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Mes e rating in arrivo: nuovi test per l’Italia

In agenda per oggi il via libera dell’Eurogruppo al Mes “senza condizioni”, ma anche i nuovi verdetti delle agenzie di rating sull’Italia – Usa e Cina tornano a parlarsi e Wall Street festeggia

Mes e rating in arrivo: nuovi test per l’Italia

Il Nasdaq ha annullato ieri le perdite da inizio anno. Le Borse festeggiano un po’ ovunque, grazie alla spinta garantita dall’abbondante liquidità. Ma c’è l’altra faccia della medaglia: la discesa dei rendimenti delle obbligazioni Usa, ormai a un passo dagli interessi sottozero, non frena la perdita dei posti di lavoro. Sale la richiesta di indennità di disoccupazione (ormai 33,3 milioni): i dati sul mercato del lavoro, in uscita oggi, saranno i peggiori degli ultimi 70 anni. Euforia delle Borse e segnali sinistri di recessione dai mercati obbligazionari alimentano un clima di strana schizofrenia, in cui oggi si giocano partite cruciali per la finanza di casa nostra. Le società di rating Moody’s e Dbrs rilasceranno il rispettivo giudizio sul debito italiano. La Commissione Ue renderà noto probabilmente il “temporary framework” sugli aiuti di Stato, aprendo la strada per interventi straordinari. L’Eurogruppo dovrebbe definire in sede tecnica la conclusiva proposta sulla progettata nuova linea del Mes per il finanziamento. Insomma, tanta carne al fuoco o, se preferite, tanta confusione sotto il cielo. A tutto vantaggio, per ora, del Toro.

IN RALLY TUTTE LE BORSE, ASIA IN CORSA

Avanzano le Borse asiatiche. Il Dow Jones Asia Pacific sale dell’1,7%. il Nikkei di Tokyo guadagna il 2%, l’Hang Seng di Hong Kong l’1% e lo Shanghai Composite lo 0,9%.

L’ottimismo è stato alimentato dalla telefonata tra il ministro del Tesoro Usa e il rappresentante ai commerci Robert Lightizer con Lu He, l’uomo di Xi per le trattative con Washington. Si allontana il rischio di una nuova frattura tra i Grandi.

Il dollaro si indebolisce leggermente nei confronti delle valute delle economie più solide. L’euro risale a 1,0850, scende di poco lo yen a 106,33 sulla valuta Usa.

IL BRASILE TAGLIA I TASSI, REAL IN CADUTA

Scricchiolano invece le valute più deboli: l’Argentina ha già avvertito l’arrivo dell’ennesimo default. Ma i riflettori sono concentrati sul Brasile. Ieri il cross dollaro real, la moneta del Brasile, è volato sui massimi della storia, a 5,83, a seguito della decisione della Banca centrale di tagliare di 75 punti base il tasso di riferimento, al 3%: il governatore Roberto Campos Neto ha avvertito che questo è solo il primo passo dei provvedimenti di emergenza in arrivo, il segnale che a giugno arriverà un altro taglio al costo del denaro, mai così in basso nella storia del Paese.

I mercati Usa hanno festeggiato il Nasdaq, tornato al segno più per l’intero 2020: 8.979 punti, +1,41%. Dow Jones +0,89%, S&P 500 +1,15%.

VOLA PAYPAL, FUTURE IN RIALZO

Da segnalare il volo di PayPal (+14%): la società prevede il boom dei pagamenti a fronte dell’aumento delle transazioni on line. Prende il volo Lyft (+21,7%): passata la tempesta si profila il boom del car sharing.

Il future dell’S&P500 segnala un nuovo rialzo dell’1% per l’ultima riunione della settimana.

Il petrolio Brent si sta assestando intorno ai trenta dollari: ieri ha chiuso in calo dello 0,8%, stamattina è in rialzo dell’1,5%.

In ripresa ieri i petroliferi di Piazza Affari: Saipem +2,64%, Eni + 1,58%, Tenaris +1,51%.

