Condividi

Mattone e acciaio, dall’Asia segnali di tempesta. Cedole per Eni e Stm

Oggi le maggiori Borse asiatiche sono chiuse, ma il crack di Evergrande e il crollo delle materie prime preoccupano i mercati – Dodici banche centrali a rapporto – Sotto i riflettori anche le elezioni politiche in Germania che segneranno l’addio di Merkel

Mattone e acciaio, dall’Asia segnali di tempesta. Cedole per Eni e Stm

Le più importanti Borse d’Asia (Cina, Giappone e Corea del Sud) sono chiuse per vacanza, ma soffia lo stesso da Oriente un gelido vento che sa di tempesta e che potrebbe influire, visto il crollo delle materie prime, sulla corsa dell’inflazione. È la novità in arrivo da Hong Kong e da Sidney, le due piazze più importanti aperte stamane, alla vigilia delle riunioni delle banche centrali.

CHIUSE LE BORSE CINESI, EVERGRANDE -17%

Hong Kong stamane lascia sul terreno il 4% pur avendo quasi dimezzato le perdite iniziali (fino a -7%). Al centro della crisi c’è, al solito, il gigante immobiliare Evergrande sotto del 17% in vista del default di alcune obbligazioni. La crisi del settore s’aggrava, ma Pechino non si commuove. Anzi, secondo Reuters il partito avrebbe convocato i grandi operatori dell’ex colonia per annunciare che non saranno più tollerati gli eccessi speculativi del passato.

FRENANO LE MATERIE PRIME, FERRO -12%

Il presidente Xi nel fine settimana ha anche detto che la Cina utilizzerà “strumenti di mercato” per calmierare i prezzi delle materie prime, probabilmente mettendo mano alle riserve strategiche del Paese. La notizia contribuisce a deprimere sia i prezzi delle materie prime che la borsa australiana. Sidney perde il 2,2%, Il tracollo più clamoroso riguarda il minerale ferroso, base dell’acciaio, trattato a Singapore stanotte fino a – 12%. Dai massimi di maggio, il future ha perso circa il 60%. Ma è sceso anche il rame -1,45%, i futures sull’alluminio perdono l’1,30%, il platino il l 2,55%, il palladio -3,35%. Anche l’argento e l’oro sono più bassi.

Deboli anche le altre piazze del Far East, indice Aia Pacific -1,4%. Mumbai -0,3%. 

SALE IL DOLLARO, GIÙ I FUTIRE DEL NASDAQ

I future di Wall Street anticipano un avvio in ribasso dell’1% alla vigilia della riunione del Fomc.

Il dollaro si apprezza per il terzo giorno consecutivo, l’euro dollaro è in calo dello 0,1% a 1,171. In vista delle comunicazioni della Federal Reserve di mercoledì, il Treasury Note a dieci anni si indebolisce, il rendimento sale a 1,37%.

Giù anche l’oro a 1.745 dollari l’oncia, -0,5%. Petrolio WTI a 71,4 dollari il barile, -0,7%. Bitcoin in ribasso del 4% a 45.500 dollari.

12 BANCHE CENTRALI A RAPPORTO

Saranno almeno una dozzina le banche centrali che si riuniranno in settimana per definire le linee dell’offerta di moneta alle economie insidiate dal Covid -19 e dell’inflazione. Qualcuno (vedi il Giappone) confermerà la politica attuale, altri (Norvegia) alzerà i tassi. I più si limiteranno a segnalare rialzi in futuro. È quel che i mercati si aspettano dalla Federal Reserve che mercoledì sera informerà i mercati delle sue scelte: la banca centrale Usa dovrebbe aprire le porte ad un avvio del tapering (cioè la riduzione degli acquisti) a novembre.

I MERCATI SCOMMETTONO: TAPERING A NOVEMBRE

 Ma i mercati già s’interrogano sul primo aumento dei tassi dopo la lunga stagione “soft”. Per ora, si prevede che la salita inizierà nel primo trimestre del 2023. La Bce, secondo quanto rivela uno studio riservato di Francoforte, potrebbe seguire alla fine di quell’anno.

In questo quadro per i mercati la prudenza sembra d’obbligo. Un sondaggio di Deutsche Bank condotto soprattutto su investitori professionali mostra che quasi il 70% degli intervistati prevede una temporanea battuta d’arresto sul mercato azionario da qui a fine anno.

