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Le mosse di Draghi elettrizzano le Borse: Piazza Affari guadagna il 2,6%

L’aumento del limite degli acquisti della Bce di ogni emissione di titoli di Stato e la disponibilità di Draghi a rafforzare il Qe se sarà necessario piacciono ai mercati europei che prendono il volo anche grazie alla chiusura delle Borse cinesi – Boom di Autogrill, Tenaris e Azimut – Ottima performance della maggiori banche – L’euro si indebolisce

Le mosse di Draghi elettrizzano le Borse: Piazza Affari guadagna il 2,6%

Ancora una volta Mario Draghi è capace di persuadere il mercato della propria capacità di agire. Pur abbassando le stime di crescita e inflazione, Draghi ha convinto gli osservatori sull’atteggiamento “dovish”, ossia da “colomba”, della Bce. In altri termini, l’Eurotower si è detta pronta ad estendere il programma di Qe oltre il settembre 2016, la scadenza prevista al suo avvio. 

Di recente, nell’Eurozona, “sono emersi nuovi rischi di peggioramento a livello di prospettive di crescita e di inflazione”, ha detto Draghi in conferenza stampa affermando che il Consiglio direttivo ha deciso di “seguire con attenzione tutte le informazioni rilevanti al riguardo”, ribadendo, “con enfasi, la disponibilità e la capacità di intervenire, se necessario, usando tutti gli strumenti a disposizione entro il suo mandato”.”Il programma di acquisto di titoli è adeguatamente flessibile in termini di aggiustamenti del volume, della composizione e della durata” – ha ricordato e “sarà pienamente attuato fino a tutto il settembre 2016, o oltre, se necessario e, comunque, fino a che non riuscirà a raggiungere il nostro obiettivo di un’inflazione inferiore, ma vicina al 2% annuo nel medio termine”.

Nel frattempo la Bce ha già preso la decisione di aumentare al 33% (dal 25%) la quota di titoli di Stato di una singola emissione acquistabili dalla Bce. “Non ci sono limiti precisi a quello che possiamo fare per aumentare il raggio di azione della nostra politica monetaria”, ha commentato Draghi sottolineando che la decisione presa oggi, di aumentare uno dei parametri del piano di acquisti “per garantire l’attuazione piena ed efficace” del Qe “è un segnale in questo senso”. Tuttavia Draghi ha anche precisato che “è ancora troppo presto per discutere delle possibili modalità di un’azione più incisiva da parte della Bce” in termini di modifica del piano di acquisti di titoli varato in marzo (Qe). 

L’effetto Draghi ha investito i listini europei: il Ftse Mib ha chiuso in rialzo del 2,62%, Parigi del 2,17%, Francoforte del 2,68%, Londra dell’1,82%. 

Alla chiusura dell’Europa Wall Street procede in territorio positivo: il Dow Jones sale dello 0,84%, l’S&P500 dello 0,8%.

Oltreoceano sono stati pubblicati dati macroeconomici contrastanti. L’indice Ism non manifatturiero è sceso ad agosto a 59 punti da 60,3 di luglio ma meno delle attese di mercato di 58,4. L’indice Pmi servizi di Markit di agosto è salito a 56,1 da 55,7 e il deficit della bilancia commerciale di luglio è diminuito. Al contrario sono aumentate più delle attese le richieste di sussidi di disoccupazione e ora il mercato guarda al dato di domani sulla disoccupazione Usa in vista della riunione della Fed del 16-17 settembre.

Scende l’euro con il cambio euro dollaro in calo dell’1,07% a 1,1107. Il petrolio Wti rimbalza del 2,25% a 47,29 dollari.

A Piazza Affari brilla Autogrill che sale del 7,06% spinta dal buy di Kepler. Si ricorda che dal prossimo 21 settembre la società uscirà dal Ftse Mib. Al suo posto Unipol che sale del 4,84%. In evidenza tra le blue chip Tenaris +5,64%, Azimut +5,52%, Yoox +4,98%, Bmps +4,76%. Saipem +1,56% dopo il contratto con la società di Stato cilena Corporacion Nacional del Cobre de Chile (Codelco) da 560 milioni di dollari. Telecom +3,72% beneficia della speculazione sulle mosse future dei vertici ora che il primo azionista della compagnia è la francese Vivendi con il 14,9%.

Fuori dal paniere principale mette il turbo Italia Independent +9,83% dopo l’accordo con Adidas Originals.

In leggero rosso sul Ftse Mib solo Ferragamo -0,26% e Tod’s -0,06%.

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