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L’Europa scommette su Draghi. Oggi l’asta Btp dopo la prima volta dei Bot a un anno sotto zero

I mercati europei più tonici di quelli Usa perchè aspettano novità dalla Bce il 3 dicembre: possibile l’acquisto di emissioni di Parigi e della Baviera – Oggi asta Btp dopo la prima volta del Bot a 12 mesi sotto zero – Tracollo di Mediaset e di Vivendi ma anche di Astaldi – Nuovo test di Borsa per Unicredit – In fermento le Popolari – Collocamento Exor

L’Europa scommette su Draghi. Oggi l’asta Btp dopo la prima volta dei Bot  a un anno sotto zero

La prospettiva di un aumento dei tassi Usa continua a pesare sui listini Usa, mentre si moltiplicano le indiscrezioni sul pacchetto di misure che Mario Draghi metterà in campo il 3 dicembre per contrastare la deflazione. Tra le novità anche il possibile acquisto di emissioni di città come Parigi e regioni come la Baviera. “E’ naturale – scrive Giuseppe Sersale di Anthilia – che, a fronte di questa divergenza, l’azionario europeo abbia ripreso a fare meglio di quello americano”.

Stamattina le Borse asiatiche sono contrastate. Tokyo si avvia a chiudere invariata, Hong Kong guadagna lo 0,8% mentre Shanghai perde l’1,2%. Mumbai è chiusa per festività.

Forte ed inaspettato calo della disoccupazione in Australia, per la prima volta da un anno sotto il 6%.

A Wall Street i tre maggiori indici hanno chiuso in ribasso dello 0,32%.

A condizionare la seduta è stato l’allarme sui consumi in arrivo dalle grandi catene. Al declino di Wal Mart -1,9% (-32% da inizio anno) si è aggiunto ieri il crollo di Macy’s -13% dopo il profit warning lanciato, a sorpresa, prima dell’avvio della campagna natalizia.

La caduta più massiccia riguarda il settore petrolifero (Exxon -1,9%) dopo la brusca caduta del greggio: il Brent è stato scambiato a 45,8 dollari al barile (-3%), il Wti americano a 42,9 dollari (-2,9%). Le quotazioni sono in ripresa stamane on Asia.

A Milano Eni -0,6%, Tenaris -1,6%.

BOT SOTTOZERO. OGGI L’ ASTA DEI BTP

Giornata positiva per le Borse europee con un’eccezione: Milano, dopo il rally di martedì, ha ceduto lo 0,26% a 22385 punti. Bene invece Francoforte +0,7%, Parigi +0,82% e Londra +0,35%. 

Chiuso ieri il mercato obbligazionario Usa per il Veteran’s Day l’attenzione è stata monopolizzata dall’attesa delle prossime mosse di Francoforte. Ieri Ignazio Visco, in qualità di membro del direttivo della Bce, ha confermato che a dicembre il consiglio valuterà un taglio del tasso sui depositi presso l’istituto centrale, e un rafforzamento del piano di quantitative easing.

In questa cornice di inquadra una novità “storica”: l’asta dei Bot a 12 mesi si è chiusa con un rendimento negativo -0,03%. E’ la prima volta che il ministero dell’Economia si finanzia a tassi negativi sulla scadenza annuale, anche se già il mese scorso i Bot semestrali e i Ctz a 24 mesi erano stati assegnati a tassi sotto zero. Una situazione che prosegue invece da tempo per la carta tedesca, dove i tassi negativi arrivano fino alla scadenza quinquennale.

Sale così l’attesa per l’asta dei titoli a medio lungo termine di oggi: 5,5 miliardi sulle scadenze da 3 a 30 anni. Ieri il tasso del decennale è sceso a 1,54% da 1,59%. Lo spread è calato a 94 punti base da 97 punti. 

I COSTI IN SALITA AFFOSSANO IL BISCIONE. TONFO DI VIVENDI A PARIGI

 Pesa sul risultato di Piazza Affari il ribasso shock di Mediaset -9,5% dopo avere rivelato una crescita oltre le previsioni dei costi nel terzo trimestre. Pesante la reazione dei broker. Goldman Sachs e Hsbc hanno entrambe tagliato il giudizio a Neutral da Buy. Il target price di Hsbc è 4,90 euro. Equita ha tolto il Biscione da Portafoglio Raccomandato e ha abbassato il giudizio a hold da Buy. Barclays ha mantenuto il giudizio Underweight, accontentandosi di limare il prezzo obiettivo a 3,90 euro da 4 euro.