UE, S’AVVICINA L’ACCORDO SUL MES

I ministri delle Finanze dell’Eurozona si riuniscono oggi in videoconferenza per definire i dettagli degli strumenti comuni contro la crisi. Un’intesa tra i governi sulla linea di credito ad hoc del Meccanismo europeo di stabilità sembra vicina: ieri sera, la Commissione ha chiarito infatti che all’eventuale accesso al Pandemic Crisis Support comporterà esclusivamente un controllo sull’uso corretto dei fondi per spese legate all’emergenza e non sulle politiche macroeconomiche del Paese. Una lettera dei commissari Ue Gentiloni e Dombrovskis chiarisce che “non sarà attivato alcun programma di aggiustamento” per i Paesi che faranno ricorso al Mes.

LAGARDE: “I GIUDICI TEDESCHI NON CI SPAVENTANO”

“La Bce non è spaventata dalle decisioni della Corte costituzionale tedesca”, dice la presidente Christine Lagarde. “Restiamo pronti a intervenire con ulteriori aggiustamenti nel caso dovessimo vedere che gli stimoli attuali non fossero adeguati”, assicura il vicepresidente Luis de Guindos. Insomma, tanti sforzi per disinnescare la bomba” scagliata dai giudici di Karlsruhe. L’operazione fiducia per ora ha funzionato.

POSITIVA PIAZZA AFFARI, ARCELOR SCALDA PARIGI

Positiva ma prudente Piazza Affari: +0,5% a 17.245 punti. Assai più tonica Parigi: +1,54%. Spicca il risveglio di Arcelor Mittal (+7%), a fronte di perdite in sensibile calo (“solo” 1,1 miliardi) nel primo trimestre. Forti acquisti anche per Carrefour (+3%), giudicata a forte sconto da Jefferies.

A FRANCOFORTE BOOM DI ZALANDO, LEADER DELL’E-COMMERCE

Francoforte +1,45%. Brilla Zalando: +11,46%. Ad aprile le vendite del sito di abbigliamento online sono tornate ad accelerare. La società prevede un incremento del business a doppia cifra in un mercato della moda che, secondo le stime, “dovrebbe mostrare una crescita negativa significativa nel 2020”.

TONFO DI BT (-8%). LA UE ACCUSA: LONDRA NON VUOLE ACCORDI

Sale anche Londra (+1,41%), oggi chiusa per festività. Il principale gruppo di telecomunicazioni del Regno Unito, BT, crolla dell’8,14% dopo aver sospeso il dividendo fino al 2021-22 e ritirato l’outlook in risposta alla pandemia di Covid-19.

Duro sfogo dell’irlandese Phil Hogan, il commissario Ue al Commercio: “Nonostante l’urgenza e le difficoltà della materia, stiamo procedendo in maniera molto lenta nelle trattative su Brexit. Non vi sono segnali che i nostri colleghi britannici stiano affrontando le trattative con l’intenzione di avere successo. Spero di sbagliarmi, ma non credo”.

CALA LO SPREAD: DECENNALI ALL’1,90%

Le rassicurazioni della Bce hanno ridimensionato l’allarme sulla sostenibilità del debito italiano. Il secondario italiano ha recuperato nella seconda parte della seduta: lo spread è sceso al di sotto dei 250 punti base e il tasso del decennale frena a 1,90%, lasciandosi alle spalle i massimi oltre il 2%. In calo anche rendimento del Bund -0,55% (- 4 punti base).  

BTP ITALIA RACCOGLIERÀ FINO A 16 MILIARDI

Il Tesoro offrirà il 12 maggio 10,5 miliardi di Bot a 12 mesi e flessibili. Con il nuovo Btp Italia maggio 2025 in offerta dal 18 al 20 maggio (il 21 riservato agli istituzionali) il Tesoro potrebbe raccogliere tra 13 e 16 miliardi di euro, circa il doppio dell’edizione precedente. È la previsione, dice Reuters, di “una fonte vicina alla situazione”. A favorire l’operazione contribuirà la recente scadenza — circa 15 miliardi — dell’analogo titolo aprile 2014, rimborsato il 23 aprile scorso. Inoltre, per rendere più appetibile l’offerta, il ministero dell’Economia ha raddoppiato il premio fedeltà, portandolo all’8 per mille.

