Condividi

L’occupazione Usa mette ko le Borse: male Wall Street, i listini europei e Piazza affari

La creazione in aprile di soli 115 mila nuovi posti di lavoro contro i 170 mila attesi negli Usa affossa le Borse e indebolisce il dollaro rispetto all’euro – Piazza Affari, che a metà giornata era in netto rialzo trascinata dalle banche, inverte la rotta e perde circa l’1,5% ma gli altri listini europei fanno ancora peggio – Cala l’industria

L’occupazione Usa mette ko le Borse: male Wall Street, i listini europei e Piazza affari

Il fragile equilibrio delle Borse si è infranto sulla delusione per la creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti. Le Borse europee chiudono così in deciso ribasso: Milano -1,41%, Parigi cede l’1,90%, Francoforte l’1,99% e Londra l’1,93%. Vive una giornata in altalena anche lo spread Btp-bund, che dopo essersi portato fin sotto quota 380 punti base, chiude a circa 385 punti, con rendimento del 5,43%. In chiusura il cambio euro dollaro scambia a 1,3110. 

Dietro alle tensioni dei mercati, oltre ai segnali negativi sul fronte economico di questi giorni e la cautela di Draghi sulla situazione dell’Eurozona, anche gli importanti appuntamenti elettorali dei prossimi giorni: il ballottaggio francese e le elezioni in Grecia che domenica va alle urne per un voto cruciale per la stabilità dell’Eurozona. La speranza è che dalle urne esca un’ampia coalizione in grado di portare avanti gli impegni e il piano di austerity fissato con i rappresentanti della troika (Fmi, Bce e Ue).

NEGLI USA LA DISOCCUPAZIONE DIMINUISCE, MA AUMENTANO GLI SCORAGGIATI

DA FACEBOOK L’IPO SOCIALE

I dati sul mercato del lavoro sono terribili e molto deludenti. L’economia non sta accelerando, sta rallentando”, ha affermato il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, in un’intervista a Fox, in cui attacca le politiche di Obama. Ad aprile l’economia Usa ha creato 115 mila posti di lavoro, meno delle attese. Il settore privato ha creato 130.000 posti, mentre quello pubblico ne ha tagliati 15.000. La buona notizia, a una prima occhiata, è che il tasso di disoccupazione continua a scendere, portandosi all’8,1%, ai livelli più bassi dal gennaio 2009. Ma allo stesso tempo sono sempre più gli americani che abbandonano la forza lavoro. Dopo aver allontanato l’idea di un terzo quantitative easing, tornerà ad agire Ben Bernanke per sostenere la crescita?

Il petrolio Wti Usa cede oltre il 4%, scendendo sotto la soglia dei 100 dollari al barile, a 98,20. Intanto Wall Street segna il passo. Dopo una partenza negativa amplia i cali alla chiusura dei mercati europei: il Dow Jones cede l’1% e il Nasdaq l’1,83%, tornando sotto la soglia dei 3.000 punti. Sull’effetto social network, con Facebook prossima all’Ipo, si mette in luce anche Linkedin (+ 7%). Un’iPo sempre più social quella di Facebook che secondo il New York Times, vorrebbe riservare una buona fetta dei suoi titoli ai piccoli investitori, pari al 20-25%, al contrario di quanto di solito si verifica in Ipo di questo tipo.

LE BANCHE CHIUDONO CONTRASTATE

SCADUTA OFFERTA SATOR

A Piazza Affari conferma il rimbalzo Finmeccanica (+1,25%). Si sgonfia molto dello sprint dei bancari, che chiudono contrastati. In rialzo Banco popolare con un + 1,57%, Bpm +1,02% e Mps +0,45%. In leggero rosso Unicredit a -0,22% e Intesa a -0,47%. Bene anche Enel Green Power, a + 0,58%. Miglior titolo Diasorin (+3,20%). Confermano i cali Saipem (-4,47%), con il petrolio sui minimi delle ultime 3 settimane, Stm (-4,26%), Tenaris (-4,22%), %, Fiat Industrial (-3,67%) e Fiat (-3,62%), in linea con il calo del comparto europeo .

Si ridimensiona anche il rally di Premafin che, dopo essere stata sospesa per eccesso di rialzo, chiude in rialzo del 2,11%. Fonsai sale dello 0,90%, mentre Unipol cede l’1,15%. Intanto dopo il verdetto Antitrust sulla sospensione alle operazioni di fusione per la grande Unipol che ha lasciato aperta la porta ad alcune operazioni non irreversibili, Palladio e Sator hanno dichiarato, in un avviso pubblicato su un quotidiano, l’avvenuta decadenza dell’offerta lanciata su Premafin. Arpe e Meneguzzo partoriranno un nuovo coniglio dal cappello?

L’eventualità che per Fonsai venga effettuata una nuova offerta da parte di Palladio insieme a Sator “spetta ai manager e al Cda”, ha detto Vincenzo Consoli, amministratore delegato di Veneto Banca, socia con il 9% di Palladio. E ha aggiunto: “Siamo contenti di Palladio finanziaria e siamo spettatori interessati perché siamo soci, ma ci fermiamo qua”. Se verrà richiesto un parere in merito, “giudicheremo secondo coscienza, con senso di responsabilità nell’interesse di Palladio”.

Commenta