Il titolo guadagna il 24% da inizio anno.

A Parigi ha subito una sonora batosta Vivendi -6,2%, il grande azionista di Telecom Italia -0.7% che s’appresta a chiedere l’ingresso nel cda dell’ex incumbent italiano delle tlc.

UNICREDIT, I TAGLI SALGONO A 18.200. VOLANO BPM E BANCO POPOLARE

Finisce quasi in pareggio il grande giorno di Unicredit-0,08%.Dopo il rialzo iniziale, il titolo ha ripiegato chiudendo in parità dopo la conference call con gli analisti. La banca taglierà l’organico di 18.200 unità (6.900 in Italia) entro il 2018 e costi per 1,6 miliardi nell’ambito del nuovo piano strategico che vede a fine periodo un Cet1 al 12,6% e un utile netto di 5,3 miliardi di euro, senza la necessità aumenti di capitale. “Con un ratio di capitale Cet1 avviato al 12,6% e un monte dividendi in cash di 4,8 miliardi, mi sembrerebbe controintuitivo chiedere soldi’, ha confermato Federico Ghizzoni. 

Poco mosse anche Intesa – 0,1% e Monte Paschi -0,1%. 

Forti rialzi invece per alcune Popolari. Banca Pop. Milano +6,5% è la migliore blue chip promossa a hold da reduce da Kepler Chevreux. Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un utile netto di 202 milioni, in calo del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2014. Ma l’utile normalizzato, al netto della plusvalenza registrata lo scorso anno per la cessione della quota in Anima, sale del 70%. 

Banco Popolare +3,8%. Dopo i risultati positivi (utiledi349,8 milioni contro un rosso di 121 dodici mesi fa) Banca Imi ha promosso la raccomandazione a Buy da Add, riducendo però il target price a 16,89 euro da 17,48 euro. Kepler-Cheuvreux che ha promosso il titolo a Hold da Reduce (tp limato a 12,80 euro da 13,20 euro). Mediobanca ha ribadito il giudizio Outperform, ritoccando il target a 16,90 euro da 16,80 euro.

Ubi ha invece perso il 2,4% dopo i risultati del terzo trimestre 2015.

 

EXOR COLLOCA IL 5% DI AZIONI PROPRIE. SI RAFFORZA AGNELLI & C

Tra gli industriali Finmeccanica guadagna mezzo punto. Buzzi +1,7%.

FiatChrysler ha perso lo 0,8%.

Ieri sera Exor -1,19% ha annunciato di aver avviato il collocamento del 4,87% del proprio capitale, pari a 12 milioni di azioni proprie, con un accelerated book building riservato a investitori istituzionali. “La Giovanni Agnelli e C. Sapaz, azionista di controllo della holding con il 51,39%, e altri due investitori privati – precisa un comunicato – hanno manifestato interesse all’operazione e hanno assunto l’impegno ad acquistare, nel contesto e al medesimo prezzo del Collocamento, azioni per un controvalore di 50 milioni di euro ciascuno, per complessivi 150 milioni”.

LUXOTTICA +1,3% PRENOTA 500 NEGOZI PRESSO MACY’S

Prese di beneficio nel settore Lusso dopo il balzo in avanti di martedì.

Si sgonfia Yoox -2,7%, in discesa Brunello Cucinelli –1,3% dopo i conti.

Tod’S -0,69% ha chiuso i primi nove mesi con ricavi in crescita da 741 a 786,9 milioni di euro, pressoché in linea con le attese degli esperti (Banca Akros a 787,5 milioni e Mediobanca a 786,1 milioni).

Avanza invece Luxottica si mette in luce con un guadagno dell’1,3%. La società ha annunciato di avere stretto un accordo in esclusiva con Macy’s per aprire in tre anni fino a 500 negozi LensCrafters. 

TRACOLLO DI ASTALDI -17%, SOFFRE FINCANTIERI

Nel resto del listino:

Deboli le utilities Enel -1%, Enel Green Power -0,3%.

Nel resto del listino spicca il tracollo di Astaldi -17%. I dati sono inferiori alle attese degli analisti. In particolare Equita stimava un Ebitda a 261 milioni di euro contro i 242,8 annunciati.

Fincantieri
 perde il 3,3%: Il direttore finanziario Giuseppe Dado, ha dichiarato di non vedere la necessità di procedere con un aumento di capitale, ma le vendite hanno spinto il titolo su nuovi minimi storici. Mediobanca ha abbassato il giudizio a Neutral da Outperform. 

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