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Medici e odontoiatri in rivolta contro il 730 precompilato

I professionisti si scagliano contro l’obbligo d’inviare per via telematica le fatture delle spese mediche, soprattutto perché ora sono state introdotte sanzioni in caso di omessa, tardiva o errata trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria.

Medici e odontoiatri in rivolta contro il 730 precompilato

Rivolta dei medici contro l’obbligo d’inviare per via telematica, nell’ambito del 730 precompilato, le fatture delle spese mediche. La Fnomceo, la federazione degli ordini dei medici, “apprende con stupore – si legge in una nota – dell’introduzione di sanzioni, al contrario di quanto assicurato per le vie brevi dal ministero dell’Economia e delle Finanze, per i Medici e gli Odontoiatri in caso di omessa, tardiva o errata trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi alle spese mediche. E dice basta a provvedimenti imposti a fatto compiuto, senza la consultazione dell’Ente esponenziale della Professione. Da parte loro, gli Ordini provinciali non svolgeranno alcun ruolo per il rilascio delle credenziali ai singoli iscritti”. 

Lo stupore per il provvedimento, attaccano i medici, “è tanto maggiore se si pensa che era stato lo stesso ministero dell’Economie e della Finanze a convocare la Fnomceo, per comunicare, anche questo a decisioni ormai prese, l’obbligo e le modalità di trasmissione, e a richiedere la collaborazione della Federazione per l’invio nel formato opportuno dei dati degli iscritti agli Albi e quella degli Ordini provinciali per il rilascio delle credenziali ai professionisti. In quest’occasione, proprio il Ministero assicurava che non vi sarebbero state sanzioni”. 

A fronte di tutto questo, “Fnomceo non fornirà alcun dato relativo agli Albi nel formato richiesto: gli Albi sono pubblici e il Ministero li può consultare direttamente sul sito della Fnomceo. Inoltre, gli Ordini non svolgeranno alcun ruolo nel rilascio delle credenziali per il sistema TS”. 

Secondo il presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, “c’è da chiedersi se il Mef ritenga che gli studi dei medici e degli odontoiatri dispongano di un apparato amministrativo in grado di sostituirsi a quello dell’amministrazione fiscale; se medici e odontoiatri debbano accollarsi essi stessi l’onere, a fronte di costi già’ difficilmente sostenibili, o se tale funzione debba essere delegata, a commercialisti esterni, con spese ancora maggiori. E non si tratta di una questione puramente economica: nel caso il professionista debba occuparsene personalmente, lo farà inevitabilmente sottraendo tempo all’ascolto e alla cura delle persone. E questo non è accettabile”. 

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