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Mercati contrastati dopo l’intervento di Draghi e i dati sul Pil americano. Debole Piazza Affari

Le promesse del presidente della Bce di interventi contro la fuga dai depositi bancari europei e a favore della ricapitalizzazione delle banche accendono i mercati ma i nuovi dati macro americani frenano subito le Borse – Bruxelles chiede chiarimenti a Madrid su Bankia – Snam vola sulle ali del divorzio dall’Eni – Fiat a due facce – Spread a 467 punti

Mercati contrastati dopo l’intervento di Draghi e i dati sul Pil americano. Debole Piazza Affari

L’intervento di Mario Draghi a Bruxelles che ha promesso di contrastare un’eventuale fuga dai depositi bancari e di lavorare per una partecipazione del fondo salva stati Esm alla ricapitalizzazione delle banche ha dato fiducia alle Borse che in mattinata hanno tentato il rimbalzo dopo i segni meno di ieri. Complici anche i buoni dati tedeschi su vendite al dettaglio e disoccupazione e la fiducia per un esito positivo del referendum irlandese sul Fiscal Compact. Ma nel primo pomeriggio gli umori sono cambiati in scia ad alcuni deludenti dati Usa su disoccupazione e alla revisione al ribasso del Pil del primo trimestre a +1,9. Le Borse europee hanno imboccato la strada dei ribassi dopo l’apertura di Wall Street e la diffusione dell’indice Ism di Chicago. L’attività economica nell’area di Chicago è scesa a maggio a 52,7 punti rispetto ai 56,2 punti di aprile (dato rivisto). In recupero sul finale hanno chiuso contrastate: Milano –0,14%, Francoforte -0,26%, Parigi +0,05%, Londra +0,18%. Il Dow Jones viaggiava alla chiusura a -0,43% e il Nasdaq a -0,76%

LA UE CHIEDE A MADRID DI CHIARIRE IL PIANO PER BANKIA

FITCH TAGLIA RATING A OTTO REGIONI DELLA SPAGNA, ATTENZIONE ALL’EFFETTO DOMINO

L’agenzia di rating Fitch ha oggi tagliato il rating a otto regioni della Spagna e in un rapporto ha avvertito sui rischi di un’uscita della Grecia dall’Eurozona che è concreto e in aumento. E ha messo in guardia sulle conseguenze di un’uscita disordinata. “Un Paese che decidesse di lasciare l’Eurozona si troverebbe a dover affrontare forti effetti negativi da recessione, inflazione, mancanza di credito, restrizioni sui depositi bancari e controlli sui capitali, così come instabilità politica e sociale. Con effetto domino e contagio su altri Paesi se Ue e Bce non riuscissero a controllare la situazione, con conseguente fuga dai depositi bancari e di capitali e con chiusura del mercato dei capitali per il Paese in questione.

In Grecia il Fmi ha indicato che non ci sarà nessuna missione del Fondo fino alle nuove elezioni e alla formazione del nuovo governo. Oggi i sondaggi danno in risalita il partito pro euro, i conservatori di Nuova Democrazia. Ma, riporta il Wsj, i timori per la Grecia hanno spinto due delle maggiori assicurazioni al mondo per gli scambi commerciali, Euler Hermes, divisione di Allianz, e Coface, divisione di Natixis, a sospendere i contratti per chi esporta prodotti in Grecia.

Dal fronte spagnolo continua la saga Bankia, dopo la raffica di indiscrezioni e smentite, oggi la Ue ha chiesto ha chiesto alla Spagna di “comunicare” il piano di salvataggio ha messo a punto per Bankia, il più costoso della storia del Paese, al fine di “dissipare più rapidamente le incertezze che minano la fiducia dei mercati”.

