“Finora dal governo non abbiamo percepito neanche un euro, ma siamo fiduciosi che questo accadrà entro la fine dell’anno”. A lanciare l’allarme, seppur con toni assolutamente ottimistici, è l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Lombardia, Andrea Gilardoni, subentrato un mese fa al dimissionario leghista Raffaele Cattaneo per portare a termine il lavoro del predecessore in questi ultimi mesi di mandato che porteranno alle elezioni della primavera del 2013.
Il trasporto pubblico locale della Lombardia (compresa la rete ferroviaria) non sarebbe comunque a rischio, nonostante il notevole taglio effettuato nella Legge di Stabilità dal governo Monti, che erogherà alle Regioni solo 1,6 miliardi rispetto ai 2 miliardi di due anni fa. Si tratta solo di recuperare la somma anticipata, che aggiunta alle risorse regionali farà quadrare il bilancio del Pirellone. “Non abbiamo motivi di dubitare che ciò accada: ci aspettiamo che arrivino almeno 226,7 milioni di euro di risorse statali – spiega Gilardoni – che si aggiungerebbero agli 831,3 milioni di euro di risorse regionali”. Per un totale, quindi, di oltre un miliardo, di cui quasi la metà da destinare al servizio di trasporto pubblico locale su gomma, e 331 milioni per i servizi su rotaia.
La Lombardia dunque si pone tra le Regioni virtuose, che negli ultimi anni ha visto crescere sempre di più i fondi recuperati autonomamente (fino al 2003 c’erano solo i trasferimenti statali), nel tentativo di svincolarsi da un sistema sempre più confuso e contraddittorio, che vede ritardi nei pagamenti dello Stato, continui tagli e modalità differenti di anno in anno, a seconda di quanto stabilito nelle Leggi di Stabilità. “Stiamo lavorando per ottenere dal Governo di Roma la conferma delle risorse (ancora non percepite, ndr) fissate per il 2012 in modo da garantire la continuità dei servizi e il completamento delle grandi opere”.
Già, perché i cantieri non sono pochi, e fra poco più di due anni Milano e la Lombardia saranno chiamate a organizzare un evento internazionale come l’Expo. Va innanzitutto completata la rete autostradale: 181 km di strada fra Pedemontana, Brebemi e Tem, che per un costo complessivo di 7,4 miliardi di euro farà risparmiare in tutto oltre 70 milioni di ore di viaggio. “Le opere sono a buon punto – sottolinea l’Assessore alle Infrastrutture -, soprattutto la Brebemi, che dovrebbe essere pronta fra un anno. I fondi per ora ci sono, ma il problema grosso è la fuga di capitali esteri: dobbiamo dare segnali, fare in modo che non ci si riduca a recuperare i soldi dalla Cassa Depositi e Prestiti”.
L’altro grande tema è quello della rete ferroviaria, che ha visto due anni fa la fusione fra Trenitalia e Ferrovie Nord in Trenord. L’operazione, che vede i due soggetti presenti al 50% ciascuno nel nuovo ente, si è rivelata un successo per la qualità del servizio. “A testimoniarlo ci sono i numeri – dice Gilardoni -: le corse sono aumentate del 36% nel 2012 dal 2006, arrivando a 2.250, i treni si sono ringiovaniti e percorrono adesso 40 milioni di km l’anno (+25%), i passeggeri giornalieri sono 670mila rispetto ai 540mila di 6 anni fa, le soppressioni medie quotidiane sono crollate da 53 a 14 (-73%)”. “Il prossimo passo da fare – aggiunge Gilardoni -, in questo senso e in vista della concretizzazione della Città Metropolitana, è quello di una fusione fra Atm (l’azienda dei trasporti del Comune di Milano, ndr) e Trenord, per rendere ancora più efficiente e coordinato il servizio”.
Infine, un occhio anche alla mobilità sostenibile: l’Accordo di Programma per la valorizzazione del Sistema dei Navigli, intervento chiave per l’Expo 2015 che ha il grande tema delle vie d’acqua, prevede lo stanziamento di 46 milioni di euro per opere infrastrutturali; sono 45 gli interventi (di cui 33 già conclusi) per la realizzazione di 175 km di piste ciclabili, 15 velostazioni, 33 aree di sosta e 13 postazioni di bike sharing; il progetto car sharing procede con 27 postazioni già attive (e altre 13 in costruzione) per il servizio “Evai” entro fine 2013.