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Marchionne lascia a sorpresa: Manley alla guida di Fca, Camilleri di Ferrari

Gravissime ragioni di salute costringono Marchionne, le cui condizioni si sono aggravate nelle ultime ore, a lasciare prima del tempo la guida di Fca e della Ferrari – Tutti interni i successori: Manley è il nuovo Ad della Fca, Camilleri della Ferrari, Heywood presidente di Cnh – Elkann: “Profondo dolore, Sergio un leader illuminato”

Marchionne lascia a sorpresa: Manley alla guida di Fca, Camilleri di Ferrari

A sorpresa Sergio Marchionne lascia per ragioni di salute e prima del tempo la guida di Fca e, inaspettatamente, anche quella della Ferrari. La situazione è precipitata in pochi giorni dopo un intervento chirurgico alla spalla destra a fine giugno all’Ospedale Universitario di Zurigo: per il supermanager italo-canadese doveva essere un’operazione abbastanza semplice, ma non è andata così. E ora è in terapia intensiva con pochissime speranze di recupero.

Exor, la capogruppo della famiglia Agnelli che controlla Fca, Ferrari e Cnh, ha perciò riunito d’urgenza i tre Cda, che hanno proceduto subito al cambio della guardia di Sergio Marchionne, in carica esattamente da 14 anni. Tutte interne le successioni.

In riferimento alle condizioni di salute di Marchionne, Fca “comunica con profonda tristezza che in settimana sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore – si legge in una nota del gruppo – Per questi motivi Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa”.

Il Cda di Fca “ha espresso innanzitutto la sua vicinanza a Sergio Marchionne e alla sua famiglia sottolineando lo straordinario contributo umano e professionale che ha dato alla società in questi anni” e “ha deciso di accelerare il processo di transizione per la carica di Ceo in atto ormai da mesi e ha nominato Mike Manley amministratore delegato”.

FCA PASSA NELLE MANI DI MIKE MANLEY

Il nuovo numero uno di Fiat Chrysler Automobiles è il britannico Mike Manley, fino a oggi Ceo del marchio Jeep e responsabile del brand Ram. Dal 2011 è membro anche del Group Executive Council (Gec) di Fca, l’organo decisionale più importante del gruppo dopo il Cda.

Nato a Edenbridge, nel Kent, il 6 marzo del 1964, Manley si è laureato in ingegneria alla Southbank University di Londra, per poi conseguire un master di business administration all’Ashridge Management College.

Nel 2000 è entrato nel gruppo DaimlerChrysler come direttore dello sviluppo della rete per la Gran Bretagna. Otto anni dopo è arrivata la promozione a executive vice president per le vendite internazionali e le operazioni di pianificazione del prodotto a livello globale. In questa fase si è occupato soprattutto di pianificazione e vendite al di fuori del Nord America.

Dal 2009 è presidente e ad di Jeep, un marchio che negli ultimi 10 anni ha conosciuto una crescita spettacolare, passando da poco più di 300 mila a 1,4 milioni di veicoli venduti ogni anno. Dal 2015 Manley è anche a capo del marchio Ram, specializzato nella produzione di pickup e van.

Il manager inglese e la sua squadra “lavoreranno alla realizzazione del piano di sviluppo 2018-2022 presentato a Balocco il 1 giugno scorso, che assicurerà a Fca un futuro sempre più forte e indipendente”. Così in una nota il cda del gruppo Fca.

FERRARI: CAMILLERI IL NUOVO CEO, JOHN ELKANN PRESIDENTE

Il successore di Marchionne in Ferrari è Louis Carey Camilleri, che ricoprirà la carica di amministratore delegato. Il presidente sarà John Elkann.

Nato nel 1955 ad Alessandria d’Egitto, ma di passaporto maltese, Camilleri ha studiato in Svizzera, laureandosi in Economia all’Università di Losanna. Ha cominciato come business analyst nella conglomerata americana di chimica e tecnologia W.R. Grace and Company, per poi entrare a 23 anni in Philip Morris, dove ha scalato le posizioni fino alla vetta. Nel 1995 è stato nominato Ceo di Kraft Foods e l’anno successivo è diventato Cfo di Philip Morris.

Camilleri è stato anche nei Cda di due colossi messicani: l’operatore di telefonia America Movil e la holding di telecomunicazioni Telmex International. Sembra che il suo patrimonio personale superi i 180 milioni di euro.

Padre di tre figli, divorziato dal 2004, l’anno scorso gli è stata attribuita dai tabloid inglesi una relazione con l’ex top model Naomi Campbell.

CNH INDUSTRIAL: HEYWOOD PRESIDENTE, NEILSON RESTA CEO AD INTERIM

Per quanto riguarda Cnh Industrial, il Cda “ha preso atto con profondo rammarico che il presidente Sergio Marchionne non potrà tornare all`attività lavorativa” e ha “affidato la presidenza della società a Suzanne Heywood”.

Il Consiglio, si legge in una nota, “continuerà a lavorare al processo di selezione del Ceo già in atto. Nel frattempo, Derek Neilson proseguirà l’incarico di Ceo ad interim della società, assicurando continuità operativa”.

Il board “desidera sottolineare la leadership e l’impegno straordinari che Marchionne ha dedicato all’azienda. I loro pensieri vanno a lui e alla sua famiglia”.

ELKANN: “PROFONDAMENTE ADDOLORATO, SERGIO UN LEADER ILLUMINATO”

“Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio. Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia. Il mio primo pensiero va a Sergio e alla sua famiglia”. È quanto si legge in una nota di John Elkann.

“Quello che mi ha colpito di Sergio fin dall’inizio, quando ci incontrammo per parlare della possibilità che venisse a lavorare per il gruppo, più ancora delle sue capacità manageriali e di una intelligenza fuori dal comune, furono le sue qualità umane, la sua generosità e il suo modo di capire le persone. Negli ultimi 14 anni abbiamo vissuto insieme successi e difficoltà, crisi interne ed esterne, ma anche momenti unici e irripetibili, sia dal punto di vista personale che professionale”.

Elkann ricorda che “per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile. Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico”.

Marchionne, prosegue Elkann, “ci ha insegnato a pensare diversamente e ad avere il coraggio di cambiare, spesso anche in modo non convenzionale, agendo sempre con senso di responsabilità per le aziende e per le persone che ci lavorano. Ci ha insegnato che l’unica domanda che vale davvero la pena farsi, alla fine di ogni giornata, è se siamo stati in grado di cambiare qualcosa in meglio, se siamo stati capaci di fare una differenza. E Sergio ha sempre fatto la differenza, dovunque si sia trovato a lavorare e nella vita di così tante persone. Oggi, quella differenza continua a farla la cultura che ha introdotto in tutte le aziende che ha gestito e ne è diventata parte integrante”.

Infine, il Presidente di Fca spiega che “le transizioni appena annunciate, anche se dal punto di vista personale non saranno prive di dolore, ci permettono di garantire alle nostre aziende la massima continuità possibile e preservarne la cultura. Per me è stato un privilegio poter avere Sergio al mio fianco per tutti questi anni. Chiedo a tutti di comprendere l’attuale situazione, rispettando la privacy di Sergio e delle persone che gli sono più vicine”.

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