumo, fiducioso di trovare acquirenti alternativi per gli 8 Atr che non può più vendere all’Iran sotto embargo. 

Brillantissime le grandi banche, in particolare Unicredit +4,67%; Intesa +4,53%; Banco Bpm +4,85%. Sugli scudi Mediaset, +4,79%, nonostante abbia smentito l’indiscrezione di Bloomberg a proposito di una possibile opa sulla controllata spagnola, Mediaset España (+10,25%) che risulta a sua volta stellare sulla Borsa di Madrid. Bene Telecom +2,87%, nel giorno del cda e dopo il botta e risposta fra Vivendi e fondo Elliott.

Le vendite sono contenute e si concentrano su Tenaris -0,96%;  Atlantia -0,65%; Ferrari -0,64%; Ferragamo, -0,54%; Stm -0,03%. Fra i titoli minori la Juventus continua a macinare guadagni e ad aggiornare i sui massimi: +8,02%, 1,522 euro per azione. Sull’Aim Bio on torna a 57,70 euro per azione (+6,07%), dopo la notizia di un nuovo brevetto per realizzare plastica dall’olio di frittura. 

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