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L’Europa lavora al rafforzamento dell’Efsf: la proposta dell’ad del fondo salva-Stati, Klaus Regling

Il presidente e amministratore delegato del fondo salva-Stati, Klaus Regling, ha presentato un documento per potenziare lo strumento dell’Efsf per i Paesi membri in difficoltà – Due i criteri-cardine della proposta: la protezione parziale del credito e il cofinanziamento – Debutteranno i Cif (fondi di coinvestimento) che sostituiscono gli Spiv

L’Europa lavora al rafforzamento dell’Efsf: la proposta dell’ad del fondo salva-Stati, Klaus Regling

Bruxelles – L’Europa lavora al rafforzamento dell’Efsf, il Fondo di stabilità (o fondo salva-Stati) per i Paesi membri in difficoltà. Il presidente e amministratore delegato del Fondo, Klaus Regling, ha redatto e presentato un documento per rendere più forte questo strumento attraverso “due approcci diversi: la protezione parziale del credito e il cofinanziamento”, come ha spiegato ieri sera in conferenza stampa al termine della riunione dell’Eurogruppo. Quanto alla prima opzione, dato che i bond sono emessi dagli stati membri, “occorre far crescere la domanda di emissione di titoli, riducendo così il costo di finanziamento”.

Per il secondo aspetto, “si procederà alla creazione di uno o più Cif – fondi di coinvestimento, con cui mobilitare un mix di risorse pubblico-private per avere così della liquidità addizionale”. Questi Cif, che andranno a sostituire gli Spiv (Special purpose investment vehicle), ha precisato Regling, “sono concepiti per aiutare gli stati membri” in difficoltà. Entrambe le misure, comunque, “non si escludono a vicenda”, quindi potrebbero essere adottate entrambe. Questo però si stabilirà in seguito: inizia infatti un periodo di consultazioni, dopo cui sarà possibile stabilire se e in che modo questo documento sarà accettato e messo in atto. “In caso di attuazione il nuovo regime inizierà a dicembre”, ha anticipato Regling.

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