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Milano: primo filobus a guida assistita, grazie al 5G

Sfruttando la rete di Vodafone e le competenze di IBM, il TECH BUS esordisce sulla linea 90-91: “dialogherà” con semafori, lampioni, pensiline, offrendo un prezioso supporto al conducente (che per ora c’è ancora)

Milano: primo filobus a guida assistita, grazie al 5G

L’innovazione della mobilità a Milano non si ferma. Da tempo capitale del car sharing, il capoluogo lombardo ha l’ambizione di rendere elettrica il 100% della sua flotta di 1.200 autobus (con una riduzione di emissioni pari a 75mila tonnellate di CO2 l’anno e di consumi di gasolio pari a 30 milioni di litri l’anno) e ora anche di lanciarsi nella guida assistita. In questo caso, non è Milano l’apripista visto che progetti analoghi sono già sperimentati da anni ad esempio a Merano, in Aoto Adige, ma ora grazie allo sforzo congiunto di Comune di Milano, ATM, Politecnico di Milano, Vodafone e IBM, arriva sulle strade meneghine TECH BUS, il primo filobus sviluppato attraverso un innovativo progetto di ricerca sulla mobilità che implementa tecnologie cloud ibride connesse alla rete 5G per la guida assistita.

Si tratta insomma di un primo importante passo verso la guida autonoma, nell’ambito del progetto più ampio della smart city. Il primo TECH BUS milanese debutta su una linea storica e frequentatissima, la 90-91, la circolare che percorre h24, in senso orario e antiorario, l’intera circonvallazione della città, per un totale di 40 km a tratta, suddivisi in 65 fermate. A Milano la 90-91, che viaggia anche di notte (con tutti i rischi del caso, è nota anche per essere mal frequentata), è rinomata pure per la sua frequenza: è l’unica linea di superficie che già dalle 5 della mattina passa ogni 15 minuti, mentre tutte le altre line notturne hanno frequenza di mezz’ora fino alle 6.

A bordo del veicolo sono installati dei sensori che utilizzano la comunicazione V2I (Vehicle to Infrastructure), grazie alla rete 5G Vodafone e ai software di IBM, per consentire al mezzo di dialogare costantemente lungo il percorso con i semafori e l’infrastruttura stradale, contribuendo a creare un ecosistema di mobilità cooperativa in cui le tecnologie permettono non solo di fare a meno del conducente, ma anche e soprattutto di migliorare la sicurezza stradale. Proprio per questo, dispositivi per lo storage dei dati e la connessione con il filobus saranno installati anche su lampioni, semafori e pensiline.

Nella fase iniziale del progetto il conducente sarà comunque ancora presente e disporrà anche lui dei preziosi dati forniti dalla tecnologia, che potranno ulteriormente supportare una guida sicura e consapevole. L’obiettivo per ora è infatti quello di fornire al conducente informazioni aggiuntive per supportare la guida in sicurezza con una visibilità aumentata e anticipando eventuali criticità. Quanto al “look” del TECH BUS, una livrea riconoscibile realizzata ad hoc sarà caratterizzata da colori che rappresentano l’evoluzione tecnologica, l’indaco e il blu, e quello che rappresenta la sostenibilità ambientale, cioè chiaramente il verde.

La prima tratta allestita con le infrastrutture di comunicazione è quella di viale Abruzzi. La tabella di marcia attualmente prevede che fra due anni il progetto si possa estendere agli altri filobus della flotta ATM in servizio sulla linea 90/91, che entreranno progressivamente nella sperimentazione. “Si tratta – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Marco Granelli – di un interessante approccio collaborativo fra pubblico e privato, fra aziende che lavorano in modo diverso ma sono tutte interessate a confrontarsi con una realtà molto complessa, non un laboratorio, ma una città fatta di reti di vie, piazze e incroci, flotte di mezzi pubblici e privati, persone che usano la strada per un futuro dove muoversi diventi sempre più facile e sicuro grazie all’integrazione tra l’uomo e l’intelligenza artificiale”.

“Il TECH BUS – aggiunge Stefano Rebattoni, Amministratore Delegato di IBM Italia – è la dimostrazione che la combinazione tra capacità umane e tecnologie esponenziali, come intelligenza artificiale e internet of things, può produrre benefici concreti e sostanziali per ognuno di noi”. “Mettiamo a disposizione della città e dei cittadini – chiude Giorgio Migliarina, Direttore di Vodafone Business – l’esperienza maturata durante la sperimentazione 5G di Milano promossa dal MiSE, di cui Vodafone è stata capofila. Le caratteristiche distintive del 5G daranno grande spinta all’evoluzione tecnologica sulle strade”.

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