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Maltempo: ancora emergenza al Nord e al Centro

Le regioni più colpite sono quelle del versante tirrenico e in particolar modo la Liguria, dove l’allerta meteo è di livello 2 – Negli ultimi giorni tre morti e un disperso – Polemica Renzi-Burlando sui condoni edilizi.

Maltempo: ancora emergenza al Nord e al Centro

Non si placa l’emergenza maltempo nel Nord e Centro Italia, e in particolar modo in Liguria, Lombardia, Emilia e Veneto. Un nuovo passaggio temporalesco, infatti, colpirà la penisola da nord-ovest, per poi concentrarsi soprattutto sulle regioni tirreniche di Nord e Centro.

La regione più colpita, ancora una volta, è la Liguria, dove l’allerta meteo di livello 2, che coinvolge lo Spezzino e la parte orientale della provincia di Genova, è cominciata a mezzanotte e durerà fino alla stessa ora di oggi. Questa mattina, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, saranno in Liguria, Piemonte e Lombardia per gli incontri con le istituzioni dei territori fortemente colpiti dal maltempo. 

Sarebbero almeno tre i morti a cuasa del maltempo negli ultimi giorni. Due, un ragazzo di 16n anni e il nonno, a Cerro di Laveno nel Varesotto e uno, una ragazza di 21 anni, ad Alba, in provincia di Cuneo.Nell’entroterra di Genova, intanto, continuano le ricerca del corpo disperso di Luciano Balestrero, 67 anni, travolto dalla piena del torrente Blassa nella mattinata di sabato. Secondo il governatore Claudio Burlando i danni delle ultime alluvioni che hanno devastato la Liguria ammonterebbero ad almeno un miliardo di euro. 

La visita di Delrio in Liguria, oltre che in Lombardia e Piemonte, segue a stretto giro di posta le polemiche scoppiate tra il premier Matteo Renzo e lo stesso Burlando. Renzi, infatti, durante un meeting a Sidney aveva lanciato accuse precise:”Ci sono vent’anni di politica del territorio da rottamare, anche in alcune regioni del centrosinistra”. Accuse a cui il governatore ligure aveva risposto senza farsi attendere: “Il problema del territorio di cui parla il presidente del Consiglio è legato anche ai condoni edilizi. Non li ha fatti il premier e non li abbiamo fatti noi, ma sono stati fatti a Roma. Tre condoni in 30 anni”.

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