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Manovra: autovelox per controllare rc auto

Domani la legge di Stabilità in Aula alla Camera – Fra gli ultimi emendamenti approvati in commissione rientrano novità sulle rate per pagare le cartelle esattoriali e lo stop al tetto al contante per i compensi erogati dalla Pa (comprese le pensioni) – Salta anche l’esenzione Imu per le case in comodato.

Manovra: autovelox per controllare rc auto

Dagli autovelox per controllare le assicurazioni delle automobili alle esenzioni Imu, dal tetto ai contanti per i compensi della PA a nuove risorse per il Sud, passando per le cartelle esattoriali di Equitalia. La legge di Stabilità ha ottenuto ieri sera il via libera della commissione Bilancio alla Camera dopo una maratona di 37 ore e domani il testo approderà in Aula, ma fino all’ultimo sono stati approvati nuovi emendamenti. Ecco le principali novità fra quelle arrivate in extremis. 

AUTOVELOX CONTROLLERA’ VIOLAZIONI RC AUTO

Basteranno gli autovelox o altri dispositivi di rilevamento per castigare chi non è in regola con l’assicurazione rc auto o con la revisione del veicolo, oltre chi caricherà il proprio veicolo superando la massa complessiva indicata sulla carta di circolazione. 

“E’ una misura a favore degli automobilisti onesti – spiega il firmatario dell’emendamento, Sergio Boccadutri – che, attraverso l’utilizzo dell’innovazione tecnologica, eviterà che i furbi la facciano franca sperando di non essere fermati quando ad esempio non hanno pagato l’assicurazione obbligatoria. Adesso bisognerà attuare questa norma e coinvolgere tutti gli attori in campo. Non servirà più la contestazione immediata anche per queste tre nuove violazioni” e dalle immagini si potrà risalire alle infrazioni grazie alla “banca dati delle assicurazioni”.

OK NUOVE RATE SU CARTELLE DECADUTE DA RATEIZZAZIONE

Un altro emendamento approvato in commissione prevede che i contribuenti decaduti dal beneficio della rateazione di somme dovute a seguito di accertamenti con adesione potranno essere riammessi alla dilazione. Il beneficio, precisa la norma, spetta ai contribuenti decaduti nei trentasei mesi antecedenti al 15 ottobre 2015 ed è limitato al solo versamento delle imposte dirette ed è condizionato alla ripresa, entro il 31 maggio 2016, del versamento della prima rata scaduta. Il mancato pagamento di due rate anche non consecutive comporta decadenza dal beneficio. E` esclusa ogni ulteriore proroga. Salta perciò l’innalzamento del tetto sui contanti da mille a 3mila euro anche per le pensioni da parte dell’Inps.

STOP TETTO CONTANTE A 3MILA EURO PER COMPENSI PA

Salta l’innalzamento del tetto al contante da mille a 3mila euro per i compensi “a qualsiasi titolo” erogati dalle pubbliche amministrazioni, quindi anche le pensioni. Gli emolumenti superiori a mille euro dovranno essere versati esclusivamente mediante l’utilizzo di strumenti telematici. 

A IMPRESE SUD 20% RISORSE “NUOVA SABATINI”

Un’ulteriore proposta di modifica approvata in commissione a Montecitorio stabilisce che alle imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna andrà almeno il 20% delle risorse destinate alla nuova Sabatini per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti ed attrezzature da parte delle Pmi. Alle regioni del Sud andrà anche almeno il 20% del Fondo di garanzia per le Pmi costituito presso il Mediocredito centrale e almeno il 20% degli incentivi per le misure per l’internazionalizzazione.

STOP ESENZIONE IMU COMODATO, -50% ANCHE SECONDE CASE

Salta l’esenzione totale dell’Imu per le prime case date in comodato d’uso a figli e genitori, mentre arriva invece il taglio del 50% dell’imposta anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile in comodato, ne possieda un altro, non di lusso, adibito ad abitazione principale nello stesso Comune. Resta comunque la condizione che il contratto sia registrato, che il comodante possieda un solo immobile in Italia e che abbia la residenza anagrafica e dimori abitualmente nello stesso Comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato.

AL FISCO 1 ANNO IN PIÙ PER ACCERTARE REDDITI E IVA

Vengono allungati di un anno i termini per l’accertamento dell’Iva e delle imposte sui redditi, dal 31 dicembre del quarto anno al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. L’allungamento dei termini per l’accertamento previsto per la mancata dichiarazione si estende poi al caso della dichiarazione Iva nulla. Viene poi cancellato il raddoppio dei termini per l’accertamento dell’Iva e delle imposta sui redditi nel caso di violazione che comporta obbligo di denuncia per uno dei reati tributari.

INDENNIZZO DA 100MILA EURO PER FAMIGLIE VITTIME SARNO

A quasi 18 anni dalla frana che investì Sarno e che costò la vita ad oltre 160 persone arriva un risarcimento ai familiari delle vittime dell’alluvione, “a totale indennizzo della responsabilità civile a carico dello Stato e del Comune di Sarno”. Sarà il sindaco del Comune di Sarno, d’intesa con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, a individuare i familiari delle vittime e a stabilire la somma spettante “nel limite di euro 100mila per ciascuna delle vittime” e la quota di rimborso delle eventuali spese legali sostenute e documentate. 

La spesa complessiva ammonta a 17 milioni di euro nel biennio, di cui 7,5 milioni per ciascuno degli anni 2016-2017 andranno al Capo Dipartimento della Protezione Civile per provvedere alle elargizioni. Al Comune di Sarno andrà invece un trasferimento straordinario di un milione di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, a compensazione di quanto erogato ai familiari delle vittime a seguito di sentenze riguardanti la responsabilità civile dello Stato e del Comune stesso.

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