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L’Inter vince il derby e raggiunge la Juve ma la Lazio è a un solo punto

Fantastica la corsa allo scudetto di quest’anno – L’Inter si aggiudica il rimonta il derby con il Milan (4-2) e acciuffa la Juve in cima alla classifica, ma la Lazio non è da meno ed espugna Parma sia pure tra le polemiche – E domenica all’Olimpico c’è lo scontro diretto tra Lazio e Inter

L’Inter vince il derby e raggiunge la Juve ma la Lazio è a un solo punto

All’assalto della Juve. Inter e Lazio sfruttano il passo falso dei bianconeri e si portano, rispettivamente, in testa alla classifica (assieme alla Signora) e a meno 1 dalla vetta. Lo scontro diretto dell’Olimpico, in programma domenica prossima, ci dirà definitivamente se trattasi di corsa a tre oppure no, intanto però è giusto sottolineare la bellezza di questo campionato, combattuto come nessun altro nell’intero panorama europeo.

La copertina però va di diritto all’Inter di Conte, capace di vincere il derby con una strepitosa rimonta, dopo essere stata sotto addirittura di due gol. Già, perché a fine primo tempo il Milan era uscito padrone del campo, con un 2-0 firmato Rebic-Ibrahimovic tanto sorprendente quanto meritato. Poi però, nella ripresa, ecco la reazione nerazzurra che ha portato al clamoroso ribaltone, sia nel derby che in classifica: ora infatti la squadra di Conte è in vetta assieme alla Juventus e viste le difficoltà della stessa, è lecito pensare che si tratti di un qualcosa da non sottovalutare.

“È stata una notte speciale – il commento di Conte – Nel primo tempo siamo andati in difficoltà come mai prima d’ora in stagione, c’era il rischio di prendere davvero un’imbarcata, invece siamo stati bravi a ritrovare equilibrio e fiducia. Il merito va tutto a questi ragazzi, resistere ai colpi nei momenti di difficoltà significa prepararsi a qualcosa di importante. Scudetto? È prestissimo per parlarne, ma ora possiamo sognare…”.

Vero, perché il messaggio che emerge da questo derby è di un’Inter affamata come non mai, capace di reagire anche quando tutto sembra andarle contro. Il Milan, dal canto suo, torna a casa con l’ennesimo derby perso, questa volta ancora più doloroso del solito. Già, perché dopo aver giocato un primo tempo pressoché perfetto e averlo chiuso sul 2-0, incassare 4 gol e rimediare una sconfitta è davvero imperdonabile. Decisivo il breve arco temporale che va dal 51’ al 53’: in quei due minuti infatti l’Inter ha rimesso in piedi una partita che sembrava persa, annullando il doppio vantaggio rossonero (Rebic al 40’ e Ibrahimovic al 46’) con le reti di Brozovic (51’) e Vecino (53’).

L’inerzia, inevitabilmente, ha cambiato colori e al 70’ ecco il gol del sorpasso con De Vrij, bravissimo a svettare di testa sugli sviluppi di un corner e a battere Donnarumma. Va detto che il Milan non si è arreso e che anzi ha sfiorato il pari ancora con Ibra, autore di un palo a Padelli battuto al 90’, ma il destino, evidentemente, aveva deciso di parteggiare per i nerazzurri: pochi istanti dopo, infatti, ecco il gol di Lukaku a chiudere ogni discorso, per il definitivo 4-2.

“Abbiamo fatto un grande primo tempo, giocando molto bene, meritavamo anche più di due gol di vantaggio – il commento amaro di Pioli – Nella ripresa ci sono stati due episodi in cui dovevamo fare meglio, perché le partite cambiano a livello mentale. I due gol presi in due minuti hanno cambiato la gara, anche se poi potevamo pure pareggiarla. In quei due gol ci sono state troppe disattenzioni che hanno penalizzato una prestazione importante…”.

I rossoneri, a meno di clamorosi colpi di scena, danno l’addio al sogno Champions mentre l’Inter guadagna ben più dei 3 punti: un derby del genere infatti, oltre a valere l’aggancio alla Juve, lascia in dote una carica davvero importante.

Considerare lo scudetto una lotta a due però sarebbe sbagliato, perché in corsa c’è anche la Lazio di Inzaghi, uscita da Parma con un successo che vale oro. Il gol di Caicedo al 41’ è bastato per regalare ai biancocelesti il 18esimo risultato utile consecutivo: da ieri lo score di Eriksson, tecnico dell’ultimo tricolore, è storia passata.

Non è stata una vittoria brillante e anzi i padroni di casa, oltre ad aver giocato un secondo tempo all’arrembaggio, possono recriminare per un rigore non concesso nonostante una trattenuta piuttosto vistosa di Acerbi su Cornelius (sotto accusa l’arbitro Di Bello ma anche il Var), ma non è certo il caso di fare gli schizzinosi: per la Lazio, alla terza gara in sei giorni e rimaneggiata da infortuni e squalifiche, contava solo il risultato e quello è arrivato.

“Dico solo che abbiamo fatto una grande partita e che i ragazzi sono stati meravigliosi: la classifica è sempre più bella – le parole di Inzaghi – La settimana prossima avremo lo scontro diretto con l’Inter, sarà una bellissima partita, giocheremo contro una grande squadra, ma noi non siamo da meno”.

Riflettori dunque puntati sull’Olimpico, teatro di una sfida interessante come non mai: la Juve, impegnata in casa contro il Brescia, può approfittarne ma guai a dare qualcosa per scontato. Questo campionato, del resto, ha dimostrato che è meglio non farlo…

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