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Manovra, accordo sul superbonus: niente tetto Isee per le villette

Dopo settimane di negoziati è stato trovato un accordo sul superbonus – Novità anche sulle pensioni anticipate per i lavoratori edili e il bonus mobili – Rifinanziato il bonus per gli psicologi

Manovra, accordo sul superbonus: niente tetto Isee per le villette

Dopo settimane di trattative, arriva anche l’atteso accordo sul Superbonus. L’emendamento dovrebbe essere presentato entro la serata di lunedì 20 dicembre e prevede alcune importanti novità: niente tetto Isee per le villette, allargamento al fotovoltaico, inclusione delle barriere architettoniche e lavori trainati allineati a quelli trainanti, ​​mentre potrebbe restare il vincolo del 30% di lavori completati entro il 30 giugno.

L’accordo tra maggioranza e Governo arriva dopo lunghi negoziati durante i quali non sono mancate le frizioni tra partiti, ma anche con l’Esecutivo.

Rimanendo nel settore edilizio potrebbero arrivare altre due misure: il tetto a 10mila euro (da 5mila) per le spese relative al bonus mobili ed elettrodomestici acquistati per l’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione e la possibilità per gli operai edili di andare in pensione prima. Per i lavoratori che intendono usare l’Ape social, la soglia dei contributi scenderà da 36 a 32 anni e insieme ai 63 anni di età consentirà di lasciare il lavoro in anticipo.

“Così come avevo auspicato e come proposto dalla Commissione lavori gravosi del Ministero del lavoro, si è raggiunta l’intesa per l’anticipo pensionistico dei lavoratori edili e ceramisti. Giusto riconoscere a chi lavora nei cantieri un trattamento pensionistico differenziato. Un segnale importante per un settore nel quale ogni giorno bisogna lavorare per affermare, proteggere e difendere la sicurezza, la qualità e la dignità del lavoro”. Lo scrive su Facebook il ministro del Lavoro Andrea Orlando. 

Andando avanti con le novità, l’emendamento stabilisce il rifinanziamento del bonus per gli psicologi che, in particolare nelle scuole, aiutano i ragazzi a fronteggiare i disagi che si sono moltiplicati a causa del Covid. La misura riguarda non solo gli istituti scolastici ma anche i servizi territoriali. A disposizione potrebbero esserci tra i 10 e i 20 milioni di euro.

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