Di non poco conto le novità attese dalle altre banche, cioè Regno Unito, Giappone, Sudafrica, Indonesia, Brasile e Turchia. La Bank of England, pur mantenendo i tassi allo 0,1%, potrebbe annunciare l’intenzione si salire entro maggio allo 0,25% per contrastare l’inflazione, oggi al 3,2%. Stabile il Giappone, scelte ben più sofferte per Brasile e Turchia, alle prese con la rivalutazione del dollaro. A sottolineare l’estrema incertezza della congiuntura ci pensa l’impostazione opposta delle banche scandinave. La banca centrale di Svezia si accinge a tagliare a zero il costo del denaro, quella di Norvegia sarà probabilmente la prima ad avviare il rialzo dei tassi. Preoccupata per l’ascesa dei prezzi delle case. Chiuderà la rassegna la banca centrale svizzera.

ARRIVANO I DATI PMI E L’INDICE IFO

Sotto i riflettori i dati macro in arrivo: i Pmi flash serviranno a misurare l’impatto della variante Delta sull’attività manifatturiera e sulla ripresa dei servizi.

Inoltre saranno pubblicati l’indice tedesco ifo sulla fiducia delle imprese e l’indicatore dell’UE sulla fiducia dei consumatori, rispettivamente venerdì e mercoledì.

SOTTO I RIFLETTORI LE ELEZIONI TEDESCHE

Grande attenzione anche alle scelte elettorali. Si vota in Canada, ma soprattutto domenica si terranno le elezioni in Germania, ultimo atto della lunga carriera politica di Angela Merkel. L’esito del voto sarà seguito da vicino alle piazze finanziarie: l’interesse si concentrerà sulla volontà del nuovo esecutivo di mantenere una politica fiscale “rigorosa” e sulla futura politica climatica del Paese leader dell’Unione Europea.

A WALL STREET I CONTI DI FEDEX E DI NIKE

In Usa terrà banco il nodo dell’innalzamento del tetto del debito, necessario per far funzionare la macchina federale ma contestato dai repubblicani. Entro la settimana ci dovrebbe essere il primo voto sul piano di investimenti proposto dall’amministrazione Biden. Wall Street guarda alle misure sulle tasse necessarie per finanziare gli investimenti promessi. Il calendario delle società prevede due bilanci di rilievo: Fed Ex e Nike oltre alla conference di Goldman Sachs su Peloton, At&T e Disney.

DRAGHI PRESENTA IL NADEF E VA IN CONFINDUSTRIA

L’appuntamento clou per l’Italia sarà giovedì l’assemblea di Confindustria. Dopo la relazione del presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il tradizionale intervento del ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è molto atteso il discorso di chiusura del presidente del consiglio Mario Draghi.

Nei prossimi giorni il governo approverà la Nota di aggiornamento al Def (il Documento di economia e finanza) con le nuove proiezioni e con cui aprirà la lunga sessione di bilancio. Nel testo spiccherà l’obiettivo di una crescita dell’economia superiore al 10 per cento per il biennio 2021-2022.

L’economia italiana chiuderà il 2021 con un aumento intorno al 6 per cento (era previsto un +4,5 per cento) dopo il crollo del 2020 (-8,9 per cento). Nel secondo trimestre del 2021 il Pil è cresciuto del 2,7 per cento più di quanto abbiano fatto Francia e Germania.

DA OGGI ANTARES NEL MID CAP DI PIAZZA AFFARI

Arrivano oggi in Piazza Affari i primi dividendi d’autunno. Staccano un acconto sulla cedola Eni (0,43 euro) e Stm (0,06 euro seconda tranche esercizio 2020/21). Lo stesso fanno Piaggio (0,085 euro) e Sesa (0,85 euro).

È in arrivo stamane la revisione degli indici di Borsa Italiana. Promosse nell’indice Mid Cap Antares Vision e Wiit. Entra anche Banca Carige.

JUVENTUS, DOPO IL BILANCIO SI TEME LA GOLEADA

Da seguire la reazione del mercato ai conti di Juventus, dopo il passivo più elevato della storia del club ovvero 210 milioni più dei 190,7 evidenziato dai conti della controllante Exor. Confermato l’aumento di capitale sottoposto all’assemblea dei soci a fine ottobre.

Commenta