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Milan contro il tabù della fatal Verona: in palio un bel pezzo di scudetto. A Salerno spareggio per la salvezza

Il Milan si gioca tutto a Verona, dove ha già perso due scudetti con il mitico Nereo Rocco e con Sacchi – Pioli fa gli scongiuri ma il Verona non farà sconti – Tra Salernitana e Cagliari spareggio per la salvezza

Milan contro il tabù della fatal Verona: in palio un bel pezzo di scudetto. A Salerno spareggio per la salvezza

Verona-Milan, in palio c’è un pezzo di Scudetto. Per i rossoneri, ovvio, che in caso di vittoria farebbero un passo gigante verso l’obiettivo, ma anche per l’Inter, disperatamente in attesa di un passo falso che rimescolerebbe la classifica. 

Verona-Milan (ore 20.45, Dazn). Corsi e ricorsi della “Fatal Verona”

A caricare l’atmosfera poi ci sono i precedenti, che come tutti sanno non sorridono certo al Diavolo, quantomeno quando si è trattato di giocarsi il titolo. L’espressione “fatal Verona”, infatti, nacque il 20 maggio 1973 quando il Milan di Rocco, fresco vincitore della Coppa delle Coppe, si presentò al Bentegodi da capolista, con la possibilità di festeggiare lo Scudetto in caso di vittoria. Non andò così, perché i veneti schiacciarono i rossoneri con un 5-3 senza appello, consegnando il tricolore alla Juventus di Boniperti e Vycpalek.

La storia si è ripetuta nel 1990 dopo quando la squadra di Sacchi, che avrebbe poi vinto la Coppa dei Campioni contro il Benfica, si giocava il campionato con il Napoli di Maradona e Alemao: quel giorno, proprio come 17 anni prima, l’Hellas si dimostrò tutt’altro che ospitale, vincendo 2-1 una sfida infuocata di agonismo e polemiche arbitrali (Rosario Lo Bello, figlio dell’altrettanto celebre Concetto, negò un rigore al Milan ed espulse Van Basten, Rijkaard, Costacurta e Sacchi).

Pioli: “Ci servono 7 punti, l’Inter non ci interessa”

Ribadito il perché Verona-Milan non potrà mai essere una partita banale, è il momento di concentrarsi sul presente e sull’approccio della squadra di Pioli, padrona del proprio destino, d’accordo, ma pur sempre seconda in virtù della vittoria dell’Inter. L’aspetto psicologico diventa così fondamentale, perché l’approccio farà la differenza: se i rossoneri saranno caricati dal sogno Scudetto e dall’ambiente (16 mila tifosi al seguito) allora non avranno problemi, viceversa, se finiranno per farsi schiacciare dalla pressione, ecco che Verona potrebbe rivelarsi nuovamente “fatal”.

“Non vedo i giocatori né agitati né ansiosi, ma concentrati e motivati – ha precisato Pioli -. Ora una virgola o un punto possono fare la differenza, ma il mio gruppo è cresciuto, pensavo di dover tranquillizzare i ragazzi, invece non serve. Il Verona cercherà di batterci con tutte le sue forze, ma sappiamo bene di cosa abbiamo bisogno, ovvero sette punti. L’importante è essere squadra per 95′ e giocare con le stesse emozioni positive che ci stanno accompagnando”. 

Tudor: “Per loro è importante, ma lo è anche per noi”

“Fatal Verona? Ho fatto un corso accelerato – ha scherzato Tudor in conferenza stampa -. Per noi comunque cambia poco, siamo focalizzati sul presente. Vogliamo vincere, c’è una partita da giocare, nella quale ci saranno più tensioni rispetto al solito. Per loro sarà una gara molto importante e di conseguenza lo sarà anche per noi, perché quando ti guardano tutti vuoi fare sempre bella figura”.

Verona-Milan, le formazioni: Pioli rilancia Bennacer, Ibra in panchina

Pioli ha ormai tutti a disposizione, compreso quel Bennacer già rientrato con la Fiorentina, ma lasciato in panca perché non ancora al meglio. La settimana di lavoro però è filata liscia come l’olio, ragion per cui il tecnico potrà scegliere la miglior formazione possibile, dunque 4-2-3-1 con Maignan in porta, Calabria, Kalulu, Tomori e Hernandez in difesa, Tonali e Bennacer a centrocampo, Messias, Kessié e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco. Formazione tipo anche per Tudor, che confermerà in blocco il 3-4-2-1 con cui ha espugnato Cagliari: Montipò tra i pali, Casale, Gunter e Ceccherini nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Ilic e Lazovic in mediana, Barak e Caprari alle spalle dell’unica punta Simeone. 

Le altre partite: l’Atalanta cerca punti, ma il clou è Salernitana-Cagliari

Il resto della A vivrà sostanzialmente sui campi di Salerno e La Spezia, dove i destini della Corsa Europa e salvezza si incroceranno senza esclusioni di colpi. I bergamaschi, dopo la vittoria della Lazio sulla Sampdoria (2-0, gol di Patric e Luis Alberto) e in attesa del Monday night tra Fiorentina e Roma, hanno bisogno di vincere per restare aggrappati all’obiettivo europeo, ma è soprattutto la lotta per non retrocedere ad infiammare la domenica, Verona-Milan a parte. Salernitana-Cagliari (ore 18, Dazn) è un vero e proprio spareggio, con i campani clamorosamente favoriti dopo i 13 punti raccolti nelle ultime 5 partite, che hanno ribaltato un destino che sembrava già segnato. La città crede al miracolo costruito da Iervolino e Sabatini, di fronte però ci sarà un Cagliari pronto a tutto, anche se non è ancora chiaro se l’esonero di Mazzarri sia stata una mossa ponderata o un semplice all-in da ultima spiaggia. 

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