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Milano ha trovato la sua Silicon Valley ma Assolombarda va oltre: cambiare passo senza miopie elettorali

Sull’area dell’ex Expo Milano avrà la sua Silicon Valley della ricerca e dell’innovazione ma non basta: il Presidente di Assolombarda Spada sprona a cambiare passo

Milano ha trovato la sua Silicon Valley ma Assolombarda va oltre: cambiare passo senza miopie elettorali

Come si fa a vivere in un paese dove gran parte del sistema politico ha un orizzonte di corto periodo e trascura per miopi calcoli elettorali le conseguenze di lungo termine delle decisioni (o non decisioni) che vengono adottate? Dove la burocrazia ostacola la realizzazione delle opere infrastrutturali, dove la finanza pubblica è utilizzata per distribuire mance, invece che puntare sulla creazione di lavoro, dove infine l’innovazione e la ricerca non sono al vertice dell’attenzione delle classi dirigenti? 

Se finora questa specie di mostruoso calabrone è riuscito a volare, anche se negli ultimi vent’anni quasi rasoterra, ora il susseguirsi di crisi catastrofiche, prima quella finanziaria, poi la pandemia, infine la crisi energetica e la guerra scatenata dal nazionalismo russo, stanno mettendo a rischio la stessa sopravvivenza del nostro sistema. Per evitarlo, dobbiamo ritrovare il senso del dovere e la responsabilità di cambiare allo scopo di riuscire a superare le difficili prove che ci attendono e cogliere le opportunità che pure si prospettano, di migliorare ulteriormente la nostra vita e la nostra sicurezza. 

Un programma di riscatto possibile non poteva non venire dal cuore produttivo del paese, dall’assemblea dell’Assolombarda, e dalla relazione del presidente Alessandro Spada. Una relazione in cui si dice, senza asprezze polemiche, tutto quello che si può fare per mettere non solo la Lombardia, ma l’intero paese su una traiettoria di ripresa della crescita, dimostrando che solo così potranno esserci tangibili benefici per tutti. Interessante notare che dagli interventi del sindaco Sala, del presidente della Regione Fontana e del ministro Colao, sia emersa una notevole coesione concettuale e una dichiarata volontà di collaborare al fine di raggiungere l’obiettivo comune del superamento dell’attuale delicata situazione di crisi, mettendo il Paese in condizione di guardare con più fiducia al futuro. 

Il presidente Spada nella sua relazione ha toccato tutti i nodi cruciali dell’attuale situazione dando indicazioni concrete di come si dovrebbero affrontare. Per l’energia, ad esempio, ha detto con chiarezza che non basta affrontare l’emergenza ma che occorre darsi una nuova politica che punti ad avere energia sufficiente a prezzi competitivi. Per far questo non possiamo non riconsiderare il nucleare (siamo l’unico Paese industrializzato che lo ha bandito) specie oggi che i progressi tecnologici possono mettere a disposizione centrali sicure e di rapida costruzione. 

Il cuore del ragionamento del presidente dell’Assolombarda è dedicato ai giovani. Sono troppi nel nostro Paese quelli che non studiano e non lavorano o che vanno all’estero per cercare migliori occasioni e retribuzioni più elevate. Nella sola Lombardia ci sono 165 mila giovani NEET. Bisogna cambiare politica per inserirli nel mondo del lavoro offrendo sia formazione sia retribuzioni più elevate.  

A questo proposito Spada ha criticato ancora una volta il Reddito di cittadinanza, che non si può in nessun modo considerare una politica attiva di inserimento al lavoro. Si tratta di un sussidio alla povertà che deve avere modalità di erogazione diverse. Al contrario per incentivare i giovani si dovrebbe concedere uno sgravio fiscale per i primi cinque anni così come viene concesso per i lavoratori autonomi con reddito sotto i 65 mila euro. 

Dobbiamo creare lavoro anche perché sono i giovani di oggi quelli che per i prossimi 30-40 anni dovranno ripagare i nostri debiti, compresi quelli che accenderemo per l’attuazione del Pnrr. Per questa ragione il piano deve essere ben attuato e raggiungere lo scopo per il quale è stato varato da Bruxelles, e cioè innalzare il tasso di crescita della nostra economia. Per questo è bene procedere speditamente senza pensare di riscriverlo totalmente perché, come ha spiegato il ministro Colao, sarebbe un autogol. 

L’assemblea di Assolombarda si è svolta al Mind, il distretto dell’innovazione che sta sorgendo sull’ex area dell’Expo e che sta per entrare nel pieno dell’attività quando vedrà impegnate in quello spazio ben 70mila persone che opereranno nella ricerca, nelle start up innovative, nell’Università. Un polo che mette Milano alla pari con la Silicon Valley. Ma il problema non è tecnico. C’è una volontà politica tra i cittadini e nei partiti per guidare un salto di qualità del nostro Paese verso una crescita più robusta e più equa rispetto al recente passato? Vedremo se le imminenti elezioni amministrative daranno un segnale di cambio di passo rispetto all’instabile e confuso panorama politico attuale.

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