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Meno redditometro ma pioggia di lettere al contribuente

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, promette, in un’intervista al Sole 24 Ore, un fisco meno invasivo e più amichevole: “Stiamo inaugurando una stagione di dialogo e di partnership con i cittadini” – Alleanza con la tecnologia e con Internet.

Meno redditometro ma pioggia di lettere al contribuente

Meno spazio per redditometro e indagini finanziarie, da usare solo se strettamente necessari. E sempre più lettere preventive: a ottobre ne partirà un altro stock, legato all’operazione 730, che dovrebbe avere le stesse dimensioni dell’invio dello scorso anno, quando vennero spedite 220mila lettere. E’ quanto emerge da un’intervista rilasciata da Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate da poco più di due anni, al Sole 24 Ore. 

La scommessa del precompilato 730 è stata vinta, secondo Orlandi: “La precompilata è oggi una scommessa vinta per l’intero sistema Paese: l’Agenzia che la predispone e i cittadini che mostrano di apprezzarla. I vantaggi sono quelli della semplicità e dell’esclusione dai controlli. Stiamo inaugurando una stagione nuova di dialogo e di partnership con i cittadini“. Sono quasi due milioni i contribuenti che hanno trasmesso il modello da soli tramite il servizio web disponibile sul sito internet dell’Agenzia, conferma il direttore: “Il numero complessivo dei soggetti che nel 2016 hanno utilizzato il modello 730 è di 19,9 milioni, contro i 19,3 dello scorso anno. Nel 2016 hanno trasmesso direttamente il 730 circa 2 milioni di soggetti, contro 1,4 milioni del 2015. Il dato di chi si è rivolto ai Caf è invece invariato”.

La scommessa che Orlandi sta cercando di vincere è quella di far ricredere sia l’Ocse sia il Fondo monetario internazionale sul fatto che l’Italia è un Paese con alta evasione e bassa compliance. Come dire: in Italia nessuno ama pagare le tasse. Alleati preziosi nell’operazione compliance, la tecnologia e il passaggio a un fisco sempre più digitale. Lo testimoniano non solo la dichiarazione precompilata, ma anche la fatturazione elettronica B2B ormai prossima alla piena operatività e il passaggio da una lotta all’evasione fondata su spesometri, redditometro e indagini bancarie a verifiche basate su lettere di compliance e contradditorio, reverse charge e split payment.

“Il servizio gratuito di supporto alla fatturazione elettronica, messo a disposizione il 1° luglio, si sta rivelando efficace: solo per citare qualche numero, sono state 4.500 le fatture generate, 2.200 le fatture elettroniche conservate e più di 53.000 gli utenti registrati”, ha spiegato ad esempio Rossella Orlandi, a proposito della fatturazione.

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