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Metano in Sardegna: si pronuncia l’Arera

Uno studio preferisce le cisterne di stoccaggio per la distribuzione. I ritardi strutturali e la decarbonizzazione significativo della politica up-down del governo.

Metano in Sardegna: si pronuncia l’Arera

L’Arera consiglia cisterne per i prossimi 20 anni piuttosto che una dorsale di trasporto. Il metano in Sardegna è sempre tema caldo. Soprattutto in ottica di decarbonizzazione. L’Autorità ha chiesto uno studio a Ricerca Sistema Energetico (Rse), giungendo alla conclusione che il metanodotto si renderà necessario ed utile solo se ci sarà una ripresa economica dell’isola. Cisterne di stoccaggio, quindi, ma anche più spazio a elettricità e fonti rinnovabili. Elementi che riaccendono il dibattito tra favorevoli e contrari al gas.

In fondo lo studio ha esaminato le potenzialità di sviluppo generale della Sardegna in un contesto assai difficile. La continuità dell’uso del carbone è, peraltro, molto dibattuta per la storica presenza di siti carboniferi. Il metano diffuso nei Comuni, tuttavia, porterebbe vantaggi anche ambientali per il progressivo abbandono di fonti energetiche tradizionali come il gasolio o il gas da petrolio liquefatto (GPL). Un dato di fatto riconosciuto da tutti gli attuali utilizzatori di fonti tradizionali.

Lo studio sostiene anche che l’elettrificazione sia la soluzione più coerente con le politiche di decarbonizzazione. Ritiene che l’idrogeno verde sia congeniale per gli usi non elettrificabili assieme alle fonti rinnovabili. Ma il fatto che la Sardegna sia rimasta fuori da tutti i piani di metanizzazione italiani, in particolare per le Regioni meridionali, è indicativo di un approccio up-down politico sulle strategie energetiche nazionali. Il governo, purtroppo, le accentua, come ci dice l’alto costo dell’energia civile e industriale superiore a tutti i parametri europei. In piena transizione, cittadini ed industrie dell’isola assistono ad un rimpallo di responsabilità tra politica ed analisti sull’opportunità di accompagnare la decarbonizzazione con il gas metano.

Va detto che sulla metanizzazione della Sardegna sono impegnate aziende come Italgas con investimenti propri oltre a incentivi pubblici. La giunta regionale ha un confronto aperto con il governo sul tema con proposte e emendamenti a diversi decreti. Una partita politica connotata da diverse visioni dello sviluppo economico con in mezzo quale usi di energia. Come tutte le analisi economiche anche in questo caso bisognerà vedere se davvero la virtual pipeline ipotizzata da Rse, le cisterne diffuse, avrebbero costi minori rispetto ad altre soluzioni.

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