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Milan e Napoli obbligati a vincere dopo il 2 a 0 di una super Inter sul Verona: Juve espugna Cagliari

L’Inter torna a far paura e stende il Verona (2 a 0) obbligando il Milan, che affronta il Toro, e il Napoli, che riceve la Fiorentina, a non perdere terreno. Spalletti: “Possiamo vincere lo scudetto” – La Juve in rimonta passa a Cagliari e consolida il quarto posto

Milan e Napoli obbligati a vincere dopo il 2 a 0 di una super Inter sul Verona: Juve espugna Cagliari

Milan e Napoli, adesso tocca a voi. Dopo la vittoria dell’Inter sul Verona (2-0 firmato da Barella e Dzeko) il pallino passa a rossoneri e azzurri, chiamati a vincere per rispondere ai campioni d’Italia, di nuovo in prima fila nella corsa Scudetto. I ruoli si invertono, perché se una settimana fa era stato Pioli ad avere il calendario migliore (anche se poi è andata esattamente al contrario) ora è Inzaghi a sorridere, per giunta con i 3 punti già in saccoccia. Il Milan dovrà far visita al Torino, il Napoli ospiterà la Fiorentina: gare insidiose, che possono rivelarsi decisive in chiave tricolore. Ma la medaglia d’oro non è l’unica a contare in questa domenica di Serie A, anzi la corsa Champions, bilanci alla mano, è quella che probabilmente interessa di più a presidenti e direttori sportivi. In questo senso la vittoria della Juventus a Cagliari (1-2, reti di De Ligt e Vlahovic a ribaltare quella iniziale di Joao Pedro) ha tutta l’aria di essere molto importante: un passo falso avrebbe ridato fiato a Roma, Atalanta, Lazio e Fiorentina, così invece il distacco, nella migliore delle ipotesi (per loro s’intende), resterà invariato, ovviamente con una giornata in meno.

Torino-Milan (Ore 20.45, Dazn)
Pioli: “Noi in ansia? In estate nessuno pensava allo scudetto”

Partita delicatissima quella dell’Olimpico Grande Torino, con un Milan chiamato a vincere per rispondere all’Inter e tenere il Napoli a distanza di sicurezza. Il passo falso contro il Bologna poi è ancora vivo ed è evidente che un altro, visto il ritmo della concorrenza, potrebbe rivelarsi fatale in chiave Scudetto. Gli ingredienti per una serata al cardiopalma ci sono tutti, ma Pioli non vuole neanche sentir parlare di ansia da prestazione. “Non vedo una squadra ansiosa, al massimo è normale esserlo negli ultimi 10 minuti di una partita, ma non vedo eccessiva preoccupazione – ha sottolineato il tecnico rossonero -. È un privilegio essere qui, ci siamo e abbiamo le qualità per farlo, senza dimenticare che nessuno, l’estate scorsa, pensava potessimo lottare per lo scudetto. Ora pensiamo solo al Torino, stimo molto Juric e so che sarà una partita ostica, molto diversa dal 7-0 dell’anno scorso. Siamo consapevoli che dobbiamo migliorare nella fase realizzativa e conclusiva negli ultimi 20 metri, per questo abbiamo cercato di lavorare con ancora più precisione ed efficacia”. 

Torino-Milan: le formazioni

Due novità rispetto al pareggio col Bologna di lunedì, a dire il vero piuttosto annunciate. Le prestazioni negative di Diaz e Messias sono state sottolineate da tutti, ragion per cui Pioli li lascerà fuori e tornerà a puntare su Kessié e Saelemaekers, considerati più adatti per un match fisico e intenso come quello di stasera. Per il resto, al netto degli infortuni di Florenzi (operato al menisco, stagione praticamente finita) e Romagnoli, sono tutti a disposizione, per un 4-2-3-1 con Maignan in porta, Calabria, Kalulu, Tomori e Hernandez in difesa, Tonali e Bennacer a centrocampo, Saelemaekers, Kessié e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco. Juric invece ritrova Pobega dopo la squalifica di settimana scorsa ed è pronto ad affidargli le chiavi del Toro, consapevole che il ragazzo non si farà condizionare dall’essere di proprietà del Milan, anzi, se possibile, vorrà fare ancor più bella figura. Il 3-4-2-1 granata vedrà Berisha tra i pali, Izzo, Bremer e Rodriguez nel reparto arretrato, Singo, Lukic, Mandragora e Vojvoda in mediana, Pobega e Brekalo alle spalle dell’unica punta Belotti.

