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Lo spread crolla a 84 punti, il Btp 30 anni rende l’1,86%

Mattinata poco mossa e Borse incerte dopo i fuochi di ieri – La vera star è il reddito fisso: al quarto giorno di Qe il differenziale sui titoli decennali italiani scende ai livelli del 2008 – Crollano i rendimenti dei Btp da 3 a 30 anni in asta – Tra le azioni, realizzi su Generali e Telecom – Tonfo Rcs – Bene le Popolari.

Lo spread crolla a 84 punti, il Btp 30 anni rende l’1,86%

 Mattinata poco mossa nelle Borse dopo i fuochi d’artificio della vigilia. Piazza Affari, dopo un primo arretramento, viaggia intorno alla parità a quota 22.839 punti. In lieve calo gli altri listini: Francoforte -0,14%, Parigi -0,21%, Madrid -0,04%. Rimbalza fuori dall’area euro il Footsie londinese +0,68%.

BOND E VALUTE

In lieve calo il dollaro di nuovo a 1,061 sull’euro, comunque vicino ai massimi dal 2003. Le notizie più rilevanti arrivano ancora dal reddito fisso, al quarto giorno dall’avvio del Qe. Nei primi tre giorni, ha rivelato il banchiere centrale Benoit Coeuré, la Bce  ha acquistato titoli del debito pubblico dei Paesi dell’area dell’euro per un totale di 9,8 miliardi. La durata  Lo spread nei confronti dei Bund dei titoli decennali italiani e spagnoli è sceso a 84 punti base ai minimi dal 2008, il rendimento dei Btp 10 è all’1,05%.

L’asta ha confermato il trend positivo: il BTp a 3 anni scadenza 15/01/2018 è stato collocato con un rendimento lordo dell 0,15% (-30 punti base sull’asta del mese scorso) mentre il BTp a 7 anni scadenza 15/04/2022, offerto in terza tranche, ha spuntato un rendimento dello 0,71% (-52 punti base sull’asta del mese precedente). Su nuovi minimi anche il BTp a 30 anni, che ha visto scendere il suo rendimento in asta per la prima volta sotto la soglia del 2 per cento per un rendimento dell’1,86%.

AZIONI

Sul listino azionario pesa il calo di Generali -3,09% nonostante il forte incremento del dividendo salito a 0,60 euro (+33%).I conti di Snam sono stati invece accolti con un rialzo dello 0,3%. Invariata la cedola di 0,25 euro. Positivi, tra i petroliferi Saipem +0,7% e Tenaris +1,2%. Stabile Eni +0,06%.

Rallenta Telecom Italia -0,9%dopo il rally della vigilia. Stamane Andrea Guerra, consulente del premier Matteo Renzi, ha dichiarato che per la banda larga è arrivato il momento decisivo: o si parte, tempo 4-8 settimane o non si farà più.Guerra ha anche parlato di bad bank: “Non è l’unica soluzione all’orizzonte” ha dichiarato.

Nel frattempo la Camera ha licenziato il testo di riforma delle Popolari. Avanzano in Borsa Bper +0.4% e Bpm +1%. Sale anche Monte Paschi: Ubs ha aumentato la partecipazione al 2,5%. Da segnalare infine il tonfo di Rcs -5% che ieri ha rivisto al ribasso i target per il 2015.  Per Kepler Chevreux (rating da buy a hold) è più concreto il rischio di un aumento di capitale.

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