Mentre molte attività chiudono, McDonald’s si espande. La multinazionale, vero e proprio simbolo, amatissimo e odiatissimo, del fast food, si appresta ad aprire cento nuovi ristoranti in Italia a partire da oggi fino al 2015, creando così tremila nuovi posti di lavoro per giovani tra i 18 e i 29 anni, con contratti medi della durata di 36 mesi. Almeno la metà dei lavoratori, poi, dovrebbero essere assunti nelle regioni del Centro-Sud del nostro Paese.
La prima tornata di assunzioni si dovrebbe avere già a partire dal 2013 e sarà formata 1.100 nuovi dipendenti, che andranno così ad aggiungersi alla schiera già nutrita dei dipendenti McDonald’s in Italia, una schiera che, ad oggi, conta 16.700 dipendenti, il 94% dei quali con contratti stabili (il 71% a tempo indeterminato e il 23% con contratto di apprendistato).
Ed è soprattutto interessante notare come, in un momento di crisi intensa, coi livelli di disoccupazione, specialmente giovanile, che toccano vette finora inesplorate, la prospettiva di contratti di questo tipo diventi particolarmente allettante. Lo dimostra il caso di Rubano, piccolo centro nel Veneto in cui, dopo l’annuncio che la sede locale del McDonald’s cercava 20 nuovi impiegati, nel giro di una solo giornata sono pervenuti oltre cento curricula di aspiranti dipendenti.
Come afferma l’Ad di McDonald’s Italia Roberto Masi, “McDonald’s rappresenta oggi, in una situazione dove le possibilità di occupazione per i giovani sono poche e molto spesso precarie, l’occasione di entrare nel mondo del lavoro con un contratto stabile e con possibilità di crescita”.