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Letta: “Soluzione Imu entro agosto, in autunno piano privatizzazioni con Cdp”

L’ipotesi di un ingresso della Cdp nel capitale di Telecom Italia al momento non esiste – Bassanini: “Nel piano industriale Telecom non viene nominata” – Il Premier: “A fine agosto dobbiamo per forza trovare una soluzione sull’Imu” – “In Italia si vedono segnali di ripresa, ma attenzione a non tornare alla crescita anemica: bisogna creare posti di lavoro”.

Letta: “Soluzione Imu entro agosto, in autunno piano privatizzazioni con Cdp”

Il Governo troverà un accordo per modificare l’Imu entro agosto, mentre in autunno presenterà un piano di privatizzazioni in cui sarà coinvolta la Cassa depositi e prestiti. Lo ha annunciato oggi il presidente del Consiglio, Enrico Letta.

Dopo lo scontro fra il Pdl e il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni – che ha sconsigliato di abolire totalmente l’Imu sulla prima casa, come invece vorrebbe il partito di Silvio Berlusconi -, Letta ha definito le polemiche “questioni di merito importanti che troveranno un loro punto di sintesi alla fine di questo mese di agosto, quando dobbiamo per forza presentare le soluzioni rispetto ai problemi in scadenza tra cui anche quello sulla tassazione della prima casa”.

Quanto al piano di privatizzazioni, “il Governo ha intenzione di presentarlo al Paese e ai mercati in autunno – ha spiegato ancora il Premier nella conferenza stampa sul piano industriale 2013-2015 di Cdp –. E’ evidente che la Cassa depositi e prestiti sarà parte di questo lavoro, e fa parte di questo anche il fatto che il perimetro della Cassa è cresciuto”.

Letta non si è sbilanciato invece sull’ipotesi di un ingresso della Cdp nel capitale di Telecom Italia. “Intorno a questo tema – ha detto – ci sono evoluzioni e discussioni, ma questo esula dal tema di oggi. Per adesso non si parla di ipotesi di questo genere”. Il presidente della Cassa, Franco Bassanini, ha confermato che “la parola Telecom nel piano non c’è”.

Per quanto riguarda la situazione economica generale, il Premier ammette che si intravedono ormai segnali di ripresa, ma sottolinea il rischio che l’Italia torni alla crescita senza creare posti lavoro: “Vogliamo una ripresa non anemica – ha spiegato – e vogliamo affrontare i disagi sociali che questa stagione di crisi profonda ha portato, disagi sotto gli occhi di tutti. Il clima sociale è faticoso e pieno di difficoltà. La crescita va legata al lavoro perché il rischio di un autunno e di un 2014 con una crescita che riparte disaccoppiata rispetto alle dinamiche occupazionali secondo noi è il rischio più grande”. 

Quanto al recente ribasso del differenziale Btp-Bund, “dimostra che ci si può tornare a fidare dell’Italia – ha concluso Letta –. Spero che la politica italiana non si dimentichi l’importanza dei tassi di interesse e dello spread”.

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