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Legge elettorale, spunta il doppio turno: nel pomeriggio il testo all’esame della Direzione Pd

Il secondo turno (ovvero un ballottaggio fra le due formazioni che hanno ricevuto più voti) sarebbe previsto dall’ultima bozza della riforma elettorale qualora nessun partito o coalizione raggiunga la soglia del 35%, oltre la quale scatterebbe il premio di maggioranza del 15% – Attesa per la Direzione Pd nel pomeriggio

Legge elettorale, spunta il doppio turno: nel pomeriggio il testo all’esame della Direzione Pd

E alla fine ritornò il doppio turno. L’ennesima correzione al modello spagnolo, stavolta con un tocco francese. Sarebbe questa l’ultima ipotesi d’intesa sulla nuova legge elettorale. Ecco le caratteristiche principali dell’accordo che oggi pomeriggio sarà discusso e votato dalla Direzione del Partito democratico, con l’avvertenza che ancora non esiste un testo definitivo e diversi dettagli sono ancora suscettibili di modifiche importanti. 

DOPPIO TURNO

La creatura nata dalla “profonda sintonia” fra il segretario democratico Matteo Renzi e il numero uno di Forza Italia Silvio Berlusconi, protagonisti sabato di un controverso vertice nella sede romana del Pd ma limata poi dai continui contatti tra Renzi e Alfano, dovrebbe prevedere il secondo turno (ovvero un ballottaggio fra le due formazioni che hanno ricevuto più voti) qualora nessun partito o coalizione raggiunga la soglia del 35%. Si tratta di una soluzione da adottare, secondo il sindaco di Firenze, per evitare che in futuro si ripresenti la necessità di dar vita a governi di larghe intese. 

PREMIO DI MAGGIORANZA

Chi supera il tetto del 35%, oppure chi vince il ballottaggio, ottiene un premio di maggioranza del 15%, anche se c’è ancora chi insiste per aumentarlo fino al 16 o al 18%. 

SOGLIE DI SBARRAMENTO

Vita difficile, invece, per i partiti più piccoli, dal momento che si profilano soglie di sbarramento piuttosto elevate: al 5% per le forze inserite in una coalizione e all’8% per chi sceglie di correre da solo. Per l’intera coalizione, invece, si parla di uno sbarramento al 10-12%.

MINI-LISTE BLOCCATE

Rimangono sul tavolo anche le mini-liste bloccate, costituite da sei candidati per circoscrizione. 

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