ENEL ILLUMINA PIAZZA AFFARI, IN PANNE CNH

Ad illuminare Milano ci ha pensato fin dalle prime battute Enel (+1,99%), che ha confermato “un bilancio solido in grado di resistere a scenario volatili”. Equita ha reiterato il Buy con un target di 8,1 euro.

Snam ha presentato i dati del trimestre, in linea con le aspettative. Confermate le previsioni del piano industriale.

La nota più negativa è arrivata da Cnh, -3,2% dopo i conti: slitta lo spin off di Iveco. Banca Akros ha ridotto il rating a accumulate da buy, con un target price pari a 7,5 euro.

BANCHE INCERTE, BPER SOTTO TIRO

La seduta di Piazza Affari è stata scandita soprattutto dalle trimestrali, a partire da quelle delle banche, già impegnate a rivedere le strategie per fronteggiare la situazione emersa dalla crisi. In rosso i Big: Unicredit -1,58%, Intesa -1,11%.

Anche Banco Bpm (-1,40%) ha anticipato, come ieri Unicredit, l’arrivo di un nuovo piano industriale. L’istituto ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 151,6 milioni, sostanzialmente in linea all’anno precedente, grazie al boom delle commissioni.

Bper Banca -3%, la peggiore. I risultati del primo trimestre, chiuso con sei milioni di euro di risultato netto, sono stati condizionati da 50 milioni di euro di accantonamenti supplementari. In lieve rialzo, rispetto al trimestre precedente, il margine di interesse, mentre sono scese del 3% le commissioni.

MEDIOBANCA HA SOLO 3 MILIARDI DI BTP

Si salva Mediobanca (-0,27%). Nei primi nove mesi dell’esercizio 2019-2020, il gruppo ha conseguito un utile netto di 552 milioni di euro, in calo del 12% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, a causa dei maggiori accantonamenti. L’istituto ha solo 3 miliardi di Btp in carico.

Mps +0,28%. Nel sistema bancario italiano le fusioni sono “un processo non più rinviabile”, anche perché istituti come Mps incontrerebbero difficoltà a “essere competitive da sole sul mercato”. È quanto ha detto l’ad Marco Morelli. La banca ha chiuso il primo trimestre con un una perdita netta di 244 milioni.

Bene il gestito. La raccolta di FinecoBank (+0,7%) ad aprile è stata pari a 959 milioni di euro, +89%. Banca Mediolanum +1,15%: nel trimestre gli impieghi alla clientela retail sono saliti del 16% a 10,638 miliardi (+3% rispetto a fine 2019).

LEONARDO, BOOM DI ORDINI PRIMA DEL COVID-19

Tra gli industriali, poco mossa Leonardo nel giorno della trimestrale, chiusa con ordini pari a 3,421 miliardi, in crescita annua del 35,9%. L’impatto del Covid-19 si è fatto sentire da marzo e “non è ancora quantificabile il peso che avrà sull’intero esercizio”.

I titoli migliori sono stati Nexi (+3,83%) e Moncler (+2,65%).

Recordati +2,6%. La società farmaceutica ha chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi consolidati pari a 429,2 milioni di euro, in crescita del 12,1%.

CORRE GIGLIO, COMMERCIO ON LINE ALLE STELLE

Giglio Group, società attiva nel campo del commercio elettronico, figura tra i migliori titoli: +6% a 3,38 euro. A fine aprile, Midcap partners ha confermato il giudizio Buy sul titolo, con target price pari a 5,1 euro. Nella ricerca si sottolinea che Giglio ha introdotto una nuova linea di business dedicata all’Healthcare e che è una delle poche società a non aver rivisto al ribasso le stime.

JUVENTUS, SENZA TORNEI I GIOCATORI VALGONO IL 15-25% DI MENO

Juventus +0,06%. Uno studio di KPMG rileva che il valore dei giocatori, per effetto della cancellazione del campionato nazionale e delle competizioni internazionali, si ridurrà tra il 15% ed il 25%.

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