L’euro è ancora in calo sotto quota 1,24 dollari in una giornata piena di interventi sul problema della tenuta dell’Eurozona a tutti i livelli. In un’intervista il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick si è detto favorevole a una qualche forma di Eurobond. Da Berlino Angela Merkel ha detto che non ci devono essere tabu’ nel dibattito sui nuovi strumenti per gestire la crisi dell’euro, ma serve tempo, affermando che l’integrazione dell’Unione europea deve andare avanti in modo sempre più profondo chiedendo più competenze per la Commissione Ue. Poco prima da Bruxelles Mario Monti ha lanciato un appello alla Germania e agli altri paesi Ue per decisioni rapide e concrete destinate a limitare il contagio finanziario e agire per la crescita con strumenti europei. Lo spread italiano tornato sopra i 400, ha rilevato Monti, dipende da una debolezza complessiva del sistema piu’ che al singolo paese.Il differenziale Btp-bund ha oscillato anche oggi attorno a quota 470 punti. Da Roma è intervenuto anche Ignazio Visco alla sua prima assemblea annuale da governatore di Bankitalia.

VENDITE SU FIAT SPA, SALE INDUSTRIAL

MEDIASET PRECISA LE DICHIARAZIONI DI CONFALONIERI

A Piazza Affari proseguono anche oggi le vendite con sospensione al ribasso su Fiat che chiude in calo del 3,21%. Al contrario, come accaduto ieri, Fiat Industrial chiude in rialzo del 2,07% dopo il miglioramento da parte di JpMorgan del prezzo obiettivo a 9 euro. Ieri è stato annunciato l’obiettivo dio integrare Fiat i. e la controllata Cnh sotto una nuova società quotata al Nyse e in una piazza europea che non sarà Milano.

In fondo al Ftse Mib anche Enel Green Power -4,29%, A2A -4,84%, Tenaris -3,38%. Continuano le vendite anche su Mediaset -2,86% dopo le dichiarazioni del presidente Fedele Confalonieri sull’andamento della raccolta pubblicitaria (“Non bene”, ha detto). Nel pomeriggio una nota del Biscione ha però precisato che Confalonieri “ha risposto a domande sull’andamento del mercato pubblicitario e della raccolta Mediaset. Come è evidente, la frase ‘Non bene’ non poteva riferirsi ai mesi futuri, ma a quelli già chiusi e contabilizzati. E’ totalmente prematuro esprimere giudizi definitivi sull’andamento del mese di giugno non ancora iniziato”.

SNAM SPINTA DALL’ACCORDO ENI-CDP

PONZELLINI SI DIMETTE DA IMPREGILO

Svetta in cima al paniere Snam Rete Gas +4,15% dopo il perfezionamento della separazione da Eni +1,69% che ha ceduto il 30% meno un’azione di Snam a Cassa Depositi e Prestiti a 3,47 euro per azione per un controvalore complessivo di 3,517 miliardi di euro.

Rimbalzano alcuni titoli penalizzati ieri: la Bpm sale del 0,66%, in frenata sul finale dopo le vendite innescate dall’indagine nei confronti dell’ex presidente Massimo Ponzellini che oggi si è dimesso da presidente di Impregilo (+2,53%). Bper sale del 3,32%.

FONSAI, PER ANTITRUST SI VA NELLA GIUSTA DIREZIONE

Sul fronte Fondiaria Sai-Unipol, mentre tutto tace ancora sul fronte delle decisioni su manleva e recesso che dovranno prendere i Ligresti, arrivano i primi segnali d’apertura da parte dell’Antitrust. “Dopo la sospensione mi sembra che ci si muova nella giusta direzione. L’importante è che non ci siano condizioni incompatibili con la concorrenza sia in termini di piano industriale [quote di mercato] sia in termini di partecipazioni”, ha detto il Garante della concorrenza Giovanni Pitruzzella ai cronisti a margine di un convegno. Fondiaria sale del 6,63%, Premafin cede il 9,05% e Unipol il 3,73%. Intanto alcuni funzionari della Consob sono stati sentiti nei giorni scorsi e oggi in procura a Torino come persone informate sui fatti relativamente all’inchiesta, al momento senza alcun indagato, aperta su Fondiaria Sai dai magistrati torinesi sulla scia di quella in corso a Milano.

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