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Metalmeccanici, Bentivogli: “Ok accordi con Fca, ora Pomigliano”

Intervenendo all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale il segretario generale della Fim Cisl ha ricordato la ripresa degli stabilimenti Fca di Cassino e Melfi, auspicando però nuovi sforzi per rilanciare il sito campano.

Metalmeccanici, Bentivogli: “Ok accordi con Fca, ora Pomigliano”

Il Segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli, intervenendo all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, ad un convegno dedicato al lavoro e alla piena occupazione e sullo sviluppo integrale e dignità del lavoratore, nell’ambito del VI Festival della dottrina sociale della chiesa, ha ricordato come il gruppo FCA, che ha un importante stabilimento nella cittadina ciociara, stia crescendo ad una velocità doppia rispetto alla media del mercato italiano che balza al +10% e FCA che grazie a Giulia vola con volumi di immatricolazioni intorno al 14%.

“Questo è stato possibile – ricorda Bentivogli – solo grazie ai nostri accordi sindacali, che hanno permesso i investimenti e nuovi modelli che stanno riempiendo gli stabilimenti italiani di produzioni destinate ai mercati globali, come quelli della 500X e Jeep Renagate prodotte nello stabilimento di Melfi in Basilicata. Ma il 2016 ha rappresentato per il Gruppo FCA anche il rilancio del prestigioso marchio Alfa Romeo, che parte proprio dallo stabilimento di Cassino con la messa in produzione dell’Alfa Giulia, un modello di alta qualità che sta andando molto bene nelle vendite, oltre al Suv Levante di Maserati che ha Mirafiori ha consentito di far riprendere attività e occupazione allo storico stabilimento torinese”.

Nei prossimi giorni ci sarà la partenza del nuovo Suv di Alfa Romeo sempre nello stabilimento di Cassino che consentirà di chiudere il contratto di solidarietà e una crescita di presenza di lavoratori nei prossimi 4 mesi di circa 1200. “Ora – ha anche detto Bentivogli – è necessario garantire la piena occupazione in tutti gli stabilimenti italiani; in particolare per il sito di Pomigliano è necessario che si ufficializzino nuovi modelli destinati in grado di garantire la piena occupazione degli attuali dipendenti, di cui circa 500 lavoratori saranno temporaneamente impegnati a Cassino”.

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