Napoli-Fiorentina (Ore 15, Dazn)
Spalletti non si nasconde: “Possiamo vincere lo scudetto”

La sfida più intrigante della domenica, sia per la classifica che per la qualità delle squadre, è però quella del Maradona, non a caso tutto esaurito proprio come nei big match. E questo, evidentemente, lo è, visto che gli azzurri sono davvero in corsa per il titolo, forse ancor più che nel 2017 con Sarri. La speranza è che il Torino dia una mano nel posticipo serale, prima però c’è da battere la Fiorentina di Italiano, già capace di espugnare Fuorigrotta in Coppa Italia. “Ci sono quattro squadre in lotta, ormai è chiaro e sarebbe ridicolo non ammetterlo – ha confermato Spalletti in conferenza stampa -. Noi andiamo per la nostra strada al di là di quelli che saranno i risultati delle nostre dirette concorrenti, la resilienza farà la differenza. Noi dobbiamo tentare di vincere queste 7 partite, poi dipenderà dalle situazioni di gioco e dalle qualità degli avversari, ma abbiamo chiaro il nostro cammino da qui alla fine. Lo Scudetto possiamo vincerlo, ma al di là di come andrà sarà stato un percorso bellissimo, non dimentichiamo che a inizio stagione l’obiettivo era tornare in Champions”.

Napoli-Fiorentina: le formazioni

La grande differenza rispetto a Bergamo si chiama Osimhen, pronto a rientrare dal primo minuto dopo la squalifica di domenica scorsa, ma anche dopo il piccolo infortunio rimediato in settimana, che sembrava metterlo fuori gioco. Invece il nigeriano ci sarà ed è pronto a caricarsi il Napoli sulle sue spalle, per quanto i compagni abbiano fatto benissimo pure in sua assenza. Spalletti spera di riavere anche Rrahmani, messo ko dall’influenza: dovesse farcela la maglia da titolare sarebbe sua, viceversa è pronto Juan Jesus, proprio come a Bergamo. La squalifica di Anguissa costringe il tecnico a rivedere il centrocampo, dunque vedremo un 4-3-3 (o 4-2-3-1, a seconda dell’interpretazione) con Ospina in porta, Zanoli, Juan Jesus, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Fabian Ruiz, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Osimhen e Insigne in attacco. Stesso sistema di gioco anche per la Fiorentina, decisa a fare punti per continuare a inseguire il sogno Europa: Italiano, nonostante le assenze di Bonaventura e Odriozola, proverà a espugnare il Maradona per la seconda volta in stagione con Terracciano tra i pali, Venuti, Milenkovic, Igor e Biraghi nel reparto arretrato, Castrovilli, Amrabat e Duncan in mediana, Nico Gonzalez, Cabral (favorito su Piatek) e Sottil nel tridente offensivo. 

Le altre partite

Il resto della 32esima, eccezion fatta per Venezia-Udinese (ore 15) e il Monday night tra Bologna e Sampdoria, vivrà sull’asse Roma-Genova-Reggio Emilia, dove andranno in scena interessanti scontri sia in chiave Europa che salvezza. Il testacoda più interessante sarà quello di Marassi, dove la Lazio di Sarri cercherà di scavalcare l’ostacolo Genoa, caricato a mille dopo la sconfitta di ieri del Cagliari, ma anche l’Olimpico ospiterà un match dal doppio risvolto, per quanto la Salernitana sembri ormai rassegnata alla retrocessione. Mourinho però deve stare attento, perché l’ambiente è ormai concentratissimo sulla gara di ritorno contro il Bodo Glimt di giovedì, tanto più dopo i fattacci dell’andata (l’allenatore dei norvegesi ha aggredito un collaboratore del portoghese), col rischio di sottovalutare i campani e andare incontro a brutte figure. Lo stesso si può dire dell’Atalanta, la cui testa è decisamente rivolta al Lipsia: qui però le insidie sono molto maggiori, visto che il Sassuolo non si fa certo problemi a mettere sotto le grandi. Insomma, la domenica si preannuncia davvero bella a tutte le latitudini, nessuna esc

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