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LVMH batte la crisi con una crescita oltre le attese nel primo trimestre 2022: vendite +29%, ricavi +23%

Il colosso francese del lusso supera il consensus degli analisti e cresce a due cifre su quasi tutta la linea. Alcuni settori risentono della guerra e di problemi di approvvigionamento

LVMH batte la crisi con una crescita oltre le attese nel primo trimestre 2022: vendite +29%, ricavi +23%

Il colosso del lusso LVMH ha registrato un fatturato di 18 miliardi di euro nel primo trimestre del 2022, in crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2021 (13,69 miliardi di euro), con una crescita dei ricavi del 23%, superando il consensus di +18%.

Il gruppo delle 75 “maison” ha detto in una nota di aver avuto “un buon inizio d’anno, pur in un contesto ancora turbato dalla crisi sanitaria e segnato dai drammatici eventi in Ucraina”.

Già chiusi da marzo 124 negozi in Russia con 3500 dipendenti

LVMH “sta seguendo con la massima attenzione l’evoluzione della situazione in Ucraina e nella regione”, dice la nota. Il colosso del lusso, che possiede tra gli altri i marchi Louis Vuitton, Dior, Celine e Moët & Chandon, Tiffany & Co Bulgari, Loro Piana già all’inizio di marzo aveva deciso la chiusura “temporanea” dei suoi 124 negozi in Russia, dove conta 3.500 dipendenti. “Nell’attuale contesto geopolitico e tenendo conto della situazione sanitaria ancora perturbata, LVMH resta vigile e fiduciosa in questo inizio d’anno”, precisa il gruppo. 

Crescita a due cifre soprattutto negli Usa e in Europa

Nel primo trimestre tutte le attività hanno registrato un aumento delle vendite a doppia cifra sia negli Stati Uniti, sia in Europa. Anche l’Asia ha continuato a crescere nel trimestre, nonostante le restrizioni a causa della pandemia in marzo”, sottolinea il gruppo. Fa eccezione il settore Vini e Distillati, ancora alle prese con problemi di approvvigionamento, ma comunque in crescita dell’8% a 1.638 milioni di euro. In particolare “l’attività Champagne sta avendo un ottimo inizio d’anno, con volumi in forte crescita, soprattutto in Europa e in Giappone, e una ferma politica di aumento dei prezzi”.

Moda e Pelletteria, la sua divisione di punta, ha realizzato nel primo trimestre un fatturato di oltre 9 miliardi di euro (+35% rispetto all’anno scorso). La divisione Orologi e Gioielli ha registrato un fatturato di 2,338 miliardi di euro (+24%) e Tiffany ha realizzato “un ottimo inizio d’anno”.

LVMH, che non rende noto nel dettaglio il fatturato dei suoi marchi, dice che Louis Vuitton “sta avendo un ottimo inizio d’anno” e che Dior “sta portando avanti una performance notevole”. Fendi sta registrando “solidi progressi” e Celine “una crescita molto forte”, aggiunge.

Profumi e cosmetici hanno conosciuto “un ottimo slancio grazie alla crescita sostenuta di profumi e make up, in particolare negli Stati Uniti”, raggiungendo un fatturato di 1,9 miliardi di euro (+23%).
 

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