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Macchine utensili: nel 2011 l’export italiano cresce del 25%

IN CONTROTENDENZA RISPETTO ALLA CRISI – Forte incremento delle esportazioni di macchine utensili, in un mercato dominato da Giappone e Cina. Secondo le previsioni, nel 2012 la produzione italiana crescerà del 4,9% rispetto all’anno precedente e le esportazioni raggiungeranno il valore record di 3,66 miliardi, il 12,3% in più rispetto al 2011.

Macchine utensili: nel 2011 l’export italiano cresce del 25%

Nel 2011, la produzione mondiale di macchine utensili è aumentata del 27,7%. Alla composizione del valore totale hanno contribuito, per il 61,1%, l’Asia, per il 32,4%, l’Europa, per il 6,4%, le Americhe.

In Italia, il forte incremento della produzione, cresciuta del 13,5%, a 4,76 miliardi di euro, è stato determinato dall’ottima performance delle esportazioni che hanno raggiunto il valore record di 3,26 miliardi di euro (il 25,2% in più rispetto all’anno precedente).

La ripresa dell’industria italiana del settore si è riflessa sul livello di utilizzo della capacità produttiva, la cui media annua è cresciuta, dal 68,7% del 2010, al 79,6%.

Il consumo è cresciuto del 3,4% (2.551 milioni in valore), per effetto dell’incremento delle importazioni, mentre la quota di mercato coperta da macchinari stranieri è risultata pari a 41,1%.

Export

Il rapporto export su produzione è salito dal 62,1% del 2010 al 68,5%. Il saldo della bilancia commerciale è aumentato del 27,9%, attestandosi a 2,2 miliardi. Per quanto riguarda le destinazioni la Cina è stato il primo mercato estero di riferimento.

L’export in Unione Europea ha invece coperto il 38% del totale, ed è tornato a crescere (+30,7%), attestandosi a 1,16 miliardi. Primo mercato comunitario si è confermata la Germania (362 milioni, +40,6%), seguita da Francia (179 milioni, +30,9%) e Polonia (106 milioni, +33,4%).

L’export in Nordamerica è aumentato, del 77,3%, a 360 milioni, in buona misura originati dalle vendite negli Usa (282 milioni, +97,3%); in crescita anche le esportazioni in Messico (+33,5%) e Canada (+22,5%). Molto positivo anche l’andamento (+34%) dell’export in Sudamerica (238 milioni), trascinato da quello in Brasile (177 milioni, +53,4%).

L’ultima rilevazione export disponibile, relativa al periodo gennaio-marzo 2012, vede la Cina stabilmente al primo posto nella graduatoria dei paesi di sbocco dell’export italiano di settore, con un incremento del 30,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La Cina, la cui produzione è cresciuta del 26,1%, fino a sfiorare i 20 miliardi di euro, ha mantenuto il primato mondiale tra i costruttori, affermando la propria leadership anche in termini di consumo, incrementando la domanda del 28,3%.

Il primo posto, tra gli esportatori è però giapponese: in forte crescita sia le consegne interne (+51,7%) sia le vendite all’estero (+44,1%). La produzione tedesca è poi cresciuta del 35,4% a 9.700 milioni, dopo la contrazione del 2010. Sugli scudi, in Germania, le vendite all’estero, che fanno della locomotiva europea il secondo esportatore mondiale.

Medaglia di bronzo, L’Italia si è confermata quarta potenza mondiale per produzione e terza per esportazioni, mentre n termini di consumo il mercato italiano, la cui domanda è calata sotto i 2.000 milioni, si è attestato al sesto posto.

Secondo le previsioni elaborate da Ucimu-Sistemi per produrre, nel 2012 la produzione italiana crescerà del 4,9% rispetto all’anno precedente e le esportazioni raggiungeranno il valore record di 3,66 miliardi, il 12,3% in più rispetto al 2011.

Le consegne sul mercato interno registreranno un arretramento dell’11,1% fermandosi a 1,33 miliardi, penalizzate dalla contrazione del consumo che scenderà, del 4,2% a 2,44 miliardi.

Pubblicato in: News

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