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Mascherine, autocertificazione, trasporti: cosa cambia il 4 maggio

Mascherine dove? Autodichiarazioni o no? Sono ancora molti i problemi irrisolti in vista della parziale riapertura del 4 maggio – Ecco le ultime novità

Mascherine, autocertificazione, trasporti: cosa cambia il 4 maggio

Dopo il 4 maggio, a lockdown finito, quando saranno obbligatorie le mascherine? Sempre o solo al chiuso? E per gli spostamenti (a piedi o in auto) ci sarà ancora bisogno dell’autocertificazione? Si potrà tornare a correre nei parchi pubblici? Quando riapriranno i negozi? A queste e ad altre domande risponderà il nuovo decreto della presidenza del Consiglio (Dpcm) che Giuseppe Conte, in un’intervista a Repubblica, assicura essere in arrivo. Il problema è che all’interno del governo continuano a esserci divisioni su alcuni punti chiave del provvedimento. Facciamo il punto della situazione.

MASCHERINE

Di sicuro, l’utilizzo della mascherina sarà obbligatorio sui mezzi pubblici, nei negozi, negli uffici, su qualsiasi posto di lavoro e anche all’aperto, perlomeno nei luoghi dove non sarà possibile mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone. Per camminare o correre per strada, invece, il decreto non dovrebbe stabilire alcun obbligo: il governo potrebbe limitarsi a una “forte raccomandazione” a indossare la mascherina. Nelle regioni più colpite dal contagio i governatori potrebbero però stabilire regole più restrittive. In ogni caso, i prezzi delle mascherine saranno calmierati e gli indigenti le otterranno gratis.

AUTOCERTIFICAZIONE

Il problema degli spostamenti è il più divisivo all’interno del governo. Alcuni ritengono che dopo il 4 maggio bisognerebbe permettere ai cittadini di muoversi liberamente, mantenendo l’autocertificazione solo per gli spostamenti fuori regione (ammessi, almeno per tutto maggio, solo per motivi di lavoro, salute o necessità urgente), mentre altri pensano che sia più prudente confermare il sistema attualmente in vigore almeno per altre due settimane.

TRASPORTI

I mezzi pubblici dovranno viaggiare a capienza più che dimezzata: in questo modo si garantirà il distanziamento sociale su autobus, tram e metropolitane, ma naturalmente l’efficacia del servizio pubblico sarà compromessa. Il rischio (paradossale) è di creare file alle stazioni e quindi assembramenti.

Per quanto riguarda gli spostamenti più lunghi, negli aeroporti e in tutte le stazioni ferroviarie saranno installati termoscaner e distributori di gel disinfettante, guanti e mascherine.

CORSA AL PARCO

Dal 4 maggio riapriranno i parchi pubblici e sarà permesso ricominciare a correre e ad andare in bicicletta anche lontano dalla propria abitazione. I bambini potranno giocare accompagnati da un genitore in aree delimitate e a numeri contingentati, mantenendosi almeno a un metro dagli altri. Chi abita vicino al mare o a un lago potrà fare il bagno, sempre con l’obbligo del distanziamento.

NEGOZI

La data della riapertura dei negozi è ancora più che mai incerta. Dal 4 maggio potrebbero riaprire le attività finali di alcune filiere autorizzate, mentre gli altri potrebbero dover aspettare fino al 18 o al 25 maggio. In questo caso, il giorno X per bar e ristoranti slitterebbe a inizio giugno. Secondo il Comitato tecnico scientifico, bisognerebbe distanziare le riaperture di almeno 2-3 settimane per monitorare gli effetti della prima ripresa delle attività.

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